Cyberpunk 2077, la recensione: un futuro chiamato Night City

Autore: Silvio Mazzitelli ,
Videogames
13' 36''

Sono passati ben 8 anni dall’annuncio di CD Projekt RED circa l’inizio della creazione di un ambizioso progetto legato a Cyberpunk, gioco di ruolo cartaceo (della stessa tipologia del famoso Dungeon & Dragons) creato da Mike Pondsmith. L’originale versione cartacea si differenzia dal famoso D&D sia per un set di regole diverso, sia per essere ambientata in un futuro distopico comandato da megacorporazioni, dove lo sviluppo tecnologico è fiorito incontrollato. CD Projekt ha sempre detto di voler portare l’esperienza del gioco di ruolo in un videogioco e finalmente, dopo anni di trailer e diversi rinvii della data di lancio, abbiamo tra le mani Cyberpunk 2077. Il titolo è infatti da poco uscito su PlayStation 4, Xbox One, PC e anche su Google Stadia, inoltre è giocabile, al momento in retrocompatibilità, anche su PlayStation 5 e Xbox Series X/S.

Prima di iniziare a parlare del gioco, preciso che sono ben a conoscenza delle deludenti performance tecniche su console che hanno generato un caos senza precedenti a riguardo del titolo. D’altronde la mia prova è avvenuta proprio su console e tornerò su quest’aspetto più avanti. Per il momento, però, è giusto concentrarsi sull'analisi del gioco in ogni suo aspetto, non limitandosi quindi soltanto ai problemi tecnici, allo stato attuale assolutamente evidenti. Cyberpunk è nato con un’ambizione: offrire un mondo videoludico da vivere appieno, al massimo delle sue possibilità, perdendosi tra la fitta folla di Night City e tra le mille storie che ha da raccontare. CD Projekt RED sarà riuscita nel suo intento?

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Indice:

Storia: Wake up Samurai!

Il comparto narrativo è uno degli aspetti più importanti di Cyberpunk 2077 e sin da subito dovremo compiere alcune importanti scelte riguardo al nostro personaggio. Il protagonista è V, un mercenario che vuole farsi un nome all’interno di Night City, ma sarà compito del giocatore decidere il suo aspetto e il suo background narrativo. L’editor del personaggio ci darà quindi una grande libertà di creazione, permettendoci di scegliere un corpo di base, maschile o femminile, da personalizzare con voci e genitali di ambo i sessi, senza nessun limite di genere. La sessualità nel mondo di Cyberpunk è infatti vissuta in maniera molto diversa rispetto ai tempi attuali e le questioni di genere sono meno stigmatizzate dalla società; d’altronde in questo mondo del futuro è possibile cambiare praticamente qualsiasi parte del proprio corpo con componenti cibernetiche, così da essere chi si vuole. 

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Oltre a questo potremo poi decorare il nostro V con diversi tatuaggi o artifici tecnologici sia sul volto che sul corpo per abbellirlo e renderlo unico. Divertente pensare che per la prima volta creare un personaggio con i capelli blu elettrico o porpora o qualsiasi altro colore strano sia perfettamente normale nel mondo futuristico dipinto all’interno del gioco. In verità, nonostante l’editor sia più che buono, ha alcune mancanze: non si potrà ad esempio decidere la stazza del fisico del nostro personaggio e anche tatuaggi e altri particolari saranno posizionati in parti del corpo predefinite senza possibilità di variarle.

CD Projekt RED
Cyberpunk 2077 protagonista

Finita la creazione, bisognerà scegliere le origini del nostro V tra tre differenti percorsi: Nomade, Corporativo e Vita da Strada. Ogni percorso ha un prologo diverso, che ci introduce nella vita di V, per poi riallacciarsi alla missione principale, uguale per tutti. Un interessante approccio che ricorda molto le origini di Dragon Age: Origins di Bioware. Il nostro background avrà poi ripercussioni in tutto il gioco, infatti ci darà la possibilità di avere dialoghi unici a seconda dei personaggi con cui parleremo e persino dei bonus o dei malus a seconda della situazione.

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Dopo i primi passi nel mondo di Cyberpunk 2077, ci si sentirà quasi schiacciati dalla quantità di informazioni e di storie da vivere. Anche chi non conosce l’universo creato da Pondsmith troverà innumerevoli file ricolmi d’informazioni, qui chiamati shard, e anche un database molto dettagliato che spiegherà ogni aspetto di Night City e della sua realtà. L’effetto d’immersione in un mondo brulicante di attività è incredibile e le ore all’interno di questa città fatta di luci al neon e personaggi stravaganti voleranno via senza nemmeno accorgersene.

CD Projekt RED
Cyberpunk storie

La storia principale sarà legata a un biochip sperimentale che viene rubato dal nostro V e dal suo amico Jackie. Le cose non vanno come previsto e, senza entrare nei dettagli, sappiate che V sarà perseguitato dall’incarnazione digitale di Johnny Silverhand, famoso rocker e rivoluzionario deceduto in teoria molti anni prima. Come sanno tutti ormai, Johnny ha le fattezze del famoso Keanu Reeves, e, in italiano, la voce di Luca Ward, doppiatore ufficiale dell’attore. L’intreccio narrativo principale è avvincente e pieno di momenti emozionanti, con dialoghi ben scritti, soprattutto nei battibecchi con Johnny, e un finale che sarà deciso dalle nostre azioni. Non ci sarà un vero e proprio finale buono o cattivo, ma ognuno sarà coerente con le scelte fatte dal nostro V.

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Cyberpunk Evelyn

L’esperienza di Cyberpunk 2077 non è racchiusa però soltanto nella sua campagna principale, ma anzi questa è solo una parte dell’intricato mondo distopico creato dagli sviluppatori polacchi. CD Projekt RED si era distinta dalla massa di RPG open world già con The Witcher 3, per la qualità narrativa delle sue missioni secondarie, e in Cyberpunk si può dire che si sono davvero superati. Le quest secondarie del titolo donano un nuovo significato a questo termine, in quanto sono così sviluppate da essere avvincenti quasi quanto la quest principale. Grazie ad esse scoprirete nuovi personaggi e nuovi lati della città, inoltre sono davvero molte, tanto che ancora non sono riuscito a vederle tutte fino alla fine in circa 50 ore di gioco. 

I personaggi poi sono l’ingrediente fondamentale, che riesce a dare una perfetta dimensione alla storia. Sono in generale ben caratterizzati e molto carismatici e non ci sarà soltanto Johnny Silverhand a rubare la scena, ma anzi saranno molti quelli a cui vi affezionerete o che odierete. La componente narrativa di Cyberpunk 2077 è il fiore all’occhiello del titolo e probabilmente diventerà un punto di riferimento per i futuri titoli di questo genere, come già era stato per The Witcher 3.

Gameplay: anima da RPG

CD Projekt RED
Cyberpunk combattimenti

Passando al lato puramente videoludico, Cyberpunk 2077 è in tutto e per tutto un gioco di ruolo in prima persona. Certo, volendo potrete rubare macchine e investire pedoni, o iniziare a sparare a caso tra la folla come spesso succede in GTA, ma le similitudini finiscono lì. Sin dalla creazione del personaggio veniamo introdotti al lato RPG del titolo con la distribuzione di alcuni punti nelle cinque caratteristiche di base: Fisico, Riflessi, Capacità Tecnica, Intelligenza e Freddezza. Queste andranno a darci dei bonus a seconda del nostro stile di gioco, ad esempio Fisico sarà legato alla forza fisica, mentre l’intelligenza alla nostra capacità di hacking. Ogni caratteristica darà poi accesso a diversi gruppi di talenti, in cui potremo spendere i punti guadagnati salendo di livello. Questi talenti saranno perlopiù passivi e legati ad aspetti quali la nostra maestria con le pistole o con le lame, oppure la nostra capacità da Netrunner (ossia gli hacker evoluti del mondo di Cyberpunk). Sarà possibile poi, continuando a utilizzare un’abilità specifica, migliorarla ottenendo ulteriori bonus o punti extra da spendere nei talenti. 

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In totale ci sono 12 gruppi di talenti, cosa che permette una personalizzazione delle capacità del nostro V estremamente variegata. In Cyberpunk 2077 non avremo infatti una classe specifica, ma saremo noi a creare una nostra classe. Potremo decidere di affrontare i nemici ad armi spianate, oppure in un corpo a corpo impugnando una katana o le iconiche Mantis Blade, oppure ancora come un hacker che agisce nell’ombra sabotando le telecamere e gli impianti tecnologici degli avversari. Il titolo ci dona un’enorme libertà di scelta nell’approcciare le situazioni, permettendoci anche di mescolare le diverse abilità appena descritte nel mix che più aggrada il giocatore.  

Cyberpunk Keanu Reeves

A livello di combattimenti dunque avremo moltissime possibilità diverse, a cominciare dalle tantissime armi da fuoco presenti, divise a loro volta in diverse categorie, così da adattarsi a ogni stile. Quando si spara, Cyberpunk ricorda a grandi linee un normale sparatutto, con la sola grande differenza che, essendo un RPG, le statistiche contano più dell'abilità nel mirare (avremo in effetti anche armi che puntano il bersaglio con un agganciamento automatico). Infatti, affrontando avversari di livello molto più alto del nostro, subiremo ingenti danni, mentre noi ne infliggeremo molti di meno, anche con un headshot. Il corpo a corpo è più profondo di quel che sembra e ci permetterà di utilizzare spade, coltelli, mazze e martelli, oltre che i nostri pugni. Avremo attacchi veloci oppure potenti, la possibilità di schivare, parare e persino contrattaccare, se riusciremo a parare un colpo all’ultimo. 

Le abilità da Netrunner sono invece un po’ le “magie” di Cyberpunk: dopo aver installato un particolare modulo sul nostro personaggio, potremo utilizzare dei programmi speciali per sabotare o danneggiare le strutture informatiche. Potremo quindi prendere possesso di circuiti di sicurezza, oppure immobilizzare le protesi meccaniche di un nemico, o, con gli hack più potenti, persino costringerlo a suicidarsi. Ogni programma costa una quantità di RAM e per utilizzare i più potenti dovremo installare moduli più avanzati, con tanta capacità di RAM, che in questo caso funge un po’ come il classico mana degli universi fantasy. Lo stealth è invece piuttosto classico e ci consentirà di passare inosservati camminando di soppiatto e stando attenti a non entrare nella visuale dei nemici.

 

Oltre alle armi non mancano poi le armature, qui in realtà rappresentate da vestiario di vario tipo che ci darà comunque un bonus alla difesa e non solo. Avremo diversi slot da occupare con magliette, pantaloni, giacche, cappelli e molto altro. C’è poi un’ulteriore possibilità di personalizzazione, ossia l’innesto di Cyberware, categoria che identifica tutti gli impianti cibernetici da inserire nel corpo di V. Sarà possibile avere svariati Cyberware dagli effetti vari, come ad esempio le Mantis Blade, due lame veloci e letali innestate nelle braccia, o un modulo che ci permetterà di correre più veloce o saltare più in alto, e persino un lanciagranate dentro al braccio.

CD Projekt RED
Cyberpunk armi

Presente anche un sistema di crafting, che ci permetterà di creare nuove armi e altri oggetti con le cianfrusaglie e i pezzi di ricambio raccolti in giro. In realtà questo sistema si rivela poco utile, dato che troveremo moltissime armi nel loot dei nemici rendendo il crafting superfluo. L’unica sua utilità è legata al potenziamento di armi e armature uniche, sorta di oggetti leggendari appartenuti a personaggi importanti del mondo di gioco e con statistiche esclusive. Grazie a questo sistema non dovremo abbandonare le armi più iconiche del gioco quando inizieranno a essere di livello troppo basso. Un appunto bisogna farlo però sull’inventario e sui menu dedicati al personaggio, davvero scomodi da esplorare, soprattutto nella confusionaria gestione degli oggetti. 

Cyberpunk è dunque un RPG complesso e variegato, che permette una libertà nelle azioni di gioco molto ampia anche per quanto riguarda la personalizzazione del proprio V. Difficilmente, confrontandovi con altri giocatori, troverete due V completamente identici nello sviluppo di talenti e abilità. 

Vivere Night City

CD Projekt RED
Cyberpunk ambientazioni

La vera protagonista di Cyberpunk è però Night City, città piena di vita e di segreti da scoprire. I 7 distretti da cui è composta saranno come una giungla fatta di grattacieli e neon, nel cui ecosistema dovremo sopravvivere e dove vige la legge del più forte. V dovrà infatti costruirsi una fama in città e questo aspetto è rappresentato dal Livello Reputazione, un sistema che ci permetterà di farci notare e ottenere nuovi contatti nella Night City che conta, ottenendo incarichi, equipaggiamento e anche privilegi per la fama ottenuta. Saremo spesso contattati sul nostro telefono da diversi Fixer, sorta di informatori che tutto sanno della città della notte e che ci proporranno diverse quest minori, dalla struttura più semplice delle secondarie, ma sempre con un certo contesto narrativo che le rende più piacevoli da svolgere.

Per spostarci nella città avremo a disposizione diversi mezzi di locomozione tra macchine, furgoni e moto dal design futuristico. La guida in Cyberpunk è molto basilare e a volte ancora piuttosto imprecisa. Malgrado la presenza di diverse vetture, anche molto belle da vedere, guidare non sarà molto appagante e si ridurrà a una semplice necessità quando non decideremo di utilizzare i viaggi rapidi. Almeno, ogni veicolo è dotato di una bella selezione di stazioni radio che trasmettono musica per tutti i gusti, dal Pop alla Techno fino all’Heavy Metal, così da rendere più piacevoli i viaggi.

CD Projekt RED
Cyberpunk mondo

L’esplorazione sarà un altro aspetto fondamentale del titolo e girare per Night City senza meta sarà sempre divertente e vi darà molte soddisfazioni, quando scoprirete un easter egg o una chicca nascosta. Ad esempio sarà facile imbattersi in qualche ironica pubblicità atta a mostrare la decadenza di questo futuro distopico. Ciò inoltre dimostra la cura che gli sviluppatori hanno messo nella definizione dei dettagli di una mappa molto grande, che, seppur non immensa come in altri open world, è molto più densa di eventi e punti d’interesse. Il gioco presenta una localizzazione completamente in italiano anche per quanto riguarda le voci dei personaggi. Abbiamo già citato l’ottimo lavoro di Luca Ward nei panni di Johnny Silverhand, ma non sono da meno anche Federico Viola e Martina Felli (voci rispettivamente maschile e femminile di V) che portano a casa un’interpretazione convincente. 

La questione tecnica

Passiamo ora alla questione che più ha provocato polemiche al lancio di Cyberpunk 2077. Ho provato il gioco sia su PlayStation 4 che su PlayStation 5. Il titolo, in entrambe le versioni, presenta una qualità grafica non paragonabile a quella vista su un PC di fascia medio-alta e sono presenti anche molti bug di vario tipo, anche se non mi è mai capitato nulla di grave. Frequenti anche i crash del gioco prima dell’arrivo della patch 1.04 che, con la sua uscita, ha migliorato la situazione per quanto riguarda sia la stabilità del gioco che il frame rate, che comunque presenta ancora dei problemi.

CD Projekt RED
Cyberpunk console PS4
Cyberpunk su PlayStation 4

Su PlayStation 5 il gioco migliora sensibilmente in ogni aspetto, anche se questa versione non è ancora quella pensata per la nuova generazione di console, in arrivo solamente nel 2021. Sulla nuova console Sony, Cyberpunk 2077 è dunque giocabile decentemente, nonostante i problemi ancora presenti. Anche l’IA è afflitta da diverse mancanze nel suo comportamento, soprattutto durante i combattimenti, dove spesso ci siamo trovati di fronte a nemici immobili o poco reattivi. 

Difficile davvero dare una valutazione definitiva con il gioco in questo stato, uscito in pratica ancora nel pieno dello sviluppo, almeno per quanto riguarda le versioni console. Il voto che vedrete in fondo a questa recensione è provvisorio e basato su pregi e difetti legati alla narrazione e alle meccaniche di gioco, che resteranno perlopiù immutate anche dopo le patch che arriveranno in futuro. Il gioco ha il potenziale per essere tra i migliori degli ultimi anni e personalmente voglio dare fiducia al team di sviluppo che ha lavorato sodo per anni e in questi giorni sta pagando per gli errori di una dirigenza non proprio esemplare. Un atto di fiducia insomma, legato anche a esperienze già vissute in precedenza con CD Projekt RED: anche The Witcher 3 al lancio aveva moltissimi bug e problemi legati alla componente tecnica, che poi sono stati risolti dopo poco tempo.

CD Projekt RED
Cyberpunk console PS5
Cyberpunk su PlayStation 5

Al momento dunque posso consigliarvi di evitare la versione per le vecchie generazioni di console, dato che presentano un divario troppo grande con le altre, rovinando un’esperienza di gioco che sarebbe giusto vivere al massimo delle sue possibilità. Meglio dunque aspettare che i problemi vengano risolti, o, se possibile, giocare Cyberpunk su console next gen, su PC o anche su Stadia, se avete una connessione in grado di supportarla, in questo modo potrete godere al meglio delle tante bellezze che il gioco potrà offrirvi.

Il verdetto

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Cyberpunk 2077, al netto dei difetti tecnici presenti al lancio, è un gioco che merita di essere giocato per le sue qualità narrative e per la cura dell’ambientazione e delle profonde meccaniche da gioco di ruolo. Una volta che sarà sistemato dagli sviluppatori di CD Projekt RED avremo davvero un’esperienza che varrà la pena giocare più e più volte per vivere appieno la suggestiva atmosfera che solo Night City può regalarvi.

Commento

cpop.it

90

Cyberpunk è un RPG incredibili e coinvolgente come pochi, una volta corretti i grossi difetti tecnici visti al lancio sarà da considerare un altro capolavoro della generazione.

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