Bleed for This, la recensione: Miles Teller indossa i guantoni

Autore: Elisa Giudici ,

Non c'è anno cinematografico che si apra o chiuda senza la sua pellicola pugilistica di riferimento. Non importa quanto sia seguita la boxe in TV o dagli spalti, nelle sale cinematografiche il pugilato e le sue storie vere godono sempre di considerevole popolarità. Dopo Jake Gyllenhaal e Mark Wahlberg, anche il giovane Miles Teller ha affrontato quello che è un importante passo nella carriera di un giovane attore, ovvero il ruolo sportivo che richiede una considerevole dose di preparazione fisica. Dopo aver raggiunto la popolarità con la saga di Divergent e Whiplash, il 30enne attore statunitense ha portato su schermo la storia tutta pugni, dolore e sofferenza di Vinny Pazienza, protagonista di uno dei più incredibili comeback della storia dello sport. 

Bleed - Più forte del destino: una storia di sangue e sudore

Vinny Pazienza è un pugile italoamericano ormai avviato alla fine della sua carriera. Dopo una serie di 3 sconfitte e dopo una scoraggiante dichiarazione del suo manager, il boxeur decide di rivolgersi all'ex pugile Kevin Rooney (Aaron Eckhart), noto per aver lanciato il giovane Tyson ad inizio carriera. Sempre più libero dall'influenza dilettantistica e avventata dal padre, Vinny riesce di salire di ben 2 categorie di peso e ad ottenere un incontro valido per ottenere un titolo mondiale. Quando però la vita sembra essere tornata a sorridergli e la sua carriera sembra arrivata all'apice, lì comincerà la sua vera battaglia.

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La recensione di Bleed - Più forte del destino, la prima incursione di Miles Teller nel mondo del pugilato
Miles Teller nei panni di un baffuto Vinny Pazienza

Dopo un terribile incidente d'auto infatti i medici gli dicono chiaro e tondo che non potrà più combattere e forse nemmeno camminare. Vinny però non è pronto ad arrendersi e, sottoponendosi a una pratica riabilitativa dolorosissima e continuando ad allenarsi, riuscirà a fare ritorno sul ring, con uno dei comeback più inaspettati della storia. 

Bleed - Più forte del destino: i pregi di un sentiero già tracciato

In veste di sceneggiatore e regista Ben Younger dimostra di conoscere bene il suo mestiere e il filone del cinema sportivo. Bleed for This è un film sul pugilato tanto solido quanto prevedibile, che prende la storia vera che si è prefisso di narrare e la porta su schermo con uno schema narrativo che è ormai il topos del pugilato su grande schermo, con in più un tocco italoamericano (tra i produttori figura anche Martin Scorsese). Abbiamo quindi un ragazzone bravo con i pugni, versato negli eccessi e a suo modo molto saggio, circondato da una chiassosa e ingombrante famiglia italoamericana che s'intromette nelle sue faccende professionali, spesso a sproposito, mentre l'allenatore che si è scelto è tanto professionale quanto tormentato dai fantasmi che cerca di annegare nell'alcool.

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La recensione del film sul pugilato Bleed più forte del destino
Eckhart e Teller hanno la giusta alchimia tra maestro ed allievo in Bleed

A reggere il film è come sempre il disperato attaccamento del protagonista all'unica cosa che definisce la sua vita: combattere sul ring. Basandosi sulla vera storia di Pazienza ma tramutandone il controverso protagonista dalla lunga fedina penale in un campione dedicato e completamente votato al sacrificio, Bleed for This non sceglie la via del grottesco o del drammatico, come fatto da Million Dollar Baby o The Wrestler prima di lui. Younger sostiene sinceramente il suo campione, costruendogli intorno un film privo di sguardo critico ma carico di emozione e passione per il pugilato. A rendere il risultato finale più che discreto ci pensano un Miles Teller irrobustito e concentrato e un Aaron Eckhart che gli fa da ottimo sparring partner: con questo duo al comando e Ciarán Hinds nei panni del padre e ex allenatore, il film riesce a dimostrarsi realistico il giusto e appassionante ben più del previsto. 

Bleed - Più forte del destino: andare al cinema o rimanere a casa? 

C'è sempre un che di emozionante nel vedere un combattimento tra pugili su grande schermo; è come se fosse uno sport cinematografico dentro lo sport vero e proprio. Con le sue storie di sangue, sudore e sacrificio la boxe si presta molto a diventare un arco narrativo in stile caduta, riscatto e rivalsa che ha fatto la fortuna di tantissimi lungometraggi di genere sportivo. Bleed - Più forte del destino non ha aspirazioni ad entrare nella storia del cinema, ma ha dalla sua una storia potente, un cast talentuoso (capitanato da un Miles Teller che vuole fare il salto di qualità) e da un regista che sa il fatto suo. Per un onesto film tutto cuore e pugni, è già più che sufficiente. 

Bleed - Più forte del destino è nelle sale italiane dal 8 marzo 2017.

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