Cannes 70, Jasmine Trinca vince come miglior attrice con Fortunata

Autore: Elisa Giudici ,

È stata paragonata ad Anna Magnani in Mamma Roma, lei che originaria di Roma lo è davvero. Jasmine Trinca non ha dovuto cercare lontano per trovare la cadenza e i modi della sua Fortunata, ruolo assegnatole da Castellitto che stasera, 27 maggio 2017, l'ha portata a vincere il premio come miglior attrice al Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard. 

Emozionata e fiera, Jasmine Trinca ha ritirato quel premio che la giuria capitanata da Uma Thurman ha voluto tributarle. Un ruolo lontano dal suo sentito quotidiano, lei che non ama esporsi e che confessa candidamente di sentirsi un po' sciatta, poco portata per la ribalta elegantissima del red carpet francese.

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Per interpretare la parrucchiera a domicilio di Tor Pignattara si è però coraggiosamente infilata in minigonne e magliette esuberanti, ha calzato scarpe dai tacchi altissimi e ha corso in lungo e in largo per le vie del quartiere, fino a slogarsi la caviglia, senza però mai fermarsi. 

Lo aveva confessato ridendo Stefano Accorsi durante la presentazione milanese del film (a cui abbiamo dedicato uno speciale nei giorni scorsi): rallentate dall'infortunio di Jasmine, le riprese si sono dovute concentrare su primi piani e scene statiche, tanto che sul set Fortunata era stata ribattezzata Infortunata. Più che di fortuna però bisogna parlare di merito, per una performance limpida e sentita, che ha fatto breccia nel cuore dei giurati e della critica straniera. 

Il regista Sergio Castellitto, che ha accompagno la vincitrice con la moglie e sceneggiatrice Margaret Mazzantini su quel tappeto rosso finale, aveva detto nel pomeriggio di essere fiero e felice, mentre partivano alla volta di Cannes. Dalla Croisette era arrivata la chiamata alle armi: tornate, verrete premiati. Ovviamente il cast di Fortunata sapeva di vincere, ma non in quale categoria. Certo, tra gli addetti ai lavori c'era già più di un sospetto, tanto che avevo già azzardato una previsione nello speciale giornaliero di oggi: la performance di Jasmine Trinca era troppo palpitante perché venisse dimenticata dai giurati di Un Certain Regard. 

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La gioia è tale che Castellitto mette da parte anche le polemiche dei giorni scorsi contro una stampa italiana non sempre lusinghiera nelle recensioni del giorno dopo. Ora ha dalla sua una vittoria di peso, che fa bene a tutto il cinema italiano, presente in Croisette con 6 pellicole (ma nessuna in concorso).

Ecco gli altri vincitori della sezione Un Certain Regard: 

Premio Un Certain Regard: A Man of Integrity di Mohammad Rasoulof

Miglior Regia: Taylor Sheridan, regista di Wind River

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Premio della Giuria: April’s Daughter di Michel Franco

Miglior Interpretazione: Jasmine Trinca per Fortunata

Premio Poesia del Cinema: Mathieu Amalric, regista di Barbara

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