Black Panther: ecco come le due scene post-credit si collegano a Infinity War

Autore: Emanuele Zambon ,

Saltiamo i preamboli. Vi trovate qui perché siete fan della Pantera Nera. Alcuni di voi non hanno ancora visto il film ma muoiono dalla curiosità di sapere se qualche Avengers sbuca fuori dalla giungla africana per far visita all'ipertecnologico Wakanda, teatro delle vicende raccontate in Black Panther. Altri di voi hanno invece visto (forse già un paio di volte) il film diretto da Ryan Coogler e intendono far chiarezza su quanto visto, in vista dell'arrivo nelle sale di Avengers: Infinity War.

Per tutti vale l'avviso SPOILER. Quindi, se non avete intenzione di rovinarvi la sorpresa, smettete immediatamente di leggere perché in questa sede ci occuperemo delle scene mid e post-credits del cinecomic con protagonista Chadwick Boseman.

Black Panther, a differenza di quanto ipotizzato in precedenza, si è rivelato un film autonomo (e autosufficiente), slegato quasi interamente dal Marvel Cinematic Universe. Tranne che per un incipit ambientato in un ghetto di Oakland e per un'incursione stile 007 in Corea, la pellicola si svolge interamente entro i confini wakandiani, in una sorta di regno esotico modellato sul Giappone del XVIII secolo (favorevole, quindi, ad una politica di isolamento), mimetizzato per non essere individuato dagli stranieri.

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E la scena mid-credit del film è significativa proprio perché sconfessa l'atteggiamento del Wakanda tenuto dagli albori fino al regno del sovrano T'Chaka, il padre di T'Challa ucciso nell'attentato alla sede delle Nazioni Unite (mostrato in Civil War).

We are Wakanda

Show hidden content Era intuibile fin da metà film che il personaggio di Boseman - un po' per amore, un po' per desiderio di cancellare gli errori del passato - avrebbe prima o poi aperto le porte del Wakanda al mondo intero, mettendo la tecnologia avanzatissima basata sul vibranio a disposizione dell'umanità.Lo fa in una conferenza stampa che inizialmente ricorda da vicino la scena finale del primo Iron Man (quella in cui Tony Stark annuncia con fare sbruffone: "La verità è che... io sono Iron Man") ma che si rivela invece molto più sobria, con T'Challa che indirizza ai presenti in sala un sorriso sardonico nel momento in cui gli stessi nutrono dubbi sull'apporto umanitario che potrebbe offrire uno stato "selvaggio" come il Wakanda.
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Marvel Studios
Chadwick Boseman è Black Panther

L'annuncio al mondo intero dell'esistenza di uno Stato tecnologicamente avanzato che dispone di una risorsa naturale preziosa, sfruttabile in ambito militare, avrà senza dubbio conseguenze inaspettate nel futuro del Marvel Cinematic Universe.

Il Wakanda diviene d'ora in avanti terra appetibile per mercenari, signori della guerra e terroristi, ma anche per nazioni interessate a concludere accordi commerciali, armando i propri eserciti con la lega indistruttibile.

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Gli effetti di tutto ciò, curiosamente, potrebbero non manifestarsi in Avengers: Infinity War. E allora, direte voi, perché nei trailer del film dei Russo visti finora abbiamo assistito ad un'epica battaglia in quel di Wakanda? Ciò in qualche modo ha a che fare con la scena post-credit di Black Panther.

Per quanto prezioso possa rivelarsi il vibranio, sappiamo che Thanos non è interessato ad impossessarsene. Mira a qualcosa di molto più potente, ovvero una delle Gemme dell'Infinito. Finora solo una delle preziose pietre che armeranno il Guanto del Titano Pazzo in Infinity War non è apparsa sul grande schermo.

Si tratta della Gemma dell'Anima. Consente di manipolare i vivi, risvegliare i morti e rubare il (super)potere altrui. Ed è logico pensare che si trovi nel regno di Pantera Nera.

"S'è svegliato!"

Show hidden content Nella periferia wakandiana si risveglia dal sonno criogenico il Soldato d'Inverno. Lo osserviamo, nella scena dopo i titoli di coda del film, uscire da una capanna (l'effetto è molto "gesuita") mentre alcuni bambini ridacchiano, chiamandolo Lupo Bianco. Per chi ha familiarità con l'universo a fumetti Marvel, il nome non suonerà affatto nuovo. Lupo Bianco è un personaggio della Casa delle Idee, appartenente alla sfera di Pantera Nera. Il suo nome è Hunter, un bambino sopravvissuto ad un disastro aereo in cui morì la famiglia, allevato in seguito da re T'Chaka. Dopo la nascita di T'Challa, Hunter intuisce che non potrà mai regnare. Viste le straordinarie abilità di guerriero, però, viene messo a capo della Hatut Zeraze, il corpo di polizia segreta del Wakanda che verrà in seguito sciolto da T'Challa. 
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Sebastian Stan è il Soldato d'Inverno
Come abbiamo avuto modo di constatare, nel film non viene mostrato alcun fratellastro di T'Challa (forse per evitare di ricalcare quanto fatto con Thor e Loki), ragion per cui si potrebbe ipotizzare un futuro "da Hunter" per il Soldato d'Inverno di Sebastan Stan, mostrato nella scena senza il braccio bionico che invece sfoggia nel trailer di Infinity War (si tratta senza dubbio di un upgrade wakandiano).Vedere Bucky Barnes di nuovo in azione significa anche che Shuri, la principessa sorella di T'Challa che fa visita al secondo straniero "bianco" del Wakanda (il secondo dopo Ulysses Klaue; dopo di lui arriverà il ferito agente CIA Everett Ross), ha risolto il problema del condizionamento del Soldato d'Inverno, devastato negli ultimi anni dal lavaggio del cervello subito ad opera dell'Hydra.
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