Come finisce Bussano alla porta, la spiegazione dell’apocalittico finale del film

Autore: Elisa Giudici ,

Ogni film del regista M. Night Shyamalan è una lunga cavalcata verso un finale spiazzante e inaspettato. Bussano alla porta punta meno sui colpi di scena rispetto ai suoi predecessori, come anticipato nella recensione del film di Shyamalan, ma ha comunque una conclusione d’effetto, tutta da interpretare.

D’altronde il colpo di mano spiazzante a fine film è uno dei marchi di fabbrica del regista di Il sesto senso, Signs e The Village, ricordato proprio per i migliori colpi di scena dei film di Shyamalan.

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Bussano alla porta non fa eccezione, anche se lungo tutto il film, un thriller horror giocato sui toni misteriosi, vengono dati indizi sulla direzione che prenderà il finale.

Una conclusione che coglierà di sorpresa anche coloro che hanno letto il libro da cui è tratto il film: La casa alla fine del mondo di Paul G. Tremblay. Il regista de Il sesto senso infatti ha deciso di apportare sostanziali modifiche alla conclusione del romanzo. Il finale di questa storia apocalittica, che vede protagonista una famiglia omogenitoriale, nel film è diverso rispetto al libro.

Che decisione prenderanno Wen e i suoi due papà di fronte alla minaccia di scatenare l’Apocalisse? Uno di loro si sacrificherà e se sì, chi? Per scoprire come finisce Bussano alla porta e come interpretare la scena finale, continua a leggere questo approfondimento.

Il sacrificio finale di Bussano alla porta

Come sappiamo, la protagonista di Bussano alla porta è una famiglia omogenitoriale, con due papà e una bimba di origine asiatica di nome Wenling. Papà Eric (interpretato da Jonathan Groff) e Papà Andrew (l’attore Ben Aldridge) sono in vacanza insieme alla figlia in un cottage isolato nei boschi della Pennsylvania quando quattro sconosciuti li raggiungono.

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I quattro, capitanati da Leonard (il personaggio di Dave Bautista) rivelano alla famiglia che l’Apocalisse è imminente.Ognuno di loro chiederà alla famiglia se è disposta a effettuare un sacrificio. Uno dei tre membri dovrà venire ucciso da un altro per salvare il resto dell’umanità.

Nel corso del film tre dei quattro estranei si uccidono, di fronte al rifiuto della famiglia di assassinare un proprio componente. La coesione del nucleo familiare va però vacillando: papà Andrew rimane convinto che si tratti di una truffa, di una setta che li ha presi di mira in quanto omosessuali.

Papà Eric invece pensa di aver intravisto una luce sovrannaturale dietro uno degli assalitori, poco prima che si suicidasse. Le immagini alla TV, il fatto che Leonard sappia recitare a memoria le parole della speaker del tg e altri piccoli dettagli lo hanno convinto che la fine del mondo è davvero vicina.

Dopo una lunga colluttazione, Eric riesce a uccidere una delle donne assalitrici e a chiudere nel bagno Leonard. Grazie alla sua stazza però l’uomo ha facilmente la meglio. Leonard non tenta di aggredire nessuno, anzi: si prepara a uccidersi. La piccola Wen viene spedita da Eric nella casetta sull’albero.

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Leonard si uccide tagliandosi la gola, dopo aver rivelato ai due papà che c’è ancora una possibilità di salvare tutti. Hanno ancora qualche minuto per effettuare il sacrificio. Il cielo assume una strana colorazione, rimbomba di suoni di tempesta.

Andrew capitola, accettando il volere di Eric, che è sempre stato il più religioso dei due. Andrew uccide Eric. Il cielo torna del suo abituale colore. Andrew, sconvolto, va a prendere Wen sulla casetta sull’albero.

Bussano alla porta: come interpretare la scena finale

Rimasti soli, Wen e Andrew non sanno come lasciare la baita sperduta nel mezzo dei boschi della Pennsylvania. Gli assalitori infatti hanno bucato le ruote della loro macchina parcheggiata subito fuori. Andrew però ritiene che da qualche parte, nelle vicinanze, ci sia il veicolo con cui sono arrivati gli sconosciuti.

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Il protagonista ha ragione. Dopo essersi incamminato con Wen, ferito, trova sulla strada più vicina trova un automobile abbandonata di grosse dimensioni. Le chiavi appoggiate in bella vista sul bracciolo lato guidatore. Capiamo che si tratta dell’auto di Leonard, parcheggiata lì proprio per aiutare i sopravvissuti ad andarsene dopo la mattanza.

Wen e Andrew, ancora sconvolti, entrano in auto e si mettono alla guida. Raggiungono il più vicino diner, una tavola calda. Dentro trovano i presenti incollati alla televisione, che trasmette immagini incredibili. Le catastrofi che si sono susseguite nelle ultime ore erano vere. Sono però tutte improvvisamente cessate: cataclismi, pandemie, incidenti. Tutto è finito.

I quattro sconosciuti non avevano mentito né truffato la famiglia: i servizi visti in TV non erano una montatura. La correlazione tra gli eventi e la loro visione rimane però incerta.

Se Andrew non avesse ucciso Eric, il mondo sarebbe davvero finito? A differenza di quanto succede nel libro, la risposta del film è netta e propende verso il sì.

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Con il suo gesto Andrew ha probabilmente sventato l’Apocalisse biblica. Lui però continua ad avere il cuore infranto, perché ha sacrificato l’amore della sua vita per un’umanità da cui è stato attaccato e respinto.

Nel parcheggio del diner lui e Wen trovano le macchine degli altri assalitori. Nessuno di loro aveva mentito, come invece sospettava Andrew. Avevano veramente famiglie e figli. Leonard era veramente un’insegnante scolastico.

I quattro assalitori insomma hanno affrontato un sacrificio simile a quello di Andrew per salvare l’umanità.

Andrew e Wen si rimettono in viaggio. Distrattamente, Andrew accende la radio sull’auto di Leonard. Dallo stereo escono le note di Boogie Shoes dei KC and the Sunshine Band. Proprio la canzone che cantava allegramente la famiglia all’inizio del film.

Leonard a inizio film non sapeva che aspetto avrebbe avuto la famiglia che doveva convincere, come rivelato a Wen. All'inizio del film infatti rimane sorpreso infatti di fronte alla bambina e alla sua dolcezza ed è affranto. Capisce infatti che la famiglia a cui sta per chiedere un sacrificio enorme è amorevole, gentile e non merita la terribile prova a cui sta per essere sottoposta. 

Il fatto che la canzone sia la stessa dunque come può essere spiegato? Si tratta dunque dell’ennesimo segno oppure è solo l’ennesima, tragica coincidenza? Il film non fornisce risposta.

L’immagine di copertina di questo articolo è presa da Bussano alla porta di Universal.

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