Che cosa è un witcher? Tutto quello che c'è da sapere

Autore: Simone Alvaro Segatori ,

Il vasto universo letterario creato da Andrzej Sapkowski ruota attorno alla figura di Geralt di Rivia ed è proprio tramite questo personaggio che l'autore ci parla della professione che dà il nome alla saga letteraria, quella di witcher. Ma che cosa è un witcher (o strigo nella traduzione italiana)?

Geralt è un cacciatore e uccisore di mostri professionista, perennemente in viaggio da un regno ad un altro sempre alla ricerca di un nuovo incarico. Definirlo però come un semplice cacciatore di taglie non rende giustizia alla profondità del mestiere creato da Sapkowski. Oltre che essere una professione perfetta per adattarsi alla struttura a racconti della serie, il witcher è un mestiere molto antico e in quanto tale porta con sé una storia e dei rituali affascinanti.

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Vediamo quindi tutto ciò che c'è da sapere sui witcher per comprendere al meglio il protagonista Geralt, i libri e anche la serie TV (a proposito, avete visto la presentazione dei personaggi fatta dagli attori?)

INDICE

Nascita del mestiere: dalla Congiunzione delle Sfere alla Prova delle erbe

La figura del witcher nacque dopo la Congiunzione delle Sfere, l’evento fondatore dell’universo fantasy di Sapkowski, ossia una collisione tra più universi paralleli che causò il riversamento di creature in mondi diversi da quelli di appartenenza e in cui rimasero bloccati. Una grande quantità di mostri e creature malvagie si trovarono così intrappolate in un mondo in cui non erano benvenute e viste (non a torto) come minacce. Sorse quindi la necessità di avere professionisti addestrati per combattere e uccidere questi mostri e garantire il quieto vivere alle altre razze.

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Perciò witcher non si nasce, ma si diventa. E non solo in seguito ad un lungo addestramento, quanto piuttosto dopo una profonda e violenta mutazione. I procedimenti che rendono possibile questo cambiamento sono conosciuti per intero solo dai diretti interessati, ma si sa che sono svolti su bambini per lo più umani, affidati ai witcher perché orfani, abbandonati da genitori che non possono crescerli o per tenere fede alla Legge della sorpresa (per saperne di più a riguardo date uno sguardo alle cose da sapere dei libri in vista della serie TV).

CD Projekt Red
Kae Morhen è il luogo dove vengono addestrati i witcher

Non tutti i bambini riescono però ad arrivare sino in fondo. Oltre alle classiche lezioni di teoria sui mostri da combattere e all’allenamento fisico, vengono sottoposti a diverse prove che ne mutano l’organismo. La Prova delle erbe è l’ultima e più brutale trasformazione a cui solo i più forti sopravvivono. Questa mutazione genetica permette loro di acquisire maggiore forza e resistenza, di essere più longevi, rapidi e agili dei comuni umani e di avere sensi più sviluppati e sensibili.

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Dal punto di vista fisico, inoltre, la mutazione si riflette nel colore dei capelli e degli occhi, Geralt per esempio ha capelli e barba bianchi e occhi gialli, felini, capaci di adattarsi immediatamente ai cambi di luce e al buio. Tutto però ha un prezzo perché ciò li rende sterili e, secondo una concezione molto radicata, incapaci di provare emozioni umane.

Il periodo di addestramento si svolge a Kaer Morhen, la grande fortezza degli strighi, nascosta a chiunque non sappia dove si trovi (qui la mappa per orientarsi al meglio nel mondo di Geralt). Dopo aver completato gli studi, i witcher diventano professionisti erranti, sempre in viaggio alla ricerca di un lavoro e di un committente che li paghi, tornando a Kaer Morhen d’inverno, nel periodo più freddo e meno redditizio.

Armamentario del witcher: spade, elisir, segni e codice morale

Per poter svolgere la sua professione, un witcher ha in dotazione diversi oggetti fondamentali. Innanzitutto le sue due spade: una di comune acciaio, e l’altra d’argento, il materiale più efficace per indebolire e uccidere i mostri.

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Portano poi sempre con sé un medaglione magico d’argento, in grado di avvertirli dell’approssimarsi di un pericolo o della presenza di magia intorno a loro. Il medaglione ha la forma dell’animale con il quale il witcher si identifica, nel caso di Geralt ha la forma di una testa di lupo. Per questo e per il colore dei capelli è anche conosciuto come il Lupo Bianco.

Netflix
Henry Cavill nei panni di Geralt di Rivia

I witcher non sono maghi e non padroneggiano quest’arte, ma dispongono di segni, una forma di magia più rudimentale che produce effetti immediati. Il segno Igni per esempio evoca delle fiamme, mentre quello Aard una sorta di scudo telecinetico.

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Prima di un combattimento, poi, si avvalgono di elisir che amplificano le loro abilità e rendono i sensi più rapidi e efficaci. Questi elisir o droghe sono comunque di diverso tipo e nella scorta che si portano sempre dietro ve ne sono alcuni che facilitano e velocizzano la guarigione o che aumentano la resistenza ai veleni.

Inoltre, i witcher non hanno un vero e proprio codice professionale a cui attenersi ma ci sono comunque degli imperativi che sono tenuti a rispettare. Per prima cosa devono cacciare esclusivamente mostri e quindi non gli umani. Un witcher quindi non può sostituirsi alla legge e fare giustizia sommaria come preferisce. Perciò sono tenuti ad essere neutrali a qualsiasi questione umana, politica e militare, che non riguardi i mostri. Non sono mercenari e non possono prendere posizione.

Geralt è però un personaggio a tutto tondo, l'incarnazione di un uomo moderno che non si limita ad eseguire passivamente il proprio compito, ma che si interroga tutto il tempo sul suo ruolo e sul vero significato di bene e male. Perciò si pone molte più remore di quanto non facessero i witcher del passato e non sempre mette mano alle spade per affrontare i cosiddetti "mostri".

Epoca d'oro dei witcher e declino

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Geralt ha un proprio codice morale

Anche i witcher hanno vissuto un'epoca gloriosa in cui venivano accolti e trattati alla pari di nobili ed eroici cavalieri impegnati nella difesa degli innocenti. Quei giorni sono però finiti da un pezzo e quando la storia di Geralt inizia, i witcher sono considerati per lo più un male necessario, brutali mutanti di cui è meglio non fidarsi ma a cui ci si deve rivolgere per arginare la piaga dei mostri.

Geralt agisce quindi in un mondo che gli è nemico, è costretto a fare buon viso a cattivo gioco e ad ingoiare di continuo il rospo, nascondendosi dietro un ironico e sprezzante cinismo. Al pari degli elfi e dei mostri, le persone temono i witcher proprio perché sono mutanti e hanno intessuto intorno a loro talmente tante credenze superstiziose che è difficile discernere la realtà.

Quella del witcher è una professione in disfacimento, proprio come la fortezza di Kaer Morhen, un tempo maestosa ma che ormai porta i segni dell'avversione verso i suoi abitanti. La fortezza fu infatti attaccata e in parte distrutta dal popolino fanatico e spaventato. L'evento è ricordato con dolore dai witcher, dato che molti compagni perirono in quello che fu un vero e proprio massacro.

Gli altri witcher

Quando la narrazione di Sapkowski ha inizio, Geralt è uno dei pochi witcher rimasti nel continente. Anche se nella saga letteraria hanno un ruolo minoritario, si ha comunque modo di conoscere gli altri compagni con cui Geralt è cresciuto a Kaer Morhen.

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Vesemir è il witcher più anziano a Kaer Morhen

Tra di loro ha un ruolo importante Vesemir, il più anziano del gruppo, sopravvissuto al massacro e considerato da tutti non solo un maestro, ma la figura più vicina ad un padre che abbiano mai avuto. Il witcher con cui Geralt è cresciuto e poi Eskel, sfigurato da una cicatrice, ma tra tutti il più tranquillo e razionale. Lambert e Coën sono invece i più giovani witcher, ancora idealisti e convinti che il loro mestiere sia una missione.

Oltre a quella del massacro di Kaer Morhen, Sapkowski ci parla anche di altri momenti dolorosi nella storia di questa professione, accennando ad alcuni witcher che avevano tradito la propria missione per diventare assassini mossi soltanto dal dio denaro.

E se queste parole ancora non vi fossero bastate a farvi innamorare dello strigo, lasciatevi raccontare cosa è un Witcher da una nottata davvero difficile da dimenticare:

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