Cannes 2016, Blake Lively è furiosa per la battuta su Woody Allen

Autore: Elisa Giudici ,

Ci risiamo. Non sono ancora trascorse 24 ore dall'apertura ufficiale della 69esima edizione del Festival di Cannes e già si registra la prima furiosa polemica a mezzo stampa. C'era da aspettarselo, dopo che un'infelice battuta del maestro di cerimonie Laurent Lafitte ha gelato l'intera platea durante la cerimonia d'apertura di ieri sera. 

Durante la presentazione di Café Society, il film di Woody Allen che ha aperto il festival, Laurent Lafitte ha deciso di fare una battuta sulle denunce di stupro mosse ancora una volta dal figlio del regista, che accusa da anni il padre di molestie sulla sorellastra. La frase shock ai danni di Woody Allen suonava così: 

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È molto bello che tu venga a girare così tanti film in Europa, anche se non sei accusato di stupro negli Stati Uniti.

Il riferimento potrebbe essere a simili vicende che vedono coinvolto un altro grande regista nell'occhio del ciclone, Roman Polanski

Interpellata in merito dai quotidiani statunitensi, Kristen Stewart aveva tenuto una posizione molto più guardinga. All'indomani del red carpet con attacco frontale al suo regista, Blake Lively proprio non ci sta e condanna l'infelice battuta. Interpellata da Variety, l'attrice in dolce attesa per la seconda volta di un figlio da Ryan Reynolds avrebbe sbottato:

Penso che ogni battuta sullo stupro, sull'omofobia e su Hitler non sia una semplice battuta. 

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L'attrice chiarisce poi che è stato l'intero discorso a passare dalle battute pungenti a territori ben più controversi:

Non si è trattato solo di Woody. Ha pronunciato altre tre battute omofobiche, una in fila all'altra. Un accenno a Hitler. Un'uscita sullo stupro. Il tutto in 30 secondi. Cosa diavolo stava succedendo? È stato davvero incomprensibile.

La reazione combattiva di Blake Lively riflette bene la reazione del Palais Du Cinema, di cui si è sentito chiaramente il mormorio di sorpresa e sdegno dopo queste infelici battute.

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Nel mezzo della bufera, l'unico ad uscirne imperturbabile è stato proprio il regista newyorkese che, interpellato oggi da Variety, ha risposto con una considerevole dose del suo humour:

Ci vuole molto di più per offendermi. Quello che mi ha preoccupato ieri sera era la lunghezza dello show prima del film. Me ne stavo seduto lì sapendo che il film durava un'ora e mezza e che la cerimonia avrebbe preso 20 minuti, mezz'ora al massimo. Quando siamo arrivati alla fine del film, ero tutto dolorante sulla sedia. Per me è stato quello l'errore, lo show era troppo lungo.

Davvero una lezione di sangue freddo e ironia newyorkese, quella di Allen. In attesa di nuovi scandali dal Festival, noi di NoSpoiler continueremo a tenervi aggiornati!

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