Una chiacchierata con Anthony Hopkins per Interview Magazine ha messo a nudo l'anima di Brad Pitt. L'attore di 55 anni ha parlato delle difficoltà incontrate sulla strada verso la sobrietà e ha riconosciuto gli errori commessi in passato.
I due attori hanno lavorato per la prima volta insieme nel 1994, sul set del film Vento di passioni. Successivamente, sono stati colleghi nel drammatico Vi presento Joe Black. Ma non è la sola carriera a Hollywood a unirli. I due attori hanno una storia simile, e non sorprende che nell'intervista siano riusciti ad aprirsi l'uno con l'altro come mai fatto prima.
Entrambi, infatti, hanno sofferto a causa della dipendenza dall'alcol, un ostacolo difficile da superare, ma che ora si sono lasciati alle spalle. Tuttavia, non hanno dimenticato il passato e hanno cercato di far tesoro degli sbagli, considerandoli occasioni per migliorarsi.
Pitt, che ha definito l'abuso di alcolici come un tentativo di trovare una via di fuga alla propria infelicità, è d'accordo con Hopkins nel ritenere la via dell'alcolismo un passo necessario verso il miglioramento di sé e la guarigione.
Ho capito, nel cercare di perdonare me stesso per tutte le scelte che ho fatto e di cui non sono orgoglioso, che apprezzo tutti i passi falsi, perché mi hanno condotto ad essere più saggio.
Pitt ritiene che sarebbe stato impossibile per lui giungere alle consapevolezze che ha ora se avesse percorso un cammino differente. Il passato lo ha formato e trasformato nell'uomo che è oggi, capace di abbracciare quegli errori e comprendere il perché li ha commessi.
Secondo Anthony Hopkins, cadere tanto in basso, sperimentare tanto dolore prima di rinascere è una vera e propria benedizione.
Che gran dono è stato, perché è stato penoso. Ho fatto alcune brutte cose, ma tutto accade per un motivo. È strano guardarsi indietro e pensare: 'Dio, ho fatto davvero tutte quelle cose?', ma poi sento una voce dentro di me che mi sussurra che è finita e posso andare avanti.
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Per Brad, essere in grado di parlare con onestà di questi argomenti delicati è particolarmente importante oggigiorno, malgrado sia molto difficile.
Viviamo in un'epoca in cui veniamo giudicati con estrema facilità e trattiamo le persone come oggetti da usare e buttar via. Diamo sempre importanza agli sbagli, ma è ciò che viene dopo a definire chi siamo. Siamo tutti fallibili, ma qual è il passo successivo? Nella nostra cultura siamo abituati a non dare peso a ciò che segue gli errori. È ciò che facciamo dopo ad essere molto più interessante.
Pitt sta cercando di essere un uomo migliore, ha compreso che può mostrare il suo lato più vulnerabile.
Non sono uno che si commuove con facilità, non ho pianto mai negli ultimi vent'anni. Ma adesso riesco a farlo di nuovo, coi miei figli, con gli amici.
L'attore di Ad Astra lo ritiene un buon segno, un presagio di cambiamento in positivo, forse simbolo dell'età che avanza.
"Invecchiando ci accorgiamo della bellezza che ci circonda in ogni più piccolo dettaglio. Sono cose di cui non ci rendiamo conto quando siamo giovani", ha concluso.
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