COMICON 2018: Lorenzo De Felici ci racconta Oblivion Song

Autore: Lorenzo Bianchi ,

Dopo aver esplorato il genere horror e quello supereroistico, quest'anno Robert Kirkman si è lanciato in una nuova impresa: realizzare la sua prima serie a fumetti di fantascienza. Per farsi aiutare in questa missione, il creatore di The Walking Dead ha chiamato a raccolta due artisti italiani, il disegnatore Lorenzo De Felici e la colorista Annalisa Leoni, con i quali lo scorso marzo ha dato vita all'universo di Oblivion Song.

Della serie, che affronta le tematiche del lutto e della scomparsa unendo viaggi interdimensionali a mostri giganti, ne avevamo già parlato con quest'ultimi in occasione dell'uscita del primo volume, edito in Italia da SaldaPress. A Napoli COMICON Lorenzo De Felici è però venuto a trovarci nella nostra Social Room e noi di NoSpoiler abbiamo colto la palla al balzo per porgergli qualche altra domanda sul fumetto e sul suo rapporto con Kirkman.

Le prime pagine di Oblivion Song

Il disegnatore italiano ci ha così confidato che la copertina del primo numero di Oblivion Song piacque così tanto a Robert da utilizzarla come sfondo del cellulare, lasciandolo tra il sorpreso e il lusingato:

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Quando sono andato a New York lo scorso ottobre e ci siamo conosciuti di persona, a lui è arrivata una chiamata. Tirando fuori il cellulare, ho notato che effettivamente Oblivion Song era lo sfondo del suo telefono.

Parlando del protagonista della serie, uno scienziato che si trova a viaggiare tra la nostra dimensione e quella di Oblivion alla ricerca di sopravvissuti da salvare, De Felici ha voluto fare confrontarlo con quello di un'altra celebre serie di Kirkman, The Walking Dead:

Il background da scienziato di Nathan è quello che caratterizza davvero il personaggio. A differenza di Rick Grimes, che ha una certa attitudine alla leadership fin dall'inizio, Nathan è uno scienziato votato all'azione che si sente fuori luogo.

© SaldaPress
La copertina italiana del primo volume di Oblivion Song

Infine, essendo Oblivion Song un fumetto che pone le sue radici sulla fantascienza, genere che può essere affrontato nei modi più disparati, abbiamo voluto chiedere al disegnatore quale tra le varie declinazioni sia per lui la più stimolante da raccontare:

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La fantascienza, per quanto mi riguarda, è interessante non tanto quando parte da uno spunto assurdo per poi raccontare una storia inaspettata, ma quando parte da qualcosa di non abituale, di incredibile, e racconta come l'essere umano reagisce a questo stimolo traumatico.

Nonostante sia uscito soltanto il primo volume (il secondo è previsto in Italia per dopo l'estate), Oblivion Song si è già affermata come una delle serie a fumetti più promettenti degli ultimi anni. Riuscirà a eguagliare il successo di The Walking Dead e a trasformarsi in uno show televisivo di successo? Solo il tempo potrà dirlo con certezza, ma le possibilità per raggiungere un simile traguardo ci sono tutte.

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