Cinquanta Sfumature: la recensione della saga erotica di E.L. James

Autore: Alice Grisa ,

In principio erano le manette. In principio era Grey.

La trilogia di E.L. James, Cinquanta Sfumature (di Grigio, Nero, Rosso), ha travolto i primi anni ’10 attribuendosi un mood torbido-trasgressivo che in teoria avrebbe dovuto scuotere gli appeal addormentati. Come? Raccontando una storia nel modo meno convenzionale possibile, parlando di stalking, violenza, ossessioni, sadismo e masochismo semi-obbligato. Oscena, inutile, perversa, noiosa, languida, ridicola, grottesca, immorale, scorretta: la trilogia è stata definita in tanti modi, ed è stata chiacchieratissima ovunque, andandosi a sedimentare come un simbolo della cultura di massa.

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Recensire questa trilogia non è facilissimo, forse meno di quanto lo sarebbe un’opera di Goethe (anche se per motivi davvero diversi). Ma ci proviamo in attesa dell’arrivo nelle sale, l'8 febbraio 2018, di Cinquanta Sfumature di Rosso, che coronerà con l’ultimo capitolo l’adattamento cinematografico della saga (sceneggiata nei due ultimi film, ricordiamolo, dal marito della stessa E.L. James).

Cinquanta Sfumature di Grigio

Mondadori
La copertina de Cinquanta sfumature di grigio
Il primo capitolo

La trama è piuttosto nota: la 21enne laureanda Anastasia Steele incontra per caso il miliardario Christian Grey e s'innamora perdutamente di lui. Ma l'uomo ha un segreto: pratica solo sesso sadomaso con diverse "sottomesse" che eseguono tutti i suoi ordini, dentro e fuori la stanza da letto. Anastasia è attirata dal miliardario, che le propone di firmare un contratto se vuole diventare la sua "sottomessa".

Una storia non originale: la genesi come fanfic di Twilight

Marshall McLuhan, attento analista della postmodernità come della cultura popolare, aveva capito che le favole si erano ribaltate:

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La moderna Cappuccetto Rosso, allevata a suon di pubblicità, non ha nulla in contrario a lasciarsi mangiare dal lupo.

Se l’universo delle trame letterarie fosse oggettivamente riconducibile a sette storie in tutto (con le loro opportune varianti), come teorizzava l’accademico britannico Christopher Booker, allora Cinquanta Sfumature nascerebbe tutt’altro che vergine e si porrebbe come l’ennesima variazione sul tema della purezza pronta a infrangersi con il buio, il torbido, l’inesplorato. È la storia di Dracula, de Le Relazioni Pericolose, de La Bella e la Bestia, di Orgoglio e Pregiudizio (se consideriamo che Darcy era solo arrogante e non così potenzialmente letale) ma soprattutto di Twilight.

La genesi di Cinquanta Sfumature, com’è risaputo, è Twilight stesso, la storia fantasy dell’amore impossibile di una ragazza umana con un vampiro che potrebbe ucciderla da un momento all’altro. Amore, dolore, sesso e morte (eros e thanatos in greco) sono da sempre complementari nella letteratura, in quanto solo abbinandosi riescono a stimolare il recondito e l’oscuro dell’animo umano.

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La fan-fiction Master of the Universe (il titolo originario) nasceva da Twilight e utilizzava Bella ed Edward in un contesto diverso da quello dei libri e della serie di film. In seguito, E.L. James optò per una ri-stesura del romanzo cambiando il titolo e proponendolo come Cinquanta Sfumature di Grigio.

Cinquanta Sfumature di Grigio si configura al lettore come una cronistoria di cene lussuose, colazioni preparate ovviamente da Anastasia (che indossa la camicia di lui, come nella miglior tradizione delle fantasie maschili) e rapporti sessuali soft, meno soft o decisamente hard, discussioni, polemiche, ripensamenti.

Alla fine la protagonista decide di lasciare Grey, considerato pazzo e perverso, ma è chiaro che non sarà una presa di posizione definitiva.

Titolo interessante, svolgimento incoerente

La trilogia di Cinquanta Sfumature è nata bicefala, come se il suo percorso dovesse prendere di default due direzioni: la prima era indirizzata al pubblico di massa ed era finalizzata a fare scalpore. Per la prima volta (che si sapesse) qualcuno aveva pensato di raccontare una favola sul mondo tabù del BDSM. Esistono forum, esistono siti, annunci su bacheche protette che mettono in contatto tutti gli amanti di queste pratiche, ma non sono argomenti generalmente presenti nell’”agenda setting” quotidiana (la lista di argomenti di cui parlano i media). Ora qualcuno avrebbe parlato di sesso, e non di “sesso alla vaniglia” (termine usato nei romanzi per indicare il sesso senza risvolti sadomaso). La seconda direzione era propriamente "letteraria", con la trilogia pronta a essere giudicata (o meglio, massacrata) da un punto di vista tecnico.

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L’idea iniziale di Cinquanta Sfumature, posto che si tratta di una variante ontologica alle storie prima citate, aveva del potenziale. Cosa succederebbe se una ragazza studiosa e scrupolosa s’innamorasse (per la prima volta in vita sua) proprio di un sadico? Che tipo di ragionamenti formulerebbe? Avrebbe il coraggio di abbandonare il proprio cuore in virtù di un comportamento sessuale che non le appartiene? Avrebbe la tentazione di “salvare” il proprio amato o penserebbe che nessuno può giudicare quale pratica sessuale sia giusta e quale sbagliata? O meglio, c’è un sistema di valori morali che può deciderlo? E questo sistema è assoluto o relativo?

Purtroppo in Cinquanta Sfumature di Grigio di E.L. James non c’è nulla di tutto questo.

Cinquanta Sfumature di Grigio si muove sullo scivoloso terreno dell’incoerenza. Anastasia non si è mai innamorata, non è mai stata a letto con un uomo, forse non ha mai neanche dato un bacio. Piomba nella storia con irruenza, in una mattina come tante: unica mora in un lussuoso ufficio pieno di bionde, dove si reca per intervistare Grey al posto della sua amica, la ragazza prova una folgorazione.

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E tutto questo è perfettamente comprensibile.

Popsugar
Alcune scene di Cinquanta Sfumature
Passione irrefrenabile

Quello che poi non convince è l’attitudine arrendevole e dolce (troppo dolce) della protagonista, che nel primo romanzo finisce praticamente in balia del miliardario Grey, un collezionista di donne pronte a piegarsi (in tutti i sensi) ai suoi desideri. A rigor di logica, l'uomo dovrebbe cambiare di fronte a quella ragazza che lo costringe a guardarsi dentro, che lo scuote, si ribella e gli fa capire che oltre alle proprie preferenze sessuali ci sono quelle degli altri.

Tutto questo nel libro avviene, ma solo in teoria. Anastasia si ribella, ma non abbastanza: è davvero troppo fragile e non s’impone, non rimane fedele a sé stessa come invece fanno una Belle o un’Elizabeth Bennet prima di lasciarsi andare all’amore, ovvero quel sentimento che scatta quando lui, l’arrogante, la bestia, l’egoista, scopre il lato tenero di sé grazie all’incontro con un’anima pura ma forte, risoluta.

I verbi attribuiti ad Anastasia nella prosa di E.L. James (soprattutto nel primo capitolo) sono spesso di forma passiva: Anastasia viene chiamata, viene passata a prendere in macchina, viene portata a cena, viene sedotta, viene baciata, viene istruita su come comportarsi. È normale chiedersi perché lui abbia perso la testa proprio per lei, che non fa altro che eseguire i suoi ordini (come le altre) protestando ma senza poi sottrarsi al “Sei vergine? È un problema di cui ci dobbiamo liberare” o all’invadenza di lui che la raggiunge senza invito mentre passa del tempo con sua madre.

Cinquanta Sfumature di Nero

Mondadori
La copertina di Cinquanta sfumature di nero
L'ossessione continua

In Cinquanta Sfumature di Nero ritroviamo Ana laureata, pronta a riprendere in mano la propria vita e a dimenticare Christian. Ma lui non è il tipo di persona che si scoraggia tanto facilmente... lei cederà di nuovo al suo fascino mentre cercherà di destreggiarsi con il primo lavoro in una casa editrice. Sempre più travolta e sedotta dalla figura di Grey, Anastasia dovrà prendere una decisione fondamentale: lo vuole o no nella sua vita? Ed è disposta ad adeguarsi alle sue richieste?

A un sontuoso ballo in maschera organizzato dalla famiglia di Christian, Anastasia incontra Mrs. Robinson (Elena Lincoln, amica della signora Grey), che aveva sedotto Christian quando lui aveva solo 15 anni. La protagonista per una volta decide di reagire e dice alla donna - che l'aveva minacciata di portarle via il fidanzato - tutto quello che pensa di lei. Nel frattempo la famiglia di Christian scopre tutto e allontana per sempre la donna dalla casa dei Grey.

Anastasia sfodera un carattere più netto rispetto al primo capitolo. Ma anche in questo secondo volume non c'è abbastanza conflitto e le figure sono sfumate: chi è l'antagonista: Mrs. Robinson?, La tendenza sadomaso di Christian?, La bramosia di Jack Hyde, il capo di Anastasia che pensa di molestarla in ufficio?

Giphy
Anastasia in maschera in Cinquanta sfumature di nero
Anastasia toglie la maschera

Cambia il colore delle sfumature, ma il dilemma è sempre lo stesso: chi dei due deve sacrificarsi? Lei che non vuole praticare sesso sadomaso o lui che non si accontenta del sesso alla vaniglia? Per risolvere la questione, Christian chiede ad Anastasia di sposarlo.

Cinquanta Sfumature di Rosso

Mondadori
La copertina di Cinquanta sfumature di nero
L'ultimo capitolo

Cinquanta Sfumature di Rosso non è altro che la narrazione di una vita lussuosa e sessualmente intensa dei due sposi che partono per una luna di miele in Costa Azzurra. Anastasia si vede recapitare continui regali dal marito e finalmente comincia a sentirsi più sicura, a sentirsi "la signora Grey". Intanto però deve fronteggiare due minacce (pur non così preponderanti rispetto alla cronistoria della loro vita insieme): le attenzioni delle altre donne a Christian e Jack Hyde, in cerca di vendetta.

Cinquanta Sfumature di carte di credito

Anche un lettore non così attento si rende conto che, al centro dell’universo-Grey, c’è qualcosa di molto più seducente del sesso: i soldi, tanti, tantissimi soldi. Christian Grey è un miliardario adottato da una famiglia insieme ad altri due bambini dopo che era stato trovato in casa con la madre tossicodipendente morta davanti a lui. Questo teoricamente giustificherebbe la sua freddezza e la sua propensione nel far del male agli altri.

Ma il vero lato oscuro di Cinquanta Sfumature, più che il sesso, sono i consumi. E questo è evidente più che mai in Cinquanta Sfumature di Rosso che, avendo risolto le tensioni tra i due protagonisti, diminuisce gli episodi sessuali e si concentra sul racconto della vita magica di un miliardario e sua moglie.

Bustle
Christian Grey in completo elegante
Christian Grey e la sua ricchezza

Christian Grey è un conto illimitato, come quello del gioco in scatola Crack, dove bisognava riuscire a perdere un miliardo prima degli altri. Ecco, Christian gioca a Crack continuamente, perché i soldi si rigenerano in modo naturale nei suoi conti. Ha un elicottero privato, un garage di macchine lussuose, un appartamento che domina Seattle, vari assistenti e domestici, e può procurare gioielli immorali, abiti sfavillanti, cene stellate.

Anastasia Steele è presentata come una ragazza non appariscente, non bella in modo vertiginoso, modesta, poco interessata alla moda o al lusso: ma lo è veramente?

La prosa da fan-fiction

L’intera trilogia di Cinquanta Sfumature si legge in una manciata di giorni. Nessuno pretendeva che avesse la complessità strutturale de Il Pozzo e il Pendolo o la densità di concetti di Delitto e Castigo, ma la scrittura di E.L. James è davvero “troppo” scorrevole. Il libro scivola via velocemente (troppo velocemente), sfrecciando (proprio come un articolo di Intimità o Confidenze, per chi li ricordasse) verso l’happy ending.

La prosa non ha uno stile definito: si può considerarla asciutta, ma non così tanto da essere volutamente paratattica secondo i dettami del labor limae. Trabocca di iperboli, che si alternano a frasi brevi, oggettive e a poche subordinate.

E soprattutto lo stile narrativo sceglie la strada della cronistoria: noi sappiamo tutto quello che succede ad Anastasia come se fosse seguita con una telecamera 24 ore su 24: sappiamo che va a dormire, si sveglia alle 3, ha un rapporto sessuale con Christian, torna a dormire, si sveglia, prepara uova strapazzate, esce, riceve mail da Christian, pranza, torna al lavoro e così via.

Meno fan-fiction e più letterarietà avrebbero giovato non poco a tutta la trilogia.

Conclusione: le regole dell'attrazione

Che sia proprio questo il punto, una sorta di variante popolare del Doctor Faust? La ragazza timida e innocente sedotta da una vita da miliardaria è disposta a farsi fare del male per amore e per essere scivolata nel vortice del consumo? Come sarebbe stato Cinquanta Sfumature se Christian fosse stato povero?

L'amore tra lei e Mr. Grey, nonché l'idea delll'incontro-scontro tra la propensione per il sadomaso e la purezza di una neofita, avrebbe potuto dare qualcosa di più?

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