La 60esima edizione dei David di Donatello, presentata da un divertente Alessandro Cattelan, si chiude tra lo stupore di alcuni e la certezza di molti.
La vittoria del film di Paolo Genovese (“Perfetti Sconosciuti”) infatti, è stata considerata in parte una sorpresa, ma non così tanto visto che si è meritato anche il premio come miglior sceneggiatura. Di certo il pubblico lo aveva già incoronato con gli oltre 16 milioni di euro di incassi. Il regista, che ha messo in scena tutti i segreti che si nascondono dietro a quel maledetto strumento che è il cellulare, ha ritirato il premio dicendo:
Dedico questo premio alla verità.
Le certezze invece sono tutte per “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti che porta a casa 7 premi su 16 nomination: miglior regista esordiente, miglior attrice protagonista (Ilenia Pastorelli, ex concorrente del Grande Fratello), miglior attore protagonista (Claudio Santamaria), miglior attrice non protagonista (Antonia Truppo), miglior attore non protagonista (Luca Marinelli), miglior produttore (Gabriele Mainetti), miglior montaggio (Andrea Maguolo con la collaborazione di Federico Conforti).
Arriva a quota 7 anche “Il racconto dei racconti – Tale of Tales” di Matteo Garrone: miglior regia, miglior fotografia, miglior scenografia, migliori costumi, miglior trucco, miglior acconciatura e migliori effetti digitali.
Ecco tutti i premiati.
Miglior film - Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese
Miglior regista - Matteo Garrone per Il racconto dei racconti
Migliore regista esordiente - Gabriele Mainetti per Lo chiamavano Jeeg Robot
Migliore attrice protagonista - Ilenia Pastorelli per Lo chiamavano Jeeg Robot
Miglior attore protagonista - Claudio Santamaria per Lo chiamavano Jeeg Robot
Migliore attrice non protagonista - Antonia Truppo per Lo chiamavano Jeeg Robot
Migliore attore non protagonista - Luca Marinelli per Lo chiamavano Jeeg Robot
Migliore sceneggiatura - Filippo Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paolo Mammini, Rolando Ravello per Perfetti sconosciuti
Miglior produttore - Gabriele Mainetti per Goon Films con Rai Cinema per Lo chiamavano Jeeg Robot
Migliore autore della fotografia - Peter Suschitzky per Il racconto dei racconti
Miglior scenografo - Dimitri Capuani e Alessia Anfuso per Il racconto dei racconti
Miglior costumista - Massimo Cantini Parrini per Il racconto dei racconti
Migliore acconciatore - Francesco Pegoretti per Il racconto dei racconti
Migliori effetti digitali - Makinarium per Il racconto dei racconti
Migliore truccatore - Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi D'Andrea, Leonardo Cruciano per Il racconto dei racconti
Migliore canzone originale - Simple song#3, musica e testi di David Lang, interpretazione di Sumi Jo, per Youth – La giovinezza
Migliore musicista - David Lang per Youth - La giovinezza
Migliore montaggio - Andrea Maguolo con la collaborazione di Federico Conforti per Lo chiamavano Jeeg Robot
Miglior fonico di presa diretta - Angelo Bonanni per Non essere cattivo
Miglior documentario di lungometraggio - S Is for Stanley - Trentanni dietro al volante per Stanley Kubrick di Alex Infascelli
Miglior film dell'Unione Europea – Il figlio di Saul di Laszlo Nemes (Teodora Film)
Miglior film straniero - Il ponte delle spie di Steven Spielberg (20th Century Fox)
Miglior cortometraggio - Bellissima di Alessandro Capitani
David giovani - La corrispondenza di Giuseppe Tornatore
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