Blade Runner: Black Out 2022, la Terra nel caos nel corto prequel di Shinichiro Watanabe

Autore: Emanuele Zambon ,

Dopo 2036: Nexus Down e 2048: Nowhere To Run, è il turno di Black Out 2022, il terzo corto prequel dedicato a Blade Runner 2049, il film diretto da Denis Villeneuve in arrivo nei cinema italiani il 5 ottobre.

Si tratta di un cortometraggio animato, realizzato dal creatore di Cowboy Bebop, Shinichiro Watanabe. Il filmato è ambientato tre anni dopo le vicende del primo film di Ridley Scott e si lega narrativamente agli altri due short-movies fin qui mostrati. Vi è infatti un black out mondiale ordito dai replicanti dietro le pressioni della commissione governativa indirizzate al misterioso Neander Wallace di Jared Leto, così come è comprensibile la fuga dell'androide Sapper nel corto dedicato al personaggio di Dave Bautista.

Le macchine ribelli

Tolti di mezzo i Nexus 6 dal detective Rick Deckard (Harrison Ford), poi svanito nel nulla, la Tyrell Corporation immette sul mercato la Serie 8 di replicanti avanzati, non più limitati nella durata e riconoscibili tramite identificazione del bulbo oculare.

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Nel mondo, intanto, imperversa una sorta di guerra civile fra umani e androidi, con i primi che danno la caccia a qualsiasi forma di vita che contenga almeno un circuito e un paio di bulloni. Due replicanti - l'atletica Trixie e il risoluto Iggy - con l'aiuto di un infiltrato di una base militare, attivano un impulso elettromagnetico che paralizza Los Angeles e il mondo intero, già provato da piogge radioattive, fango e mancanza di luce.

Si scatena il caos: le insegne al neon si spengono e l'elettronica dei veicoli viene interrotta dalla mancanza di energia. Le conseguenze sono disastrose (le macchine volanti e i cargo si schiantano al suolo).

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Black Out 2022 costituisce il fondamento su cui si svilupperà la trama di Blade Runner 2049, con l'agente K di Ryan Gosling intento a dare la caccia agli androidi e a far luce sul passato.

Il corto prequel ripropone fedelmente sia il futuro a tinte dark tracciato nel 1982 da Ridley Scott sia il gusto cupo e visionario del maestro Watanabe, accompagnato dalle note di Flying Lotus che strizzano a più riprese "l'orecchio" a Vangelis, autore della mitica colonna sonora originale di Blade Runner.

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