Le 30 colonne sonore più emozionanti composte da Ennio Morricone

Autore: Francesco Ursino ,

Come sarebbero film come C’era una volta in America, Nuovo Cinema Paradiso o Gli Intoccabili con una colonna sonora diversa? Senza le composizioni di Ennio Morricone, alcune delle pellicole passate alla storia del cinema probabilmente perderebbero molta della carica emotiva che invece le caratterizza.

La grandezza del compositore italiano è data anche dall’aver saputo valorizzare strumenti spesso non considerati tra i più nobili, come l’armonica e lo scacciapensieri, così come dall’aver sfruttato appieno le potenzialità della voce, non solo con i vocalizzi ma anche con l'utilizzo sapiente del fischio.

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In questo speciale ripercorriamo, allora, alcune delle colonne sonore più famose di Ennio Morricone concentrandoci, in particolare, sui brani più rappresentativi. Le opere sono presentate in ordine alfabetico, per cui l’elenco non è considerabile in alcun modo una classifica. Detto ciò, iniziamo il nostro viaggio tra scene indelebili, attori indimenticabili e film passati alla storia.

Ad ogni costo, 1967

Il film diretto da Giuliano Montaldo racconta di un ex insegnante che vuole portare a segno la rapina del secolo. A supportare il cast ci sono proprio le musiche di Morricone, che compone l’accattivante tema dei titoli di testa, chiamato Punto e basta. Una composizione in cui la tromba si accompagna in maniera ottimale alla voce.



C'era una volta il West, 1968

Un film epico, l’ennesimo atto d’amore di Sergio Leone verso il mondo della frontiera americana, con un cast stellare. C’era una volta il West si avvale di alcune delle composizioni più note di Ennio Morricone, come Addio a Cheyenne, L’uomo con l’Armonica e, ovviamente, il tema principale, dove un trionfo di archi si accompagna alla voce di Edda Dell'Orso. Una colonna sonora semplicemente indimenticabile, al tempo stesso classica e sperimentale.



C’era una volta in America, 1984

Una storia lunga, enciclopedica, che arriva dritto al cuore e lascia lo spettatore in preda a sensazioni contrastanti. C’era una volta in America lega ancora una volta il nome di Sergio Leone a quello di Ennio Morricone, che compone i temi che accompagnano le parti più importanti del film. Oltre alla riproposizione del classico Amapola, indimenticabili sono le esecuzioni del tema di Deborah e, soprattutto, la canzone di Cockeye.



Giù la testa, 1971

La rivoluzione non è un pranzo di gala: da questa frase parte Giù la testa, eccezionale pellicola di Sergio Leone in cui Morricone torna per proporre uno dei temi più riconoscibili della storia del cinema, ovvero quello “Sean Sean” che accompagna tutte le scene più memorabili del film, come quella della fucilazione dei rivoluzionari, e viene reso immortale dalla vocalizzazione di Edda Dell’Orso.



Gli Intoccabili, 1987

La collaborazione tra Brian de Palma ed Ennio Morricone dà vita alla colonna sonora de Gli Intoccabili, film del 1987 che racconta dello scontro tra Elliott Ness e Al Capone. Tra scene indimenticabili, come quella quella carrozzina, e un cast di attori comprendente tra gli altri Kevin Costner e Robert de Niro, la pellicola proponeva La Ballata di Hank McCain e, ovviamente il famoso tema di Al Capone.



Il buono, il brutto, il cattivo, 1966

Un altro grande classico del film western, per l’ennesima colonna sonora di grande successo. Il tema principale de Il buono, il brutto, il cattivo riassume molte delle peculiarità delle composizioni di Morricone: l’uso originale della voce, la presenza degli strumenti a fiato e a corda, così come di una parte ritmica pronunciata. Degna di nota anche la composizione l’Estasi dell’Oro, che anticipa la classica scena della sfida tra i tre protagonisti del film.



Il giardino delle delizie, 1967

Nel film di Silvano Agosti si racconta la storia di Carla e Carlo, in luna di miele dopo aver celebrato un matrimonio riparatore. Lui, piuttosto tormentato, tornerà indietro nel tempo rievocando le sue esperienze giovanili, fino ad arrivare a un finale amaro. Nella colonna sonora di Ennio Morricone spicca il tema principale, diretto da Franco Ferrara.



I giorni del cielo, 1978

Diretto da Terrence Malick, I giorni del cielo è un film che solo anni dopo l'uscita nelle sale ha trovato un vero e proprio riconoscimento artistico. La pellicola, impreziosita dall'interpretazione di Richard Gere, racconta delle tribolate vicende di Bill, Linda ed Abby, sullo sfondo di un Texas assolato. La pellicola ha avuto l'onore di entrare a far parte del National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, e propone alcune composizioni realizzate proprio da Morricone, grazie alle quali il maestro fu candidato anche al premio Oscar nel 1979.



Il mio nome è Nessuno, 1973

Terence Hill interpreta il personaggio di Nessuno in questa pellicola western di Tonino Valerii. Il carattere spensierato del protagonista, che incrocerà il suo destino con il leggendario cacciatore di taglie Jack Beauregard (impersonato da Henry Fonda) traspare dal tema principale del film, ancora una volta a opera di Ennio Morricone. Alla realizzazione della colonna sonora parteciparono anche il direttore d’orchestra Bruno Nicolai ed Edda Dell’Orso.



Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, 1970

Un grande Gian Maria Volontè interpreta un dirigente di pubblica sicurezza che compie un omicidio efferato. In una storia fatta di depistaggi, ricatti e citazioni kafkiane, rimane indelebile il tema principale a opera di Ennio Morricone ed Elio Petri. Una composizione raffinata e che riesce a tenere insieme in maniera credibile strumenti come mandolino, clavicembalo, sassofono e scacciapensieri.



Joss il professionista, 1981

Jean-Paul Belmondo interpreta Joss, il protagonista di questa pellicola del 1981 diretta da Georges Lautner. Sullo sfondo di una Parigi in cui intrighi e giochi di potere sono all’ordine del giorno, spicca la colonna sonora di Ennio Morricone, che compone alcuni dei suoi pezzi più noti, come Le Vent, Le Cri e soprattutto Chi Mai, peraltro già utilizzata nel film del 1971 Maddalena.



La battaglia di Algeri, 1966

Il film diretto da Gillo Pontecorvo e incentrato sulla cruenta guerra d’Algeria degli anni ’50 del secolo scorso è entrato nella storia del cinema per varie ragioni. Oltre ad aver collezionato riconoscimenti e premi, ad esempio, è stato anche utilizzato dalle scuole militari argentine per l’insegnamento di tattiche e strategie. La colonna sonora di Morricone si avvale dell’incessante tamburo solista di Pierino Munari, utilizzato in seguito anche da Quentin Tarantino in Bastardi senza Gloria.



La Cosa, 1982

La Cosa è una pellicola che ancora oggi non manca di appassionare per il suo finale enigmatico. Il film di John Carpenter viene accompagnato ancora una volta dalle musiche di Ennio Morricone, che compone un tema principale in cui è subito possibile avvertire la tensione che permea tutta la pellicola e i suoi personaggi principali.

Una curiosità: i pezzi composti per questo film valsero a Morricone una nomination ai Razzie Awards del 1982. A voler essere precisi, nello stesso anno le nomination del compositore italiane furono due, visto che anche la colonna sonora di Butterfly - Il sapore del peccato fu inserita nella lista delle papabili vincitrici. A vincere il ben poco ambito premio, in ogni caso, fu Kit Hain, con le musiche per Il film pirata.



La leggenda del pianista sull'oceano, 1998

Con la Leggenda del pianista sull’oceano Ennio Morricone è nuovamente salito alla ribalta: i trenta pezzi della colonna sonora del film di Giuseppe Tornatore, infatti, nel 2000 sono valsi al compositore italiano un Golden Globe. Il merito è da condividere con la pianista Gilda Buttà, la tromba di Cicci Santucci, la nobile chitarra elettrica di Edward Van Halen e la partecipazione di Roger Waters.



La piovra 2, 1987

Morricone è stato protagonista anche di numerose colonne sonore per produzioni televisive. Tra queste spicca il lavoro svolto per La Piovra tra il 1985 e il 2001. Il compositore ha infatti firmato le musiche dalla seconda alla settima iterazione della saga, per poi concludere con la decima e ultima stagione. Tra i pezzi più famosi troviamo Mille Echi, da La Piovra 2:



La tragedia di un uomo ridicolo, 1981

Dopo Amici Miei e il Vizietto, Bernardo Bertolucci tornò al cinema con La Tragedia di un Uomo Ridicolo, una storia imperniata attorno alle vicende di un caseificio nel parmense in cui gravitano le figure di Primo Spaggiari, interpretato da Ugo Tognazzi, suo figlio Giovanni e gli operai della struttura. Morricone firmò le musiche della pellicola, tra cui il tema principale, una composizione piuttosto nostalgica e malinconica.



L'uccello dalle piume di cristallo, 1970

La collaborazione tra Morricone e Dario Argento è salda in L’Uccello dalle Piume di Cristallo, noir che fa parte della cosiddetta Trilogia degli Animali insieme a Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio. Una intricata vicenda incentrata su un serial killer viene impreziosita dalla colonna sonora di Morricone: il tema principale, in particolare, risulta immediatamente riconoscibile grazie alla presenza di vocalizzi quasi beffardi.



Malèna, 2000

Monica Bellucci impreziosisce questa pellicola di Giuseppe Tornatore ambientata in Sicilia durante la seconda guerra mondiale. La storia, raccontata attraverso gli occhi dell’adolescente Renato, vede al centro l’affascinante figura di Malèna, spesso vittima della propria bellezza. La colonna sonora di Morricone indugia sulle vicende del film e, nella composizione che accompagna i titoli di coda, è possibile quasi ascoltare una sorta di sollievo per la sorte della protagonista, nonché una vena nostalgica da parte di Renato.



Metti, una sera a cena, 1969

Un gioco perverso di amori, tradimenti e passioni sfrenate: in Metti, una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi è incentrato sui vizi e i desideri dei cinque personaggi principali. La colonna sonora di Morricone gioca proprio sull’erotismo della vicende narrate, proponendo composizioni in cui la struttura tipica della bossa nova sostiene i vocalizzi di Florinda Bolkan (ma anche di Patty Pravo), per un pezzo lounge ancora oggi particolarmente in voga.



Mission, 1986

Palma d’Oro al festival di Cannes, Mission è un film di Roland Joffé con Robert De Niro e Jeremy Irons che racconta della difficile opera di Padre Gabriel, inviato in Sud America per convertire una tribù di Guaranì. Una vicenda cruda e spesso spietata con un finale, però, che lascia una speranza per il futuro. La struggente colonna sonora di Morricone restituisce uno dei motivi musicali ancora oggi tra i più noti, non solo con il tema principale On Earth As It Is In Heaven, ma soprattutto con il pezzo Gabriel’s Oboe, che richiama proprio lo strumento suonato nel film da Padre Gabriel.



Mission to Mars, 2000

Non si può dire che Mission to Mars sia uno dei film di maggior successo ai quali abbia partecipato Morricone. Per questa pellicola, infatti, Brian de Palma è stato addirittura candidato ai Razzie Awards del 2000 per il ben poco onorevole titolo di Peggior Regista dell’anno. Il tema principale del compositore italiano non manca, però, di trasmettere emozioni.



Navajo Joe, 1966

Navajo Joe esplora la storia del selvaggio west dalla parte dei nativi americani. Nella lotta tra cowboy e indiani, inutilmente mitigata da Padre Rattigan, fa la sua comparsa anche un giovane Burt Reynolds, in una delle sue prime esperienze cinematografiche. La colonna sonora è immediatamente riconoscibile: oltre al tema principale spicca anche Silhouette of Doom. Entrambe le composizioni faranno parte, anni dopo, della colonna sonora di Kill Bill, di Quentin Tarantino.



Novecento, 1976

Un film imponente che racconta i conflitti politici e sociali che plasmarono l’Italia all’inizio del ventesimo secolo, in una continua lotta tra fascismo e comunismo. Le composizioni di Morricone seguono l’andamento delle vicende storiche cui il film si appoggia, dando alla pellicola un carattere epico e immortale. Questa è la traccia di apertura della colonna sonora:



Nuovo Cinema Paradiso, 1988

Tra i film italiani più belli di sempre, con una delle colonne sonore più belle di sempre. C’è poco da dire su Nuovo Cinema Paradiso, il capolavoro di Giuseppe Tornatore che segue la crescita di Salvatore, sullo sfondo di un piccolo paesino siciliano del secondo dopoguerra che scopre la magia del cinema. Sono tante le composizioni di Morricone legate a questo film da ricordare: tra tutti Infanzia e Maturità e Tema d’amore per Nata, firmata insieme ad Andrea Morricone, il figlio del compositore.

Tutto questo ci dà una scusa per riguardare, ancora una volta, lo splendido finale del film, accompagnato proprio dalla sua immortale colonna sonora:



Per qualche dollaro in più, 1965

Il secondo film della Trilogia del Dollaro di Sergio Leone porta con sé anche una delle colonne sonore più memorabili di Ennio Morricone. Sono tante le composizioni rimaste impresse nella memoria collettiva, come il tema principale e soprattutto La Resa dei Conti, che accompagna la scena finale in cui Clint Eastwood, Lee Van Cleef e Gian Maria Volontè lasciano alla storia del cinema western uno dei duelli più intensi e toccanti di sempre.



Per un pugno di dollari, 1964

L’anno prima di Per qualche dollaro in più Leone e Morricone avevano incrociato le proprie strade grazie a Per un pugno di dollari. Tra i brani della colonna sonora più conosciuti e apprezzati vi è sicuramente quello che accompagna i titoli di testa, che costituisce anche uno dei temi principali dell’intera pellicola. Chitarre, vocalizzi e colpi di pistola accompagnano l’entrata in scena di Clint Eastwood e Gian Maria Volontè.



Revolver, 1973

Il poliziesco Revolver, diretto da Sergio Solima, si avvale delle musiche di Ennio Morricone. Il maestro, come spesso è acceduto nel corso della sua carriera, si è avvalso della direzione di orchestra di Bruno Nicolai, e ha composto per la pellicola alcuni brani utilizzati poi in altri film. Tra tutti, la versione strumentale di Un Ami, riproposta quasi quarant’anni dopo da Quentin Tarantino in una delle scene più intense di Bastardi senza Gloria.



Sacco e Vanzetti, 1971

Gian Maria Volontè e Riccardo Cucciolla portano in scena le vicende degli anarchici Sacco e Vanzetti nella pellicola di Giuliano Montaldo. I due, accusati ingiustamente, verranno condannati a morte e solo dopo 50 anni dopo la propria dipartita riceveranno dal governatore Dukakis il riconoscimento della propria innocenza. Ad affiancare il film troviamo la colonna sonora di Morricone impreziosita dalla canzone Here’s to You, cantata da Joan Baez. Una composizione diventata non solo un pezzo di storia del cinema, ma curiosamente inserita anche nei videogiochi Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots e Metal Gear Solid V: Ground Zeroes dal geniale autore giapponese Hideo Kojima.



The Hateful Eight, 2015

Per la colonna sonora di The Hateful Eight Quentin Tarantino non ha utilizzato brani composti da Morricone per altri film, ma una nuova serie di pezzi creati per l’occasione dal maestro italiano. L’operazione può considerarsi un successo, visto che la colonna sonora ha ricevuto un Golden Globe e l’Oscar 2016. La pellicola, che racconta delle vicende di otto personaggi costretti in una baita durante una tempesta di neve, si apre con una delle composizioni più riconoscibili dell’intera produzione, L’Ultima Diligenza di Red Rock.



Uccellacci e Uccellini, 1966

Totò e Ninetto Davoli sono protagonisti di questa commedia di Pier Paolo Pasolini ambientata nella campagna romana e arrivata anche alla ribalta statunitense. La pellicola è stata l’ultima a vedere il principe della risata nella parte di un personaggio principale, ed è ricordata anche per il pezzo ascoltabile durante i titoli di testa. Nella composizione, a opera ovviamente di Ennio Morricone, Domenico Modugno anticipa i personaggi e i temi della pellicola.

Tra le tante colonne sonore di successo di Morricone, qual è la vostra preferita?

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