Non sono casi isolati quelli degli attori che attaccano duramente Hollywood, la sua ipocrisia, i suoi meccanismi crudeli e le sue contraddizioni. Lo star system losangelino e famoso in tutto il mondo sembra sfavillante, sì, ma solo in apparenza.
Hollywood è un mondo duro e spietato e, a pochi giorni dall'attacco di Rose McGowan che ha svelato i giri di potere che tentavano di allontanarla dall'amica e collega Shannen Doherty, arriva l'invettiva dell'attore inglese Daniel Radcliffe.
L'ex Harry Potter (Radcliffe avrebbe abbandonato definitivamente il ruolo) parla liberamente nel programma Victoria Derbyshire dell'emittente britannica BBC.
E non utilizza giri di parole per svelare quello che pensa di Hollywood.
Ci piace pensare a noi stessi come un'industria liberale, ma siamo ancora molto arretrati. Il razzismo di Hollywood è innegabile.
Ma non è finita.
Radcliffe ha spiegato anche le difficoltà per gli attori di fare coming out perché "poi verrebbero offerti solamente ruoli gay".
E si è detto disgustato e preoccupato dalla politica di Donald Trump.
Le dichiarazioni dell'ex mago di Hogwarts si riallacciano alle polemiche della cerimonia degli ultimi Oscar, quando qualcuno fece notare che non erano presenti nelle nomination alle statuette attori di colore. Un polverone che causò il boicottaggio da parte di alcune star come Dustin Hoffman e Spike Lee.
Daniel Radcliffe sta cercando di portare avanti un percorso di definitivo allontanamento dal maghetto che l'ha reso celebre quando era ancora un bambino.
A questo scopo, si sta cimentando in ruoli "diversi" come nel film Jungle, per il quale si è sottoposto anche a una rigida dieta.
Ma, a quanto pare, Hollywood non sembra un luogo che Daniel frequenta con piacere.
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