Captain America: Il primo Vendicatore, la scena della granata (e perché è importante)

Autore: Giuseppe Benincasa ,

La storia di ogni supereroe è definita da un momento in cui l'eroe diventa super. Ciò può accadere ovviamente in svariati modi ma se ne possono distinguere due principali.

Il primo è il metodo "lento" ossia quello della consapevolezza che si acquisisce con il passare del tempo. Un esempio nel Marvel Cinematic Universe è quello di Tony Stark, che grazie a un forte trauma riesce a iniziare il percorso che lo porterà a essere Iron Man.

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Il secondo è il metodo "veloce" ossia quello in cui si subisce un incidente in cui si acquisiscono dei poteri. Ciò accade, per esempio, a Peter Parker aka Spider-Man.

In tutti i casi è bene tenere a mente che il personaggio che subisce il trauma o l'incidente può anche diventare un villain! Alla base dell'essere supereroe ci deve essere un animo buono.

È qui che entra in gioco Steve Rogers, ovvero un uomo buono che ha sempre voluto fare del bene e che, nonostante i propri problemi di salute, voleva essere arruolato a tutti i costi per servire il suo paese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Fin dalle prime scene del film #Captain America: Il primo Vendicatore viene sottolineato come Steve fosse interessato (e ostinato) a fare del bene.

Ciò viene notato dal dottor Abraham Erskine della Riserva Scientifica Strategica (quella che diventerà lo S.H.I.E.L.D.) dopo che questo si rende conto che Steve stava facendo ciò che nessun altro avrebbe mai fatto, ossia forzare il suo ingresso nell'esercito!

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La prima volta che Erskine incontra Steve gli dice infatti che non sono le 5 visite a interessarlo ma i 5 tentativi: la cocciutaggine di Steve nel fare quello che secondo lui era la cosa giusta.

Marvel Studios
Steve Rogers a colloquio con il dottor Erskine
La scena in cui Erskine incontra Rogers

Per questo motivo Erskine decide di aiutare il ragazzo ma anche di "utilizzarlo" come cavia per un suo esperimento.

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Ciò porta Steve al campo d'addestramento militare dove si allena insieme alla sua divisione. Tra questi soldati verrà scelto colui il quale diventerà il supersoldato ed Erskine è convinto che sia lui l'uomo giusto per l'iniezione del siero.

La decisione del dottore però non è condivisa dal Colonnello Chester Phillips che vede in Rogers un uomo fisicamente troppo debole.

Marvel Studios
Erskine e il Colonnello Phillips
Erskine a colloquio con il Colonnello Phillips

È già chiaro che Erskine è riuscito a vedere oltre l'apparenza fisica di Rogers, mentre il pragmatico Phillips si basa su ciò che i suoi occhi osservano.

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Ebbene, la dimostrazione definitiva che Steve Rogers è l'uomo giusto per essere il supersoldato arriva qualche minuto dopo il colloquio tra Erskine e Phillips.

Quest'ultimo al fine di dimostrare che i suoi uomini sono coraggiosi lancia una granata in mezzo al campo mentre i soldati si stanno esercitando.

Il panico mette in fuga tutti tranne Rogers che in un momento di vero eroismo si getta sopra la granata per contenere l'esplosione e salvare tutti gli altri.

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La granata non era stata innescata da Phillips, ma qualora lo fosse stata Steve sarebbe probabilmente morto.

La scena è particolarmente drammatica e assurda allo stesso tempo. In questo contesto ci si rende conto di quanto Steve sia disposto a fare per gli altri, del fatto che lui ritiene la sua vita sacrificabile per un bene superiore.

Dall'altro lato, la scena richiede uno sforzo da parte dello spettatore, poiché si fa fatica a credere che esista qualcuno che morirebbe per degli sconosciuti.

Eppure è qui, tra la drammaticità del gesto del protagonista e l'incredulità dello spettatore, che nasce Capitan America.

Al di là della narrazione e del fatto che la scena della granata sia servita per convincere Phillips della scelta di Erskine, lo spettatore è a un bivio: credere o non credere.

Se la sospensione dell'incredulità ha effetto sul pubblico, allora quel mingherlino da 40 chilogrammi è il supereroe Capitan America.

A giudicare dal successo del personaggio nel Marvel Cinematic Universe si direbbe che il pubblico ha creduto a quella scena è ha superato con successo un momento che mai più si è ripetuto nella storia del personaggio.

La scena della granata rappresenta il vero passaggio dalla realtà del contesto storico del film legato alla Guerra alla fantasia dei fumetti in cui un supereroe a stelle e strisce è capace di dare un pugno in faccia a Hitler.

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