Il biopic su Aretha Franklin è ancora incerto, ma i produttori sono ottimisti

Autore: Silvia Artana ,

Cosa accadrà al biopic su Aretha Franklin, dopo la morte della Regina del Soul? Del film sulla vita della grande artista, che si è spenta il 16 agosto 2018 in seguito a una lunga malattia, si parla da tempo. Di sicuro, almeno dal 1998, anno in cui è uscito il suo libro di memorie, Aretha: From These Roots.

Come scrive Variety, la stessa Aretha in più di una occasione ha dichiarato di essere al lavoro su una sceneggiatura con Taylor Hackford, il regista di Ray [pellicola sulla vita di Ray Charles, n.d.r.], e ha anche detto che le sarebbe piaciuto essere interpretata da Halle Berry o Audra McDonald (Naomi Bennett in #Private Practice).

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Alla fine, le due sono state battute da Jennifer Hudson e proprio l'annuncio dell'assegnazione del ruolo alla cantante e attrice di Chicago (comparsa in #Empire) da parte del produttore discografico Clay Davis, in occasione del gala pre-Grammy a gennaio 2018, ha fatto pensare che i lavori per il film sarebbero iniziati a breve. Invece, non c'è stata nessuna svolta e la scomparsa della grande interprete gospel, soul e R&B è stata vista dai più come un nuovo ostacolo alla realizzazione del biopic.

Ma stando a quanto riporta Variety, il progetto non è stato cassato. Anzi, i produttori sono ottimisti che venga il film venga girato, anche se non sono ancora stati individuati lo sceneggiatore e il regista e alcuni diritti sono in fase di acquisizione da parte di MGM.

Harvey Mason Jr., che ha prodotto una dozzina di canzoni di Aretha Franklin ed è entrato a fare parte del progetto del biopic circa un anno e mezzo fa, ha rivelato che la pellicola era la "principale preoccupazione creativa" della leggendaria artista:

Abbiamo parlato molte volte a settimana, per più settimane. [...] Nell'ultima conversazione che ho avuto con lei, nei giorni precedenti la sua morte, era davvero ottimista e parlava molto del film. Parlava anche molto di quanto fosse eccitata di riprendere in mano il microfono. 'Non vedo l'ora di riprendere in mano il microfono!'. Lo diceva di continuo. Per lei, era la cosa principale.

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Il produttore ha raccontato che non immaginava assolutamente che la Regina del Soul si sarebbe spenta da lì a pochi giorni e che la sua morte è stata una perdita che lo ha toccato sotto più punti di vista:

Era la mia socia [nella realizzazione del film, n.d.r.] e abbiamo trascorso insieme molte ore a pensare e a sognare come sarebbe venuto fuori. Per questo, è dura a tutti i livelli. È davvero difficile perdere un amico ed è difficile perdere qualcuno che è un tesoro nazionale e la cui musica ha cambiato il mondo. Da ultimo, è difficile perdere il socio nella realizzazione di un film. Speriamo di riuscire a fare un biopic per il quale la gente la possa ricordare e che trasmetta consolazione, bei ricordi e sorrisi.

Come scrive Variety, la questione dei "sorrisi" è ricorrente ed è fondamentale nella rappresentazione della vita di Aretha Franklin. Dopo avere scelto un approccio positivo per la biografia che ha scritto nel 1998, insieme a David Ritz, la cantante voleva fare altrettanto per la sceneggiatura del biopic. La grande interprete voleva che la pellicola si concentrasse sugli esordi, "mostrandola mentre raggiungeva la sua grandezza, trovava la sua voce e diventava la Regina del Soul".

Mason ha rivelato che aveva le idee molto chiare su come avrebbe dovuto essere la pellicola:

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Ogni volta che ne parlavamo, lei voleva che fosse un blockbuster mondiale e faceva riferimento a titoli come Ray e Dreamgirls [sulla vita delle Supremes, n.d.r.] e ai film di Tina Turner e Johnny Cash. Diceva: 'Diamoci da fare e facciamo in modo che anche il mio sia speciale'.

Ma nonostante le premesse, non è detto che il biopic attingerà alla biografia ufficiale di Aretha Franklin. A tale proposito, il produttore ha dichiarato:

Non possiamo ancora rivelare su cosa è basato. Tuttavia, posso dire con certezza che prende spunto (anche) dalle innumerevoli ore che ho passato a parlare con Aretha, dagli appunti che ho preso e dalle cose che ci siamo detti più volte.

Comunque andranno le cose, sembra che per vedere rivivere la leggenda di Aretha Franklin sul grande schermo ci vorrà ancora del tempo. Mason ha dichiarato che la morte dell'artista ha (ovviamente) cambiato tutto e che allo stato attuale l'intenzione è di "fermarsi un momento" e "riconsiderare come procedere". Molto dipenderà anche dalla velocità con cui sarà sviluppata la sceneggiatura e dagli impegni di Jennifer Hudson, che è occupata con altri due film e The Voice USA.

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Allo stesso modo, rimane incerta anche l'uscita di Amazing Grace, leggendario documentario/concerto basato sull'omonimo album della cantante, realizzato nel 1972 da Sydney Pollack e andato incontro a molteplici traversie. Dopo il completamento e il restauro nel 2010, la pellicola è stata bloccata per questioni legali, ma il produttore Alan Elliott rimane fiducioso circa il fatto che venga distribuito.

In entrambi, l'unica cosa che i fan possono fare è aspettare.

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