Chris Pine e i fan di Star Trek ricordano l'attore Anton Yelchin

Autore: Chiara Poli ,

Il documentario sulla - purtroppo breve - vita di Anton Yelchin, voluto dai suoi genitori, è stato presentato alla serata per il 10° anniversario di Star Trek, il film di J.J. Abrams in cui Yelchin interpretava il mitico Pavel Chekov.

Love, Antosha è stato accolto con commozione dai fan del giovane attore, morto in un tragico incidente nella sua casa a San Fernando Valley.

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Chris Pine, amico e collega di Yelchin sul set di Star Trek, ha voluto ricordarlo con parole commoventi proprio alla serata commemorativa, con la proiezione del film di Abrams e del trailer di Love, Antosha.

Mentre stavamo girando [n.d.r.: il successivo Star Trek Beyond, uscito dopo la morte di Yelchin], specialmente verso la fine, penso che potevamo tutti dire che qualcosa non andava con Anton. Non penso che nessuno sapesse che stava combattendo contro la malattia che lo affliggeva.

Yelchin era infatti malato di fibrosi cistica, ma pochissimi lo sapevano.

Abbiamo avuto circa una settimana per girare scene piuttosto impegnative, con imprese davvero estenuanti e fisicamente impegnative. Non ci avevo ancora riflettuto finora ma, a ripensarci, mi ricordo quanto fosse difficile per lui riuscirci. E non si lamentava mai. Non usava la sua malattia per risparmiarsi le scene di lotta, cosa che ovviamente avrebbe potuto fare.

Yelchin era anche un musicista. E mentre Pine parlava sul palco, introducendo sia il film che il trailer del documentario sull'amico, dagli altoparlanti è arrivata una canzone originale della sua banda, chiamata Hammerheads, con grande gioia dei fan.

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Non posso credere che fosse Anton. Mi ha fatto ascoltare una decina di anni fa la sua musica, credo fosse nella sua band ed era... piuttosto brutale. Ma quella era una grande canzone.

Così Pine ha continuato a parlare del suo rapporto con Yelchin, e del suo modo di affrontare una malattia molto difficile da gestire.

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Ha preso quell'ostacolo, che avrebbe potuto schiacciare chiunque, l'ha messo da parte, l'ha diviso in compartimenti e ha continuato con la sua allegria, andando avanti nella vita con positività, umorismo ed entusiasmo, mentre stava sempre combattendo contro qualcosa.

Sul set di Star Trek, Anton Yelchin era il più giovane. Anche su questo Pine ha ricordato qualcosa di molto commovente.

Questo curioso, affascinante, complesso e strano tizio che, quando abbiamo iniziato Star Trek, era di circa 10 anni più giovane di tutti noi, era una specie di nostro fratello minore. E lo abbiamo visto crescere e continuare a diventare ancora più strano e curioso.

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Concludendo, Chris Pine ha fatto una riflessione sul significato di Star Trek e di quel film che, dieci anni fa, diede nuova vita al franchise nelle sale cinematografiche.

Ho una profonda, profonda gratitudine per l'opportunità di averlo fatto e di far parte di un franchise che è sempre stato definito dalla sua empatia, dalla sua curiosità, dal suo cuore, dal suo vero interesse. Come fa ogni grande storia di fantascienza, racconta adesso il futuro, così che possiamo capire un po' meglio il presente.

E grazie a Pine, ora, possiamo capire un po' meglio anche Anton Yelchin...

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