Arm-A-Dine: Il braccio robotico che ti imbocca

Autore: Federica Lucia ,

Se il Vagabondo invece del naso avesse usato un arto robotico per offrire l'ultima polpetta a Lilly sarebbe stato comunque un gesto romantico? 

E Se Homer Simpson avesse avuto un terzo braccio avrebbe mangiato davvero "Tutto a volontà"?

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Sono ipotesi fantastiche e divertenti, ma alcuni scienziati australiani e indiani stanno veramente studiando un supporto robotico per l'alimentazione e i risultati sono davvero interessanti.

Stiamo parlando di "Arm-A-Dine", un braccio meccanico installato sul petto dell'essere umano mediante un'apposita pettorina che consente di imboccare se stessi o il commensale di fronte senza alcuno sforzo fisico. 

Come funziona la rivoluzionaria invenzione?

Il prototipo costruito dagli ingegneri indiani e australiani ha il compito di afferrare il cibo presente nel piatto davanti a sé e portarlo alla bocca dei due che si trovano al medesimo tavolo. 

La pinza robotica installata sul supporto attaccato al petto dei due tester, non solo afferra il cibo dal piatto, ma lo avvicina alla bocca di uno o dell'altro a seconda dell'espressione facciale.

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Exertion Games Lab
Il  movimento effettuato dal braccio robotico

Un'appllicazione per il riconoscimento del volto collegata a uno smartphone esegue una scansione del viso dell'ospite di fronte e valuta - a seconda se questi sorrida o sia contrariato- se offrirgli il cibo oppure no.

"Arm-A-Dine" non è ancora in commercio e, ovviamente, presenta alcune lacune come la limitazione di movimento del braccio meccanico (rimane distante dalla bocca 10cm per questioni di sicurezza e riesce ad afferrare solo determinati cibi in base alla forma) o l'indecisione tra l'uno o l'altro commensale davanti a espressioni ambigue. 

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Ma ciò che rende rivoluzionaria l'invenzione degli ingegneri è il suo scopo sociale.

A cosa serve "Arm-A-Dine"?

Secondo i ricercatori dell'Exertion Games Lab della RMIT University in Australia e dell'Indian Institute of Information Technology Design infatti, il braccio robotico non ha il compito di facilitare la vita di buone forchette e pigri mangioni, ma ha il compito di aumentare l'esperienza sociale del mangiare.

La tecnologia legata all'alimentazione fino ad oggi si è sempre focalizzata solo sulla preparazione del cibo e non sull'importanza del mangiare.

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In un'epoca in cui i pasti sono spesso consumati distrattamente con lo smartphone in mano, "Arm-A-Dine" dovrebbe aiutare a socializzare con i presenti al proprio tavolo.

In che modo? Anche attraverso i suoi difetti e le sue limitazioni. Come hanno spiegato alcuni tester del prototipo, il dover sorridere o incupirsi per accettare o rifiutare il boccone offerto è un modo per prestare attenzione a ciò che accade durante il pasto. 

Anche la difficoltà di movimento della pinza rendeva la prova divertente e creava una complicità tra i presenti per riuscire ad afferrare correttamente il cibo.

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"Arm-A-Dine" è ancora un prototipo imperfetto, ben lontano dalla sua commercializzazione, ma i presupposti per un supporto sociale alla vita quotidiana, sempre più frenetica, dell'uomo ci sono tutti.

E se qualcuno sperava di aver trovato la soluzione per essere imboccato in totale relax e mangiare di più sforzandosi di meno ha sbagliato di grosso.

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