Borderlands 3 la recensione: milioni di armi, follia e distruzione per il ritorno della saga

Autore: Redazione NoSpoiler ,
Videogames
11' 49''

Era ormai nell’aria, dopo ben 7 anni dall’uscita del secondo capitolo, che Borderlands 3 fosse in dirittura d’arrivo. Negli anni i rumor si sono fatti sempre più insistenti, fino alla rivelazione ufficiale, questa primavera, del ritorno dei cacciatori di cripte.

Gearbox Software è tornata alle redini del progetto dopo la parentesi di Borderlands: the Pre-sequel, uscito nel 2014 e sviluppato da 2K Australia in collaborazione con gli autori originali. I Cacciatori della Cripta sono dunque ufficialmente tornati a fare danni non solo su Pandora, ma anche nello spazio, andando a caccia di tesori e loot come se piovesse. 

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Borderlands 3 non vuole cambiare la sua natura, ma anzi vuole espanderla a dismisura pur mantenendo una gran fedeltà alla formula che i fan storici hanno imparato ad amare, pulendo e smussando gli angoli che non andavano bene.

Il nuovo titolo di Gearbox Software sarà riuscito nell’impresa di tener fede alle sue promesse dando ai fan il Borderlands che da tanti anni desideravano? Scopriamolo insieme.

Ritorno su Pandora e oltre

Borderlands 3 inizia ancora una volta su Pandora, luogo che ormai è come una seconda casa per tutti gli appassionati di questo titolo. La storia è ambientata poco dopo la morte di Jack il Bello, quindi dopo la fine del secondo capitolo. 

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Scoperta l'esistenza di nuove Cripte sparse tra i vari pianeti, la galassia è di nuovo minacciata da alcuni loschi figuri. Dopo aver scelto uno dei quattro nuovi eroi, saremo arruolati subito tra i Crimson Raider capitanati da Lilith, vecchia conoscenza e personaggio giocabile del primo Borderlands, divenuta sempre più importante all’interno della lore del mondo di gioco.

A quanto pare la nuova minaccia è rappresentata dai gemelli Troy e Tyreen Calypso e dal loro culto, che ha riunito gran parte della feccia di Pandora e non solo. Il culto è chiamato Figli della Cripta e i due fratelli sono venerati come due divinità, tanto che i loro “sudditi” spesso dedicano loro offerte e omaggi macabri, che non disdegnano il sangue e la violenza.

In realtà il rapporto tra i gemelli Calypso e i loro sudditi è una grande parodia dei tempi moderni, dove i due villain rappresentano degli influencer, divenuti virali grazie a dei video piuttosto forti e violenti, e i loro adepti sono dei follower – nickname compreso, anch’esso parodia dello stile internettiano – che farebbero di tutto per i loro idoli. 

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Gearbox/2k
i gemelli Troy e Tyreen Calypso Borderlands

La trama in sé non risulta troppo articolata nel suo svolgimento, d’altronde Borderlands non è mai stato famoso per l’elevata complessità della storia visto che principalmente bisogna massacrare tutto ciò che si trova sul nostro cammino. Troy e Tyreen, nonostante il loro carismatico aspetto, non riescono mai a sfondare veramente come villain, anche per il fatto che li incontreremo solo via audio e video per buona parte dell’avventura.  

Fortunatamente troveremo molti personaggi visti nei precedenti episodi che qui tornano in gran forma, come il folle Claptrap, il bandito in mutande Vaughn, Sir Hammerlock e tanti altri, tra cui alcune comparsate dai personaggi di Tales from the Borderlands di TellTale. I toni saranno sempre scanzonati e sopra le righe come la tradizione di Borderlands vuole, con gag e situazioni davvero folli.

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Borderlands 3 cacciatori della cripta

Il gioco presenta anche tantissime quest secondarie, spesso legate proprio ai personaggi di contorno a cui dovremo dare una mano. Purtroppo la maggior parte di queste risultano nello svolgimento abbastanza monotone e ripetitive, per via di compiti ormai abusati come trovare oggetti o uccidere determinati nemici, che le rendono il solito andare da un posto A per fare un’azione B e poi tornare indietro. Nel 2019 sarebbe anche ora di lasciarsi alle spalle questa formula. Per fortuna non tutte saranno così e alcune riusciranno a raccontare anche delle storie divertenti e interessanti legate ai personaggi secondari. 

Loot infinito 

Gearbox/2k
Borderlands sparatorie

Gran parte del tempo speso nel gioco sarà dedicato a fare a pezzi nemici di ogni tipo, fra bestie aliene e i folli che vi assaliranno a viso aperto senza nessun timore delle vostre potenti armi. Il gunplay è un’evoluzione di quanto visto nei precedenti capitoli, con movimenti più fluidi e precisi e alcune nuove capacità, come la scivolata, che, oltre che difensiva, può diventare anche un’azione offensiva, andando a colpire qualche barile esplosivo da lanciare contro il malcapitato avversario. Chiaramente non c’è da aspettarsi un livello di dinamicità e varietà alla Rage 2 o Doom, dato che Borderlands 3 è pur sempre nel suo nucleo un RPG fatto di statistiche, potenziamenti e bonus a danni, salute e scudi. 

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Grande importanza avrà il loot, come nei precedenti capitoli, ma stavolta in modo ancor più esagerato. Avrete l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le bocche di fuoco, troverete armi ovunque e di tutti i tipi e anche quando troverete lo stesso modello di arma difficilmente sarà uguale all'esemplare trovato in precedenza per quanto riguarda bonus, potenziamenti e magari lo sparo alternativo. Per quanto le tipologie di armi siano le solite, fra pistole, mitragliatrici, fucili a pompa e molto altro, ognuna di queste avrà diversi bonus ai danni, magari elementali o meno, bonus alla salute, agli scudi e molto altro.

Spesso troverete anche modalità di fuoco secondarie, come brevi raffiche o colpi continuati per un mitragliatore o la possibilità di sparare minirazzi da una pistola. Inoltre, ogni arma potrà avere degli innesti, come mirini laser o di precisione, calci più robusti o altre diavolerie che aumenteranno incredibilmente la varietà dell'equipaggiamento. A noi, per esempio, è capitato di trovare un fucile a pompa con mirino di precisione che funzionava quasi come un fucile da cecchino, per farvi capire il livello di follia e varietà presente.

Gearbox/2k
Borderlands 3 oggetti

Nota negativa è però la gestione dell’inventario, confusionaria e con davvero pochi spazi per l’equipaggiamento, seppur espandibili; ma di fronte alla pioggia di armi e altro loot questi non bastano mai. Quando avrete davvero tanti oggetti la situazione diventerà piuttosto caotica, dato che rischierete di vendere persino le armi equipaggiate (fortunatamente recuperabili senza perdite di denaro).

Oltre alla potenza delle innumerevoli bocche da fuoco, potrete fare affidamento anche sulle abilità del vostro personaggio. Come negli altri titoli della serie anche stavolta avremo 4 protagonisti principali:

  • Fl4k il domatore, un robot enigmatico che per combattere potrà utilizzare ben tre differenti tipi di creature;
  • Zane lo specialista, in grado di utilizzare diversi gadget tecnologici, come ad esempio un ologramma con le sue sembianze, che gli permettono di dominare il campo di battaglia;
  • Amara la sirena, dotata di poteri eterei con cui può evocare enormi pugni energetici in grado di devastare qualsiasi nemico;
  • Moze l’ex soldatessa, in grado di richiamare il suo mech Orso di Ferro personalizzabile e potenziabile con diverse potenti armi. 

Ognuno dei quattro nuovi Cacciatori della Cripta avrà tre diversi rami di abilità, che potranno cambiare radicalmente il modo di utilizzarli da giocatore a giocatore. Ogni ramo ha un’abilità d’azione, che sarà il potere o gadget che potremo usare in battaglia; questo potrà poi essere migliorato spendendo punti nelle azioni passive o di potenziamento presenti in ognuno dei tre rami, andando magari a privilegiare la difesa, i danni elementali o la potenza bruta. Ognuno potrà quindi scegliere di spendere punti nelle abilità che meglio si adattano al proprio stile di gioco.

Ovviamente tutta questa potenza offensiva serve a eliminare gli innumerevoli nemici che troveremo sul nostro cammino. In Borderlands 3 la varietà della carne da macello da far fuori è piuttosto alta, grazie anche alle nuove ambientazioni che introducono nemici inediti. Bisogna comunque dire che andando avanti con le missioni spesso ci ritroveremo ad affrontare dei reskin di avversari già visti. Questi non brillano per intelligenza artificiale e spesso a metterci in difficoltà sarà più la quantità di creature, piuttosto che la loro effettiva abilità. 

Non mancano poi le boss battle, epiche al punto giusto e mai troppo banali. Ognuno dei boss avrà attacchi unici e potrà evocare dei minions per rendere il tutto ancor più difficile. Spesso bisognerà attuare precise strategie per avere la meglio e avere l’aiuto di qualche amico online renderà l’esperienza ancor più divertente. 

In giro per la galassia

Il nuovo Borderlands non è ambientato solo sul ben noto pianeta Pandora, che i giocatori hanno imparato ad amare, nonostante la sua desolazione, nel corso dei precedenti titoli. Saranno infatti quattro i pianeti visitabili, compresi Eden-6, Athenas e Promethea.

La struttura dei livelli è molto simile al passato, con diverse aree collegate tra loro da un passaggio che porterà a un inevitabile caricamento. Nel 2019 avremmo preferito vedere un approccio al mondo di gioco completamente open world per la serie, forse in questo caso troppo radicata al passato. Le varie zone, almeno, sono più varie ed elaborate, con anche una verticalità che permette di ampliare maggiormente l’area esplorabile. I cambi di ambientazione degli altri pianeti sono un toccasana per questo terzo capitolo, dato che i paesaggi di Pandora iniziavano a essere piuttosto stagnanti agli occhi dei fan. 

Anche in questo caso potremo approfittare dell’utilizzo di veicoli per spostarci più velocemente da un punto all’altro della mappa, oltre ovviamente al classico sistema di fast travel presente anche qui soltanto in determinati punti sbloccabili tramite una previa esplorazione. I comandi dei veicoli ci sono sembrati piuttosto scomodi e soltanto dopo averci preso un po’ la mano siamo stati in grado di utilizzare al meglio i vari mezzi disponibili.

Gearbox/2k
Borderlands 3 mezzi wasteland

Tra questi segnaliamo la novità del Cyclone, un veicolo che è in pratica un’enorme ruota con il posto del guidatore in mezzo alla stessa. Questo sarà in grado di sfrecciare a una velocità impressionante, ma il rovescio della medaglia sarà la difficoltà nel gestirne i movimenti, soprattutto nelle fasi di combattimento. Ogni mezzo sarà poi completamente personalizzabile. 

Nonostante la grandezza delle mappe e la varietà dei paesaggi, questi ultimi saranno comunque piuttosto vuoti e con un’interazione possibile molto bassa. Chi vorrà completare ogni area al 100% dovrà esplorare le diverse zone in lungo e in largo per trovare i diversi collezionabili, come i classici audio che ci racconteranno qualche curiosità in più sulla lore, oppure qualche divertente storiella, ma per chi non fosse interessato a questi aspetti non ci sarà davvero motivo di esplorare ogni anfratto presente.

Uno sguardo all’Endgame

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Borderlands 3 endgame

Come di consueto, il gioco non si conclude una volta finita l’ultima missione della campagna principale, ma anche Borderlands 3 sarà dotato di diverse attività per prolungare la durata del gioco oltre la fine. L’Endgame ci permetterà di provare diverse modalità, come Vero Cacciatore della Cripta, che ci permetterà di riaffrontare tutta la storia con i progressi raggiunti, ma anche con nemici più pericolosi e ricompense migliori, proprio come se fosse un New Game Plus.

Ci sarà anche la possibilità di affrontare le missioni secondarie lasciate da parte, stavolta con un livello dei nemici pari a quello del nostro personaggio, così da avere un po’ di sfida. A ciò potremo poi aggiungere la Modalità Caos, che ci consentirà di ottenere un bottino di elevata qualità, ma con la particolarità di aggiungere svariati effetti ai nemici e a noi stessi, come una maggior resistenza a determinati elementi o proiettili, o la nostra minore potenza di fuoco per un determinato tipo di munizioni. Un vero caos insomma.

Le sfide più hardcore saranno quelle del Circle of Slaughter, una modalità orda in cui dovremo sopravvivere a ondate continue di nemici cercando di fare il punteggio migliore; e poi i Terreni di Prova, che sarà meglio affrontare in cooperativa, dove saremo chiamati a combattere contro diverse ondate di nemici fino allo scontro con un boss finale, che, se battuto, ci darà loot pregiato. 

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Borderlands battaglia

Nell’Endgame scopriremo anche un nuovo sistema di rank, chiamato Guardiano. Questo ci darà nuove abilità passive divise in tre rami (cacciatore, superstite e incursore) che miglioreranno le nostre statistiche in vario modo. La progressione di questo nuovo sistema di ranking non è legata al nostro singolo personaggio, ma al nostro intero account, il che ci permetterà di condividere i bonus guadagnati anche con gli altri personaggi da noi utilizzati.

In futuro arriveranno ulteriori contenuti per Borderlands 3, come suggerisce la presenza di un Season Pass che promette di supportare il gioco ancora a lungo, e i fan sperano di poter presto vedere i Raid.

La componente multigiocatore è ovviamente il fulcro dell’esperienza. Borderlands 3 è godibile anche in singolo, ma è chiaramente pensato per dare il massimo insieme agli amici, infatti è presente anche una modalità split screen per condividere il gioco anche dallo stesso divano.

Gearbox/2k
Borderlands 3 boss battle

Tecnicamente Borderlands 3 sorprende per la resa del suo look cartoonesco, qui ancor più dettagliato e piacevole da vedere. Il gioco sarà sempre una gioia per gli occhi anche nel bel mezzo del caos di esplosioni e proiettili, grazie ai suoi colori vivaci e a effetti elementali resi ottimamente. Il gioco presenta però anche dei problemi su questo versante. Su PS4 base abbiamo notato diversi cali di frame rate nelle situazioni più caotiche, inoltre è presente un evidente effetto pop up degli elementi su schermo soprattutto dopo un cambio d’area. Nella nostra esperienza abbiamo sperimentato anche alcuni bug, per fortuna innocui, come le armi diventate invisibili nelle nostre mani dopo un respawn.

Il sonoro di Borderlands 3 è ben fatto, sia a livello di colonna sonora, che presenta temi rockeggianti che ben si adattano alle folli situazioni, che per quanto riguarda le voci dei personaggi, ben doppiate in italiano.

Il verdetto

I fan della saga creata da Gearbox si sentiranno indubbiamente a casa dopo aver provato Borderlands 3. Il titolo preferisce evitare di apportare grossi sconvolgimenti alle meccaniche già rodate nei precedenti capitoli e punta invece a migliorare ed espandere tutto ciò che di buono era stato fatto.

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Nonostante la bontà e il divertimento di un gameplay vario e ben strutturato, non mancano alcuni difetti, che vanno da una campagna non troppo memorabile a un level design che poteva osare di più e ad alcuni problemi tecnici presenti. 

Chi ha amato i precedenti episodi di Borderlands sarà soddisfatto di questo terzo capitolo, ancora più grande e folle, che però dubitiamo possa convertire chi invece non aveva amato la struttura dei capitoli precedenti.  

Commento

cpop.it

85

Nonostante un gameplay divertente, vario e ben strutturato, non mancano alcuni difetti: una campagna non troppo memorabile, un level design che poteva osare di più e alcuni piccoli problemi tecnici.

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