Amore e Inganni, la recensione: Jane Austen torna più ironica che mai

Autore: Elisa Giudici ,

Questo 2016 è stato un anno difficile e povero di novità per gli amanti del costume drama e gli austeniani incalliti. Nessun adattamento austeniano all’orizzonte, né sul piccolo né sul grande schermo, pochi film in costume e davvero nessuna nuova pellicola memorabile.

A interrompere un periodo di astinenza così lungo arriva però un insperato regalo dicembrino, ovvero l’uscita nelle sale italiane di Amore e Inganni, il nuovo film sceneggiato e diretto da Whit Stillman, regista teatrale e cinematografico, di recente cimentatosi con successo anche in campo letterario.

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Amore e Inganni, la recensione
L'esilarante personaggio di Tom Bennett, lo sciocco della situazione

Il film è ispirato da uno degli scritti giovanili di Jane Austen meno noti, Love & Friendship (scritto nel 1790 ma pubblicato dal nipote dell’autrice James Austen Leight solo nel 1871), un’opera redatta in forma epistolare che la stessa Jane Austen riscrisse in bella copia, forse con l’intenzione di pubblicarla prima che questo genere letterario passasse di moda. Imbattutosi anni fa nel divertente intreccio con protagonista la rutilante Lady Susan, Stillman ne trasse una sceneggiatura e cominciò a cercare finanziatori per portarla su grande schermo.

La storia ruota tutta attorno a una vedova tutt’altro che addolorata, la bella e furba Lady Susan Vernon, sprovvista di una rendita stabile e gravata dal dovere di trovare un marito per la bella e mite figlia Frederica. Lady Susan vorrebbe dedicarsi solo al suo amante clandestino ma, sorpresa dalla di lui gelosissima moglie, è costretta a riparare a casa dei De Courcy, nell’incantevole campagna di Churchill.

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La recensione di Amore e Inganni
Una scena di Amore e Inganni

Qui si divertirà a conquistare e confondere il giovane erede Reginald, che la saggia sorella di lui e cognata della protagonista Catherine tenterà di riportare sulla retta via. La diabolica Lady Susan però non è di certo una bugiarda facile da mettere alle strette, spalleggiata com’è dall’amica americana in esilio e dai tanti spasimanti passati e presenti.

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Kate Beckinsale, che vanta un passato austeniano più che ragguardevole, veste i panni di Lady Susan ed è ininterrottamente protagonista della scena: il film dura solo 90 minuti, ma l’attrice consuma pagine e pagine di battute fulminanti e dialoghi brillanti. Grazie alla sua parlantina e alla sua sensualità, riuscirà a sfuggire alle trappole dei morigerati De Courcy e continuare a farsi beffe di ereditieri e spasimanti vari.

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Amore e Inganni, la recensione
La locandina di Amore e Inganni

Certo il volto dell’attrice, reso irrimediabilmente contemporaneo da più di un ritocchino, stona un po’ con l’ambientazione e rompe la magia di una bella ricostruzione austeniana, non certo imponente come in tanti esempi del passato recente ma comunque gradevole.

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Amore e Inganni non ha i mezzi, il cast e nemmeno l’ambizione di essere un film pietra miliare del genere, però è molto efficace nel suo intento, ovvero quello di divertire il suo pubblico con un’atmosfera frizzante e ricca di un’ironia austeniana ancora più pungente del solito. Dopo un periodo di lunga astinenza come quello appena trascorso, non può che essere il regalo più bello per gli appassionati o la visione giusta per chi abbia voglia di una commedia garbata e frizzante.

Amore e Inganni sarà nei cinema italiani a partire dal 1 dicembre 2016.

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