David Beckham vittima degli hacker, scoppia il caso Beckileaks

Autore: Maria Teresa Moschillo ,

L'immagine limpida e cristallina di David Beckham ha in qualche modo rappresentato la sua fortuna in tutti questi anni.

Appese le scarpette al chiodo, l'ex calciatore insieme a sua moglie Victoria - i due si sono (ri)sposati da poco - è stato in grado di costruire un vero e proprio impero - che li costringe a pagare tasse da capogiro! - complice un'ottima reputazione legata al suo essere un marito e un padre perfetto, nonchè uomo fortemente impegnato nel sociale e uno sportivo irreprensibile.

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Tuttavia, nelle ultime ore Beckham è stato travolto dalle polemiche, a causa di quello che i media inglesi hanno definito Beckileaks.

Di che si tratta?

Secondo quanto riportato dal tabloid The Sun, circa 18 milioni di e-mail firmate da David Beckham sono state trafugate dal server della Doyen Global, la società specializzata in pubbliche relazioni e management dello sport guidata dal PR Simon Oliveira, grande amico e consulente del calciatore da anni.

Tutto questo sarebbe accaduto lo scorso dicembre, ma Beckham a quel tempo è riuscito ad arginare lo scandalo agendo per vie legali, bloccandone la divulgazione. Queste e-mail, però, hanno fatto a sorpresa la loro comparsa nei giorni scorsi su alcuni giornali rumeni e francesi, ragion per cui sono state rese pubbliche anche in Gran Bretagna.

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Precisiamo che si tratta solo di gossip, nulla di perseguibile per legge!

Il problema è che il contenuto delle e-mail hackerate è tutt'altro che lusinghiero per David e rischia di intaccarne definitivamente la reputazione.

Nel centro del mirino, in particolare, sono finiti alcuni scambi di messaggi inerenti alla mancata nomina a Sir del calciatore, sfumata per un pelo nel 2014. In una delle sue e-mail compromettenti, Beckham definisce la commissione esaminatrice come "una massa di teste di c***o".

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Il punto più oscuro della faccenda, però, è legato al pluriennale impegno di David come ambasciatore UNICEF.

Nei messaggi hackerati si legge che l'ex calciatore avrebbe preteso circa 7mila euro per recarsi in Asia per una causa benefica. Inoltre, a proposito di una richiesta di donazione da parte dell'organizzazione, David avrebbe reagito in malo modo.

Non metto i miei soldi in questo progetto, questo f*****o denaro è mio!

A quanto pare, però, l'UNICEF avrebbe già smentito, sottolineando il serio impegno di Beckham nella beneficenza.

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Un altro tassello della polemica riguarda i social media. Tutto ciò che David ha pubblicato in questi anni avrebbe avuto uno scopo ben preciso, ossia compiacere la Regina Elisabetta e accattivarsi la simpatia della commissione che avrebbe dovuto renderlo Sir.

Sarà tutto vero o si tratta di un clamoroso scandalo fake?

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