Come Renée Zellweger è diventata Judy Garland

Autore: Mara Siviero ,

Less is more, anche quando si tratta di trucco e parrucco per la realizzazione di un film.

È stata proprio questa la regola a cui si è attenuto Jeremy Woodhead, realizzatore del make-up e delle acconciature di Renée Zellweger nei panni di Judy Garland nel biopic Judy.

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In questo film diretto da Rupert Goold, l’attrice americana ha indossato un naso prostetico applicato con cura, una parrucca castana e alcuni denti posticci, restituendo in cambio un’interpretazione memorabile: già vincitrice di diversi premi – come il Golden Globe e il SAG – grazie a questo ruolo, Renée Zellweger potrebbe essere la frontrunner dei prossimi Oscar.

BBC Films, Calamity Films, Pathe UK, 20th Century Fox
Un'immagine del film Judy con Renée Zellweger

Judy è ambientato nel 1968 e segue l'ultimo periodo della vita di Judy Garland, prima della sua precoce morte avvenuta a soli 47 anni: l’attrice e cantante arriva in quel di Londra per un tour completamente sold-out al nightclub Talk of the Town. Riguardo a queste performance, non mancavano i riferimenti per il look della Garland, dalle fotografie alle interviste, ma Zellweger ha richiesto un lavoro meticoloso da Woodhead, apprezzato e stimato per il suo lavoro in film come Stanlio & Ollio e Doctor Strange.

Il designer ha spiegato che l’attrice di Bridget Jones e Chicago ha indossato un piccolo naso prostetico e una protesi dentale che non solo ha alterato la forma dei denti per adattarsi a quella di Garland, ma ha modificato anche il movimento della sua mascella. Ma realizzare una trasformazione di questo tipo non si può sbagliare, soprattutto quando viene chiamata in causa un’icona come Judy Garland a cui Woodhead e il suo team hanno dovuto fare riferimento:

È stato un lungo processo di elaborazione di ciò che funziona con ciò che lei vuole fare con la sua esibizione e come vuole muovere il viso. Tutto doveva essere bilanciato, quindi non c’era un solo fattore dominante – ogni cosa è diventato un tutto.

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Per Woodhead, il lavoro dentale è stato quello più complicato perché nel 1968 i denti di Judy Garland erano “piuttosto nodosi”:

Se fossimo stati assolutamente precisi, sarebbe stato molto fastidioso.

Zellweger, d’altra parte, doveva indossare i denti non solo per recitare, ma anche per cantare.

Renée aveva una serie di denti con cui poteva provare. Ha trascorso diverse settimane con questi denti e quando siamo arrivati al momento di girare il film, si era completamente abituata ad indossarli, quindi non le sono stati d’impedimento.

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Un primo piano di Renée Zellweger nei panni di Judy Garland

Per quanto riguarda il make-up, Woodhead ha utilizzato delle tecniche di ombreggiatura per trasformare ulteriormente l’attrice, ad esempio restituendo gli zigomi di Judy Garland:

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La maggior parte dell’ombreggiatura era utilizzata per invecchiare il bel viso di Renée nell’aspetto più devastato della Garland. Ci sono molte ombre intorno alla mascella per suggerire che il suo viso è leggermente cadente e [abbiamo aggiunto] le borse e creato delle pieghe intorno agli occhi.

Insomma, Woodhead ha progettato un trucco che avrebbe dato all’attrice un aspetto da palcoscenico e uno da giorno, entrambi i quali avrebbero anche mostrato l’aspetto mutevole di Garland:

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Judy aveva un’età in cui probabilmente non sarebbe uscita di casa senza ciglia, eyeliner e rossetto. Ci sono sempre ciglia finte, eyeliner e rossetto, ma quando è sul palco è tutto più accentuato. Le ciglia sono più spesse e lunghe. L’eyeliner è più drammatico e le labbra sono di un rosso più luminoso.

Inoltre, Renée Zellweger ha indossato anche delle lenti a contatto marroni per mascherare i suoi occhi azzurri, e le sue sopracciglia sono state rimodellate per sembrare “teatrali e per abbinare gli occhi di Renée a quelli di Judy".

A completare il tutto, l’attrice ha indossato una parrucca di capelli color castano tagliati corti. La totale trasformazione che richiedeva dai 75 ai 90 minuti giornalieri:

Abbiamo provato e testato acconciature specifiche che identificassero Judy nei sei mesi precedenti alla sua morte e non ha funzionato, perché nessuno l’ha inclusa come parte della sua iconografia. Era un look che ha adottato molto tardi. Quindi abbiamo deciso di andare indietro di poco e di conferirle un aspetto più iconico con la piega dei capelli all’indietro e che andassero a coprire la nuca. Volevamo che chiunque avesse qualche riferimento a Judy Garland pensasse: “Oh sì, me lo ricordo”.

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Per Woodhead, lavorare con Renée Zellweger è stata una bella avventura:

Era un sogno poter lavorare con lei. È sempre arrivata con un sorriso, tutti hanno avuto un abbraccio… spero che, in qualche modo, le mie piccole aggiunte abbiano aiutato la sua performance.

E voi cosa ne pensate di questo film e del lavoro svolto da team di make-up e hair designer?

Via The Hollywood Reporter, Los Angeles Times

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