L'emittente televisiva a pagamento statunitense Starz ha diffuso online il trailer della seconda stagione di American Gods, la serie TV ideata da Bryan Fuller e Michael Green e ispirata all'omonimo romanzo di Neil Gaiman.
Il trailer della seconda stagione di American Gods (che potete gustarvi in apertura dell'articolo) lascia presagire quello che accadrà nel corso degli episodi. Riprendendo la narrazione a poche ore dal termine degli eventi della prima stagione, vediamo come Shadow Moon abbia appena appreso la vera identità del misterioso Mr. Wednesday e tutto ciò che la sua introduzione al mondo degli dei significherà per lui.
Ma con questa nuova sorpresa che gli è stata riservata, la vita di Shadow è destinata a diventare ancora più complicata, pericolosa e magica.
Ricordiamo che la genesi della seconda stagione di American Gods ha avuto un percorso piuttosto travagliato. Dopo l'abbandono di Fuller e Green come sceneggiatori della serie TV, al loro posto era subentrato Jesse Alexander. Peccato che anche Alexander è stato in seguito allontanato in via ufficiosa dal progetto, poiché sembra che Neil Gaiman volesse uno show più fedele al suo romanzo, motivazione che aveva già provocato delle divergenze creative con gli stessi Fuller e Green.
American Gods, che in Italia possiamo vedere in esclusiva assoluta su Amazon Prime Video, sin dalle sue primissime battute vede come protagonista Shadow, un uomo che viene rilasciato dal carcere poco prima della scadenza dei termini della sua condanna per una rapina ad un casinò, a causa della morte di sua moglie in un incidente stradale. Nel corso del viaggio di ritorno a casa per i funerali della donna, Shadow conosce il misterioso Mr. Wednesday, un uomo che sembra sapere tutto della sua vita e che, dietro cospicuo compenso, gli chiede di lavorare per lui come guardia del corpo.
Ciò che Shadow non sa (e che scoprirà nel corso della seconda stagione) è chi davvero sia Mr. Wednesday...
American Gods 2 debutterà su Starz (così come su Amazon Prime Video) nel corso del 2019.
Via: Gizmodo
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