Action Comics #1000: Dan Jurgens dice addio a Superman

Autore: Dan Cutali ,

DC Comics
Copertina di Superman #75, del Gennaio 1993
Superman #75

Questa qui a fianco è tra le copertine più famose e iconiche di tutti i tempi, pubblicata nel 1993 da DC Comics. Ebbe un enorme battage mediatico perché rappresentò la morte (poi risultata apparente) di Superman, fino ad allora considerato invincibile e impossibile da uccidere. Artefici di quella lunga run durante la quale Doomsday si rivelò al mondo e uccise Superman nel numero 75 della testata omonima, furono Jon Bogdanove ai disegni e Dan Jurgens alla sceneggiatura. Dopo quelle trame che entrarono nella storia di DC Comics, Jurgens passò a Valiant Comics nel periodo in cui la proprietà era di Acclaim, prendendo in gestione a metà anni '90 la parabola discendente di Solar, Man of the Atom fino al #60, quando la testata chiuse definitivamente. Dopo alti e bassi, rimontò sul carrozzone di Action Comics con il #957 fino ad arrivare alla cifra tonda dello storico #1000, numero uscito qualche giorno fa con dieci variant cover diverse per celebrare l'avvenimento. Jurgens è stato quindi molto importante nella storia delle testate dedicate all'Uomo d'Acciaio. Ma non solo: ha creato personaggi del calibro di Booster Gold, Waverider nel crossover Armageddon 2001, ha gestito il crossover Zero Hour e l'universo Tangent. Insomma, è stato un pilastro DC Comics negli anni '90.

DC Comics
Copertina di Action Comics #1000, l'ultimo sul quale ha scritto Dan Jurgens
Il numero 1000 di Action Comics

Dan Jurgens lascia il posto allo sceneggiatore che negli ultimi 17 anni ha costruito gli eventi cross-mediali dell'universo Marvel tra fumetti, cinema e serie televisive: Brian Michael Bendis. A fine 2017 viene annunciato che lo scrittore ha firmato un contratto pluriennale in esclusiva con DC Comics ed è subito terremoto mediatico. L'evento è di quelli che hanno dato uno scossone al mondo dei comics, di pari risonanza a ciò che accadde nel 1970 quando Jack Kirby lasciò la Casa delle Idee. Per Marvel aveva creato la quasi totalità dei personaggi come li conosciamo oggi ma per divergenze con Stan Lee approdò in DC Comics, creando un grande scalpore ma inventando l'immortale saga del Quarto Mondo, con personaggi di primo piano come Darkseid e Mr. Miracle.

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Bendis, coadiuvato dalle matite di Patrick Gleason, prende le redini di Action Comics con un'ultima storia riguardante Lex Luthor, dopo di che comincerà a sviluppare importanti cambiamenti nelle storie di Superman. Dan Jurgens se ne va, quindi, lasciandoci trame che hanno lasciato un profondo segno nella storia dell'ultimo figlio di Krypton. Alla famosa testata ComicBook.com, Jurgens ha dichiarato:

Essere coinvolto su Superman #100, Adventures #500 e ora anche Action Comics #1000 è piuttosto surreale. Quando sono tornato alla serie, con il numero #957, qualcuno mi aveva detto, tra il serio e il faceto, che probabilmente sarebbe toccato a me il millesimo. Ma non mi sono reso conto subito di quanto sarebbe stato emozionante. Con la scrittura degli ultimi tre, ho toccato con mano quanto sarebbe stato speciale.

Non ho disegnato granché, negli ultimi anni, e torno alle matite in un’occasione del genere. Non ho potuto, perché la cadenza di Action non me lo permetteva. Ho disegnato giusto un paio di numeri in cui c’era Booster Gold. Ho sempre avuto voglia di tornare a farlo, di trovare più tempo per disegnare, ma non c’era. Un fumetto che esce due volte al mese ti impegna troppo, specialmente se non è l’unico che scrivi. Quando si è aperta la possibilità di disegnare il numero #1000, era impossibile che rinunciassi.

L'artista americano poi prosegue:

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Mark Chiarello, che si occupa della maggior parte delle copertine DC, mi ha detto che avrei realizzato quella ispirata agli anni '90, per quest’albo. Ero felicissimo. Ci siamo mantenuti su concetti molto di base per realizzarla, e sapevo che avrei voluto vedere Lois Lane nell’illustrazione, perché anche lei è apparsa nel primissimo numero della serie.

Per la copertina di Dynamic Forces mi hanno chiesto specificamente di realizzarla. Volevano che ci fosse una copertina avvolgente e che mostrasse Superman attraverso le epoche. L’idea divertente era iniziare con un’immagine che lo ritraesse come è apparso su Action Comics #1, per poi cercare di isolare dei momenti fondamentali attraverso gli ottant’anni di storia del personaggio.

Brian Michael Bendis è una superstar del fumetto supereroistico americano e la sua gestione di Action Comics sarà di sicuro ricordata per molto tempo. Dan Jurgens invece, con una sorta di understatement a là Curt Swan, per fare un parallelo celebre, ha lasciato un solco indelebile con le sue storie. The Death of Superman su tutte.

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