Batman Begins: le frasi da ricordare del film di Christopher Nolan

Autore: Danilo Abate ,

Batman Begins è una pellicola di Christopher Nolan rilasciata nel 2005 e costituisce il primo capitolo della trilogia del regista britannico incentrata sulle gesta di Batman.

Nel film in questione, il Cavaliere Oscuro si trova a fare i conti con Henri Ducard /Ra's al Ghul (Liam Neeson), uomo a capo della Setta delle ombre, una lega di formidabili guerrieri nata allo scopo di eradicare dal mondo tutto il marcio della società in cui viviamo.

Eccovi dunque tutte le migliori frasi e i dialoghi più iconici di Batman Begins.

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Le frasi del miliardario Bruce Wayne

Io cerco i mezzi per combattere le ingiustizie, per volgere la paura contro coloro che la usano per depredare. - Bruce Wayne

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Nera si può avere? - Bruce Wayne

Be', uno che gira vestito da pipistrello non deve starci tanto con la testa. - Bruce Wayne

Non mi è concesso il lusso di avere amici. - Bruce Wayne

Le frasi del Cavaliere Oscuro

Sono Batman. - Batman

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Secondo te io sono un poliziotto?! - Batman

Assaggia la tua medicina, dottore! - Batman

Le frasi del padre di Bruce

Sai perché cadiamo, Bruce? Per imparare a rimetterci in piedi. - Thomas Wayne

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È bella l'opera, però meglio se a piccole dosi, vero Bruce? - Thomas Wayne

[Ultime parole] Bruce, non piangere. Non avere paura. - Thomas Wayne

Le frasi di Henri Ducard /Ra's al Ghul

Hai imparato a seppellire il rimorso sotto la collera. Ti insegnerò ad affrontarlo e ad accettare la verità. Sai combattere contro sei uomini. Noi ti insegneremo a fronteggiarne seicento. Tu sai come sparire. Noi ti insegneremo come si fa a diventare invisibile. - Ducard

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Il ninja sa che l'invisibilità è una questione di pazienza e di agilità. - Ducard

Studia sempre il terreno di scontro. - Ducard

L'addestramento è niente, la volontà è tutto! La volontà di agire! – Ducard

Assisterò alla totale autodistruzione di Gotham innescata dalla paura! - Ducard

Signori, è il momento di diffondere un messaggio. E il messaggio è... panico! - Ducard

Bene bene, hai seguito il mio consiglio sulla teatralità alla lettera. - Ducard

Non imparerai mai. - Ducard

Le frasi di Rachel Dawes

Non è tanto chi sei, quanto quello che fai, che ti qualifica. - Rachel

Il mio capo è scomparso da due giorni. In questa città significa che forse dovrei iniziare a cercarlo in fondo al fiume. - Rachel

Goditi la festa, Bruce. C'è chi deve lavorare. - Rachel

Le frasi di Alfred Pennyworth

Nella guerra civile il suo trisavolo partecipò alla ferrovia sotterranea, che trasportava segretamente al nord gli schiavi liberati, e io sospetto che queste caverne gli tornassero utili... - Alfred

[Trovando Bruce Wayne schiacciato da una trave durante l'incendio nella villa] Cosa le fa a fare tutte quelle flessioni se poi non solleva una trave?! - Alfred

Batman avrà avuto la prima pagina, ma Bruce Wayne occupa pagina 8... - Alfred

Le frasi di Jonathan Crane/Spaventapasseri

Non finge, non sarebbe così bravo. - Crane

Oh! Non stai bene? Siediti, bevi qualcosa. Sembri un uomo che si prende troppo su serio. Vuoi un consiglio? Accenditi un sorriso. - Crane

Qui è dove produciamo la medicina. Dovrebbe prenderla anche lei. Ti svuota la testa! - Crane

Quel Batman ha talento nel creare scompiglio. Se lo costringiamo ad uscire, se la vedrà con la polizia. - Crane

Vivrà per poco, le ho dato una dosa ad alta concentrazione. La mente non resiste oltre un certo punto. - Crane

Siete in trappola! Non c'è niente di cui avere paura... tranne la paura stessa! - Crane

Le frasi di James Gordon e dei poliziotti di Gotham City

Io non faccio spiate. E poi con tanta corruzione non saprei neanche a chi farle. - James Gordon

[Descrivendo la Batmobile] Allora, è nero, e... è un tank! - Poliziotto

[Parlando della Batmobile] Capo,(non ha imboccato) nessuna strada. Vola letteralmente da un tetto all'altro! - Poliziotto

Dai, dimmi almeno a che cosa somiglia. [la Batmobile gli sfreccia di fronte] Lascia perdere. - Poliziotto

Le frasi di Falcone

Mai sottovalutare Gotham City. La gente viene uccisa tornando a casa ogni giorno. Eheh, a volte, a volte le cose vanno male. - Falcone

Non mi metto mai in affari con qualcuno di cui non conosca i peccatucci. - Falcone

Bruce Wayne e Ducard

Ducard: Hai così tanta voglia di combattere i criminali che ti fai rinchiudere per affrontarli uno alla volta?
Bruce Wayne: A dire la verità quelli... erano in sette.
Ducard: Io ne ho contati sei, signor Wayne.
Bruce Wayne: Come sa il mio nome?
Ducard: Il mondo è troppo piccolo perché uno come Bruce Wayne possa sparire, per quanto in basso decida di scendere.
Bruce Wayne: Lei chi è?
Ducard: Io mi chiamo Ducard, ma sono qui per parlare a nome di Ra's al Ghul, un uomo estremamente temuto dai criminali. Un uomo che vuole offrirti una via.
Bruce Wayne: E chi le dice che ne cerchi una?
Ducard: Uno come te è qui solo per scelta. Hai voluto curiosare all'interno del mondo criminale, ma quale che fossero le tue intenzioni iniziali, ora sei palesemente sbandato.
Bruce Wayne: E quale sarebbe la via che Ra's al Ghul mi può offrire?
Ducard: La via di un uomo che condivide il tuo odio per il male e che desidera servire la vera giustizia: la via della Setta delle Ombre.
Bruce Wayne [ride]: Siete dei vigilantes.
Ducard: No no no, un vigilante è un uomo sbandato, che si getta nella mischia per la propria gratificazione e che può essere annientato o chiuso in prigione. Invece, se ti tramuti in qualcosa di più di un semplice uomo, se consacri te stesso a un ideale e se nessuno riesce a fermarti, allora diventerai tutta un'altra cosa.
Bruce Wayne: Che cosa?
Ducard: Una leggenda, signor Wayne. Domani verrai rilasciato. Se sei stanco di misurarti con dei ladruncoli e vuoi conseguire un risultato, c'è un raro fiore azzurro che cresce sul versante orientale. Cogli uno di quei fiori. Se riuscirai a portarlo in cima alla montagna, forse troverai quello che hai tanto a lungo cercato.
Bruce Wayne: Sì... e che cosa avrei cercato?
Ducard: Questo solo tu puoi saperlo.

[Bruce entra nel monastero di Ra's al Ghul, e viene circondato dai ninja]
Bruce Wayne: Ra's al Ghul?
Ducard: Aspettate. Che cosa cerchi?
Bruce Wayne: Io cerco i mezzi per combattere le ingiustizie, per volgere la paura contro coloro che la usano per depredare.
[Bruce mostra il fiore blu che Ducard gli aveva detto di raccogliere]
Ducard: Per instillare la paura negli altri, devi prima imparare a dominare la tua. Sei pronto a cominciare?
Bruce Wayne: Sono... Sono sfinito.
[Ducard tira un calcio a Bruce]
Ducard: La morte non aspetterà che tu sia pronto. La morte non ha riguardi, non è leale! E a scanso di equivoci qui vedrai in faccia la morte! [combattendo] La tigre. Jujitsu. La pantera. [Ducard blocca il colpo di Bruce] Sei bravo, ma non è un balletto. [lo tramortisce con una testata] E hai anche paura. Ma non di me... ora puoi dircelo signor Wayne: di che cosa hai paura?

Ducard: Ti senti ancora responsabile della morte di tuo padre?
Bruce Wayne: La mia rabbia supera il rimorso.

Ducard: Il ninjitsu prevede l'impiego di polveri esplosive.
Bruce Wayne: Come armi?
Ducard: O come diversivo. La teatralità e l'inganno sono strumenti potenti. Devi diventare più che un uomo agli occhi del tuo avversario.

Bruce Wayne: Chi è?
Ducard: Era un contadino, finché non ha rubato la terra ad un suo confinante diventando un assassino. Ora è un prigioniero.
Bruce Wayne: E quindi cosa lo aspetta?
Ducard: Giustizia. Il crimine non può essere tollerato. I delinquenti sguazzano nella comprensiva indulgenza della nostra società.

Ducard: La morte dei tuoi genitori non fu colpa tua... fu colpa di tuo padre. La tua collera non cambia il fatto che rinunciò ad agire.
Bruce Wayne: Quell'uomo era armato!
Ducard: Avrebbe fermato te?
Bruce Wayne: Io sono addestrato.
Ducard: L'addestramento è niente, la volontà è tutto! La volontà di agire!

Bruce Wayne: Arrenditi!
Ducard: Non mi hai ancora battuto. Hai sacrificato un sicuro appoggio per un colpo vincente.

Ducard: Frizionati il petto. Le braccia si scalderanno da sole. Tu sei più forte di tuo padre.
Bruce Wayne: Non hai conosciuto mio padre.
Ducard: Ma conosco l'ira che ti spinge, irrefrenabile, strangola il dolore al punto che la memoria dei tuoi cari non è che veleno nelle tue vene, finché un giorno desideri che quelle persone tanto amate non siano mai esistite, per poter smettere di soffrire. Non sono sempre stato tra questi monti. Avevo anche una moglie, il mio grande amore. Un giorno me la portarono via, e come te ho dovuto imparare che esiste gente incivile che va combattuta senza esitazione, senza pietà. La collera ti dà tanta forza, ma se le dai corda ti può distruggere. Stava per accadere a me.
Bruce Wayne: E cosa ti ha placato?
Ducard: La vendetta.
Bruce Wayne: Non mi sarebbe di nessun aiuto.
Ducard: Perché, Bruce? Perché non puoi vendicare i tuoi genitori?

Ducard: Quando vivevi in mezzo ai criminali avevi pietà di loro?
Bruce Wayne: La prima volta che ho rubato, per non morire di fame, sì. Ho perso molta della supponenza legata al semplicistico concetto di giusto o sbagliato. E viaggiando, ho imparato a conoscere la paura, prima di un colpo. Il brivido del successo. Ma non sono mai diventato uno di loro.
Ducard: Hai girato il mondo per capire la mentalità criminale e vincere le tue paure. Ma un criminale non è complicato. E quello che veramente temi è dentro di te. Tu temi il tuo stesso potere, la tua collera, l'impulso di fare cose grandi o terribili. Ora devi viaggiare dentro di te. Sei pronto? Respira. [fa respirare a Bruce un gas ricavato dal fiore blu che ha raccolto] Respira... Respira le tue angosce. [Bruce inizia ad avere allucinazioni, e la sua vista si distorce] Affrontale. Per vincere la paura devi diventare paura. Devi bearti delle paure degli altri. E gli uomini temono soprattutto quello che non vedono. [si mette una maschera nera e si nasconde in mezzo a un plotone di uomini mascherati come lui, mentre Bruce inizia a cercarlo] Devi diventare un pensiero orribile. Uno spettro. Diventare un'idea! [attacca Bruce, che blocca il colpo. Poi si nasconde in mezzo agli altri ninja] Senti come il terrore annebbia i tuoi sensi. Apprezza il suo potere di distorcere e di tenere a freno. E convinciti che questo potere può essere tuo. [attacca di nuovo Bruce che, di nuovo, resiste. Si nasconde di nuovo in mezzo ai ninja, che rivelano una scatola, alla fine della stanza] Abbraccia la tua peggiore paura. Diventa una cosa sola con l'oscurità. [Bruce apre la scatola, dalla quale fuoriesce uno sciame di pipistrelli, e cade all'indietro, terrorizzato] Focalizza. Concentrati! Domina i sensi. [riesce a ferire Bruce alla spalla. Mentre si nasconde di nuovo, Bruce copre le sue tracce, ferendo alcuni ninja. In seguito Ducard punta la sua spada alla gola di un uomo ferito alla spalla, che crede essere Bruce] Non devi lasciare in giro alcun segno.
Bruce Wayne [appare alle spalle di Ducard e gli punta la spada alla nuca]: Non ne ho lasciati.

Ducard: Ti abbiamo liberato dalle tue paure. Ora puoi guidare questi uomini. E puoi diventare un membro della Setta delle Ombre. Prima però devi manifestare la tua sottomissione alla giustizia. [gli chiedono di uccidere un uomo con una spada]
Bruce Wayne: No. Io non sono un carnefice.
Ducard: La tua compassione è una debolezza che i tuoi nemici non ricambieranno.
Bruce Wayne: È per questa ragione che è importante. Perché ci distinguerà sempre da loro.
Ducard: Hai detto che vuoi combattere il crimine, quest'uomo è un assassino.
Bruce Wayne: Deve essere processato.
Ducard: Da chi? Da corrotti burocrati? Il criminale si fa beffe delle leggi. Tu dovresti saperlo più di tutti.
Ra's al Ghul: Non potrai mai guidare questi uomini se non sei disposto a fare tutto il necessario per sconfiggere il male.
Bruce Wayne: E dove vorreste che li guidassi, ditemi?
Ra's al Ghul: A Gotham. Come figlio privilegiato di Gotham, sarai al posto giusto per colpire duro e al cuore la criminalità.
Bruce Wayne: Come?
Ra's al Ghul: Gotham ha fatto il suo tempo. Come Costantinopoli e Roma prima ancora, la città è diventata terreno fertile per sofferenze e ingiustizie. Impossibile salvarla, ora bisogna aiutarla a cadere. È questa la funzione, la missione più importante della Setta delle Ombre, quella che svolgiamo ormai da secoli: Gotham deve essere distrutta.
Bruce Wayne: Tu non puoi credere in questo.
Ducard: Ra's al Ghul ci ha fatto uscire dagli angoli tenebrosi dei nostri cuori. In cambio ci chiede solo il coraggio di fare ciò che è necessario.
Bruce Wayne: Io voglio tornare a Gotham e voglio lottare contro uomini così, ma non diventerò mai un carnefice.
Ducard: Bruce, ti prego. Per il tuo stesso bene. Non esiste altra via d'uscita. [Bruce punta la spada al collo del prigioniero, ma invece di decapitarlo, fa cadere un pezzo di ferro arroventato e incendia la polvere da sparo presente nel palazzo] Cosa fai?
Bruce Wayne: Ciò che è necessario, amico mio.

[Durante la festa di Bruce Wayne]
Ospite 1: Bruce, c'è una persona che lei deve assolutamente conoscere: allora, spero stavolta di dirlo bene, signor "Ra's Al Ghul"?
Bruce Wayne: Tu non sei Ra's Al Ghul. Io l'ho visto morire.
Ducard: E se Ra's Al Ghul fosse immortale? E i suoi metodi fossero soprannaturali?
Bruce Wayne: O trucchi banali da salotto per nascondere la tua vera identità, Ra's.
Ducard: Un uomo che passa le proprie serate a volteggiare e correre sui tetti di Gotham ha da obiettare sulla mia duplice identità?
Bruce Wayne: Io ti ho salvato la vita.
Ducard: Ti avevo istruito sulla compassione, Bruce?
Bruce Wayne: È una cosa fra te e me. Mandiamo via queste persone.
Ducard: Sei sempre libero di spiegar loro la situazione, se vuoi.
Bruce Wayne [fingendosi ubriaco]: Signori! Ascoltate. Io... vi ringrazio per essere venuti qui a gozzovigliare a spese mie. [alcuni ospiti ridono] Eheh, no, sul serio. Un vantaggio dell'essere un Wayne è che non mancano mai i parassiti e gli scrocconi come voi. Bene o male hai sempre la casa piena perciò brindo a voi, grazie.
Ospite 2: Bruce, ora basta.
Bruce Wayne: Uhm, non ho finito. A tutti voi, a voi ipocriti, a voi... a voi falsi amici, a voi servili, ruffiani, leccapiedi, che perfino ora mi sorridete a denti stretti: fuori. Lasciatemi in pace. Per favore, andatevene! Basta coi sorrisi, non è uno scherzo, per favore, uscite! La festa è finita! A casa!
Ospite 2 [offeso]: La mela è rotolata molto lontano dall'albero, signor Wayne. [gli invitati se ne vanno]
Ducard: Astuto, ma inutile: nessuno di costoro vivrà a lungo. Il tuo raid all'istituto Arkham mi costringe ad agire.

Bruce Wayne: Cancellerai milioni di vite.
Ducard: Solo un ipocrita chiamerebbe vita ciò che questa gente ha. Criminali, disperati, non è tra loro che un uomo dovrebbe vivere. La Setta delle Ombre è un baluardo contro l'umana corruzione da migliaia di anni: abbiamo saccheggiato Roma, usato i topi per diffondere la peste, ridotto Londra in cenere. Ogni volta che una civiltà tocca l'apice della sua decadenza noi torniamo per ridare l'equilibrio!
Bruce Wayne: Gotham non è impossibile da redimere. Dammi più tempo. C'è molta brava gente.
Ducard: Difendi una città talmente corrotta che ormai ci siamo infiltrati ad ogni livello nelle sue infrastrutture. Quando eri in carcere eri allo sbando, ma io ho creduto in te, ho scacciato le tue paure, ti ho indicato la giusta via. Eri il mio allievo migliore. Ora dovresti essere qui al mio fianco a salvare il mondo.
Bruce Wayne: Mi schiererò al mio posto. Che è fra te e la gente di Gotham.
Ducard: Nessuno può salvare Gotham. [alcuni scagnozzi iniziano a dare fuoco alla villa] Quando una foresta decade, un incendio purificatore è inevitabile e naturale. Domani il mondo osserverà inorridito la sua più grande città autodistruggersi, il moto verso l'armonia sarà inarrestabile, stavolta!
Bruce Wayne: Avete già attaccato Gotham?
Ducard: Naturalmente. Con gli anni le nostre armi diventano più sofisticate, a Gotham ne testammo una nuova: l'economia. Ma a quell'epoca sottovalutammo le iniziative di alcuni stimati cittadini, tra i quali i tuoi genitori. Abbattuti da uno di quei diseredati che aiutavano. Crea la fame e chiunque diventerà un criminale. La loro fine galvanizzò Gotham, che riuscì a salvarsi ma vive sul filo del rasoio da allora. Siamo qui per finire il lavoro. Stavolta nessun incauto idealista ci ostacolerà. Come tuo padre, anche tu non hai il coraggio di fare quanto si rende necessario. Se qualcuno ostacola il cammino della vera giustizia, bisogna scivolargli dietro le spalle... e pugnalarlo al cuore! [Bruce blocca uno scagnozzo che stava per pugnalarlo alle spalle, poi attacca Ducard]
Bruce Wayne: Io ti fermerò!
Ducard: Non hai mai imparato a studiare il terreno di scontro? [una trave cade addosso a Bruce] La giustizia è equilibrio. Mi hai bruciato la casa e lasciato svenuto: ora siamo pari!

 

Ducard: Non devi avere paura, Bruce. Sei solo un uomo normale con un mantello, per questo non hai cancellato le ingiustizie e non riuscirai a fermare questo treno!
Batman: E chi ha detto che lo voglio fermare? [le rotaie crollano, e il treno si dirige verso un precipizio] Imparerai mai a studiare il terreno di scontro?
Ducard [ultime parole]: Ce l'hai ora il coraggio di fare ciò che è necessario?
Batman: Io non ti ucciderò. Ma non sono tenuto a salvarti.

Bruce e Thomas Wayne

Thomas Wayne: Di nuovo i pipistrelli? Ma lo sai perché ti hanno attaccato, vero? Avevano paura di te.
Giovane Bruce: Avevano paura di me?
Thomas Wayne: Tutte le creature hanno paura.
Giovane Bruce: Anche quelle che mettono paura?
Thomas Wayne: Certamente, soprattutto quelle.

Giovane Bruce: L'hai fatto tu, questo treno?
Thomas Wayne: Gotham ha arricchito la nostra famiglia, ma la città adesso soffre. Persone più sfortunate di noi stanno attraversando un momento molto difficile, per questo ho costruito un sistema di trasporto pubblico a basso costo per viaggiare in città, al cui centro c'è la Wayne Tower.
Giovane Bruce: È lì che lavori?
Thomas Wayne: No, io lavoro all'ospedale. Ho lasciato la direzione della nostra società a uomini... migliori.
Giovane Bruce: Migliori?
Thomas Wayne: Be', più interessati al profitto.

Alfred e Bruce

Alfred: Tornerà subito a Princeton, dopo l'udienza, o riuscirò a convincerla a rimanere un giorno o due?
Bruce Wayne: No, non torno più a Princeton.
Alfred: Non ci si trova bene?
Bruce Wayne: Io sì! Sono loro che non si trovano bene con me.

Bruce Wayne: Questo posto è un mausoleo, se potessi lo demolirei fino all'ultimo mattone.
Alfred: Questa casa protegge e accoglie la sua famiglia da sei generazioni.
Bruce Wayne: Che cosa te ne importa, Alfred? Non è la tua famiglia.
Alfred: A me importa, perché un giorno un brav'uomo mi rese responsabile di quello che egli aveva di più prezioso a questo mondo. La signorina Dawes si è offerta di accompagnarla all'udienza. Spera forse di convincerla a non andare.
Bruce Wayne: Dovrei seppellire il passato insieme con i miei genitori, Alfred?
Alfred: Signore, non posso dirle cosa fare del suo passato, ma so che alcuni di noi hanno a cuore cosa farà del suo futuro.
Bruce Wayne: Non ti arrendi mai con me, vero?
Alfred: No, mai.

Alfred: Signor Wayne, ne è passato di tempo.
Bruce Wayne: Sì, Alfred.
Alfred: La vedo molto alla moda... a parte il fango.

Alfred: Si fermerà a Gotham a lungo, signore?
Bruce Wayne: Il necessario. Voglio dimostrare agli abitanti di Gotham che la città non appartiene ai corrotti e ai criminali.
Alfred: Negli anni di crisi suo padre rischiò la bancarotta del suo impero per combattere la povertà. Credeva che il suo esempio avrebbe spinto l'alta borghesia a salvare la città.
Bruce Wayne: Ci riuscì?
Alfred: Indirettamente... fu l'omicidio dei suoi genitori a provocare una reazione.
Bruce Wayne: Servono eventi drammatici per scuotere la gente dall' apatia, ma io non posso farlo come Bruce Wayne, come uomo di carne e ossa mi possono ignorare o schiacciare, ma come simbolo... come simbolo potrei essere incorruttibile. Potrei essere immortale.
Alfred: Quale simbolo?
Bruce Wayne: Qualcosa di... elementare... e insieme, di terrificante.
Alfred: Immagino che volendo lei sfidare il crimine, questo simbolo sarà un personaggio che protegge le persone a lei care dalle rappresaglie.
Bruce Wayne: Stai pensando a Rachel?
Alfred: Signore, in verità pensavo a me stesso!
Bruce Wayne: Hai informato qualcuno del mio ritorno?
Alfred: No, e non oso pensare alle conseguenze legali del suo ritorno dall'aldilà!
Bruce Wayne: Aldilà?
Alfred: Lei manca da 7 anni.
Bruce Wayne: E tu mi hai dato per morto?
Alfred: Non io, il signor Earle, nel passaggio a Public Company. Vuole liquidare la sua quota di maggioranza. Quelle azioni valgono molto.
Bruce Wayne: Ah, bene che abbia lasciato tutto a te, allora.
Alfred: Direi di sì, signore. Può usare la Rolls se vuole. Però me la riporti col pieno.

Alfred: Perché i pipistrelli, signor Wayne?
Bruce Wayne: Perché mi fanno paura. Che li temano anche i miei avversari.

Bruce e Rachel

Bruce Wayne: Alfred tiene ancora il latte condensato sull'ultimo ripiano.
Rachel: Non si è accorto che sei cresciuto e ci arrivi?
Bruce Wayne: Le vecchie abitudini sono dure a morire.
Rachel: E comunque non ci hanno mai fermato.
Bruce Wayne: Direi di no. Come sta tua madre?
Rachel: Le manca questa casa. Non è la sola.
Bruce Wayne: Già. Ma è niente, senza le persone che l'hanno resa quella che era. Ora c'è solo Alfred.
Rachel: E te...
Bruce Wayne: Non mi fermerò, Rachel.
Rachel: Sei qui soltanto per l'udienza... Bruce, immagino che niente ti possa convincere a non venire in aula, oggi...
Bruce Wayne: Qualcuno in questo "procedimento" deve rappresentare i miei genitori.
Rachel: Tutti volevamo bene ai tuoi genitori. Quello che ha fatto Chill è imperdonabile.
Bruce Wayne: E allora perché il tuo capo lo vuole libero?
Rachel: In prigione divideva la cella con Carmine Falcone. Ha saputo delle cose e testimonierà in cambio della libertà sulla parola.
Bruce Wayne: Rachel, quell'uomo ha ucciso i miei genitori... io non riesco a dimenticarlo. Quindi ti prego, per favore, cerca di capire.
Rachel: Va bene...

Rachel: Il procuratore non capiva l'insistenza del giudice Faden per un'udienza pubblica. Falcone lo ha pagato per portare Chill allo scoperto!
Bruce Wayne: Forse li dovrei ringraziare.
Rachel: Smettila, non scherzare.
Bruce Wayne: E se dicessi sul serio? I miei genitori meritavano giustizia.
Rachel: Quella di cui stiamo parlando non è giustizia, stiamo parlando di vendetta.
Bruce Wayne: Molto spesso coincidono.
Rachel: No, non sono mai la stessa cosa. La giustizia è armonia. La vendetta serve solo a farti stare meglio. Per questo abbiamo un sistema imparziale.
Bruce Wayne: No, è un sistema che non funziona.
Rachel: Ti sta a cuore la giustizia? Guarda oltre il tuo dolore, Bruce. Questa città marcisce. Parlano di crisi economica inevitabile, ma è voluta e va sempre peggio. Falcone inonda le strade di crimini e droga, sfrutta i disperati, crea nuovi Joe Chill ogni giorno. Forse Falcone non avrà ucciso i tuoi genitori, Bruce, ma distrugge tutto quello per cui si sono battuti. Se lo vuoi ringraziare, è lì dentro. Sappiamo dove trovarlo, ma finché arricchirà i balordi e spaventerà gli onesti, nessuno lo toccherà. Di brave persone che come i tuoi si oppongono alle ingiustizie non ce ne sono. Che speranze può avere Gotham se i buoni non fanno niente?
Bruce Wayne: Io non sono tra i buoni, Rachel.
Rachel: Come sarebbe?
Bruce Wayne [tirando fuori la pistola con cui avrebbe voluto uccidere Joe Chill, l'assassino dei suoi genitori]: Era da anni che desideravo ucciderlo... e ora non posso più farlo.
Rachel [dandogli due schiaffi]: Tuo padre si vergognerebbe di te.

Il dialogo fra Bruce e Carmine Falcone

Carmine Falcone: Dai giornali la facevo molto più basso, signor Wayne. Niente armi? Mi insulta. Bastava un biglietto per ringraziare.
Bruce Wayne: Io non sono qui per ringraziarla. Sono qui per dimostrarle che non tutti a Gotham la temono.
Carmine Falcone: Soltanto chi mi conosce bene. Guardati intorno; ci sono due assessori, un sindacalista, un paio di sbirri fuori servizio e un giudice, ma io non esiterei un solo istante a farti esplodere la testa qui, ora, davanti a loro. E questo potere non si compra. È il potere della paura.
Bruce Wayne: Non ho paura di te.
Carmine Falcone: Perché pensi di non avere niente da perdere, ma hai fatto male i conti. Non hai pensato alla tua amica della procura distrettuale, non hai pensato al tuo vecchio maggiordomo. Bang! Tutti quelli come te hanno tantissimo da perdere. Tu ora credi, siccome tua madre e tuo padre sono stati uccisi, di conoscere il lato brutto della vita, ma non è così. Tu non hai mai provato la disperazione. Tu sei... sei Bruce Wayne, il Principe di Gotham! Devi fare mille miglia per trovare uno che non ti conosca, perciò non... non mi portare qui la tua collera per dimostrare qualcosa a te stesso! Questo mondo qui tu non lo capirai mai, e avrai sempre paura... di quello che non conosci. [a un suo tirapiedi] Dai. [i tirapiedi di Falcone prendono Wayne a pugni, ma lui sta ancora in piedi]. Sì, hai del fegato, ragazzo, te lo concedo. Più di tuo padre sicuramente. In galera Chill mi raccontò della sera in cui uccise i tuoi genitori. Disse che tuo padre implorava pietà. Implorava. Come un cane. [i tirapiedi di Falcone sbattono Wayne fuori dal locale]

Bruce Wayne e Lucius Fox

Lucius Fox: Corazza di sopravvivenza per la fanteria d'assalto, doppio strato in kevlar, giunture rinforzate...
Bruce Wayne: Antistrappo?
Lucius Fox: Neanche un coltello la buca.
Bruce Wayne: E i proiettili?
Lucius Fox: Giusto un colpo a bruciapelo.
Bruce Wayne: Perché non la mettono in produzione?
Lucius Fox: Non avevano pensato che la vita di un soldato non vale 300.000 dollari... allora, perché le interessa tanto, signor Wayne?
Bruce Wayne: La vorrei in prestito. Per... speleologia.
Lucius Fox: Speleologia?
Bruce Wayne: Sì, immersioni in grotta.
Lucius Fox: E teme di affrontare molte sparatorie in queste grotte?

Batman e James Gordon

[Nell'ufficio di Gordon] Batman [puntando una cucitrice alla nuca di Gordon]: Non ti voltare. Sei un buon poliziotto; uno dei pochi.
Gordon: Che cosa vuoi?
Batman: Carmine Falcone riceve partite di droga ogni settimana. Nessuno lo arresta. Perché?
Gordon: Paga bene quelli che lo comprano.
Batman: Che cosa serve per farlo cadere?
Gordon: Pressioni sul giudice Faden, e un procuratore che abbia il coraggio di accusarlo.
Batman: Rachel Dawes.
Gordon: Tu chi sei?
Batman: Cerca il mio segno. [toglie la cucitrice dalla nuca di Gordon e si allontana]
Gordon: Sei da solo, vero?
Batman: Ora noi siamo in due.
Gordon: Noi?

Batman [guardando il bat-segnale]: Buona idea.
Gordon: Non avevo un boss da legare lì sopra.
Batman: Allora, sergente?
Gordon: Sono tenente, adesso: tu hai dato il via a qualcosa, le mele marce se la fanno sotto, c'è speranza nelle strade...
Batman: Però?
Gordon: L'isola Narrows è perduta ora... e non abbiamo ancora preso Crane e metà dei criminali tornati in libertà.
Batman: Lo faremo... e a Gotham tornerà l'ordine.
Gordon: E fermeremo l'escalation?
Batman: Quale escalation?
Gordon: Se avremo pistole semi-automatiche, loro compreranno le automatiche... noi avremo giubbotti in kevlar, loro proiettili che li forano.
Batman: Continua.
Gordon: Poi ci sei tu, con la maschera, e il vizio di salire e scendere dai tetti... e ora guarda questo: rapina a mano armata, duplice omicidio, e ha il gusto per la teatralità, come te... lascia il biglietto da visita. [dà a Batman un Jolly]
Batman: Joker: lo andrò a cercare.
Gordon [mentre Batman fa per andarsene]: Non ti ho mai detto grazie...
Batman [si volta]: E non dovrai mai farlo. [vola via]

E voi che ne pensate? Quali sono le vostre frasi preferite di Batman Begins?

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