Dakota Johnson e le rivelazioni alla macchina della verità, dagli addominali di Hemsworth a Catwoman

Autore: Giulia Greco ,

Dakota Johnson, la star di Cinquanta sfumature, si è sottoposta al test della macchina della verità di Vanity Fair.

Molte sono state le domande poste all’attrice, tutte su argomenti differenti, come la carriera, la serie di film che l’ha resa famosa o la sua filosofia di vita.

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Per esempio, cosa avrebbe fatto se non fosse diventata un’attrice? In cosa le somiglia Anastasia Steele? E soprattutto, quanto la distraggono gli addominali di Chris Hemsworth?

Sono tutte domande a bruciapelo, alle quali l’attrice risponde il più sinceramente possibile.

Si parte con qualche domanda per verificare che il sistema funzioni, le vengono chiesti il suo nome e la sua età e poi si entra finalmente nel vivo, a cominciare dai quesiti sulla carriera.

Che tipo di attrice è Dakota Johnson?

Tanto per dirne una, non utilizza il cosiddetto metodo Stanislavskij, che prevede un’immedesimazione totale nel personaggio, ma non ritiene che sia una tecnica pericolosa.

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Ammette di aver avuto, però, crolli emotivi mentre girava scene particolarmente intense.

Avrebbe avuto una carriera da modella su Instagram se non fosse stata un’attrice? La risposta è un secco no.

Forse avrebbe potuto puntare sulla danza, come ricorda quando le viene chiesto del suo passato da ballerina. Dakota Johnson ama ballare quando è sola in casa e si ritrova a farlo persino in ascensore!

Tornando alla recitazione, è mai stata ossessionata da una co-star? Per esempio, cosa può dirci di Justin Timberlake, con cui ha recitato in The Social Network? Il no iniziale si trasforma in una risposta un po’ più articolata.

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Perché proprio lui? Non ricordo. Forse a quel tempo era così.

Alla fine, ammette di aver semplicemente fatto finta di niente.

Quando le viene chiesto se le piacerebbe far parte di un film Marvel, risponde immediatamente di sì, e specifica che vorrebbe essere Catwoman, salvo poi rendersi conto che la donna-gatto non fa parte del gruppo di eroi di casa Marvel.

Dakota Johnson potrebbe, forse, realizzare il suo sogno. Chi dice, infatti, che non possa vestire i panni di Catwoman nel prossimo film di Batman, magari accanto a Ben Affleck?

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Intanto, Dakota è nel cast del film 7 sconosciuti a El Royale, il cui titolo originale è Bad Times at the El Royale. Nella pellicola, in uscita il 18 ottobre in Italia, l’attrice recita accanto a Chris Hemsworth. Una domanda su quanto sia difficile dividere il palco con lui non poteva mancare. Quanto l’ha distratta il fisico scolpito dell’interprete di Thor sul set?

Le viene mostrata una foto dell’attore a petto nudo e la Johnson ammette che nessuno potrebbe concentrarsi guardando quelle immagini.

Già in un’intervista a Vogue Australia, Dakota aveva detto:

Oh mio Dio. È una tale distrazione! Mi dicevo che era stato un grosso errore sceglierlo per recitare il questo film, perché tutti dimentichiamo cosa succede quando Chris appare sullo schermo, col suo corpo scandaloso, è incredibile. È una cosa folle guardarlo quando la sua camicia è completamente sbottonata. Nessuno è capace di prestare attenzione ad altro. È scioccante, e non in modo sexy, ma proprio da un punto di vista scientifico. Mi chiedo: com’è possibile avere quell’aspetto?

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Invece, non sarebbe distratta da Jon Hamm sul set, seppure lo trovi un uomo affascinante.

La star ha anche parlato dell’esperienza sul set di Cinquanta sfumature, in cui era la protagonista femminile, Anastasia Steele, il ruolo che l’ha resa popolare e di cui non si è mai pentita.

Rivela di non avere niente in comune con Anastasia, cambia idea subito dopo e, quando le viene domandato se abbia gli stessi gusti in fatto di uomini, torna a distanziarsi dal personaggio creato dalla mente di E. L. James.

Dice la verità quando afferma che un po’ d’imbarazzo, durante le riprese delle scene più sensuali, sul set c’è stato.

Quando l'argomento si sposta sulla vita privata, Dakota Johnson afferma di essere abbastanza riservata e di aver avuto a che fare con paparazzi troppo insistenti e false dicerie sul proprio conto. 

Una delle cose che si dicono su di lei, però, è vera: una volta ha misurato il diastema tra gli incisivi infilandoci un mucchio di banconote!

La Johnson aveva anche partecipato, nel 2017, a un video divertente, di nuovo per Vanity Fair, in cui la sfida era scoprire quali e quante cose potevano entrare nel caratteristico spazio tra i denti.

Sempre rimanendo nell'ambito della vita privata, ricorda l'adolescenza sorridendo all'idea che casa sua era come l'area militare di Fort Knox. Per questo non ha mai tentato di svignarsela di nascosto quando era adolescente, e ha invece sempre optato per la via più sicura: uscire dalla porta principale.

Si passa a parlare di filosofia e Dakota Johnson dice di essere convinta che la gente desideri sempre ciò che non può avere, come lei, che vorrebbe tanto mangiare uno snack mentre si sottopone al test della verità.

Ritorna seria nel momento in cui ammette di credere nell'esistenza di qualcosa che sta al di sopra di noi, anche se non sa dire di quale entità si tratti. Allo stesso modo è sicura che fare del bene sia la via giusta per riceverne a propria volta e che ogni persona sia importante e abbia uno scopo nella vita.

La spaventa l'idea che tutto ciò che sta vivendo, la sua stessa vita, non sia reale, che si tratti di una sorta di simulazione.

Sarebbe un peccato. Mi rifiuto di crederlo.

Infine, sul ruolo della tecnologia nella nostra epoca, dice che la trova utile alla comunicazione.

Non penso che distrugga la nostra capacità di comunicare, anzi, rende la comunicazione più immediata. Penso che renda più difficile connettersi davvero con altre persone.

Nell'ultima domanda le viene chiesto se in questa intervista abbia mai mentito senza essere scoperta.

La Johnson risponde di essere sempre stata onesta e la macchina conferma.

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