David Harbour descrive il suo Hellboy e parla del film sul Diavolo Rosso

Autore: Silvia Artana ,

Sono passati 7 mesi da quando Mike Mignola ha annunciato l'arrivo di un reboot di Hellboy e da allora sono successe un sacco di cose.

Dalla reazione amarcord di Ron Perlman e Guillermo del Toro alla polemica per il whitewashing del Maggiore Ben Daimio, il film è finito più volte sotto ai riflettori. Ma la produzione è andata avanti. Al nuovo Diavolo Rosso David Harbour si sono aggiunti Ian McShane, Milla Jovovich e Daniel Dae Kim e hanno iniziato a circolare alcuni dettagli sulla trama e sulle atmosfere della pellicola.

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Alla fine, le informazioni trapelate non sono molte. Ma a quanto pare, il nuovo film diretto da Neil Marshall sarà più dark e spaventoso di quelli che l'hanno preceduto.

Un cambiamento che è stato ribadito anche dal suo protagonista nel corso di un'intervista a Variety (che trovate nel video qui sotto), in occasione del Dubai International Film Festival.

David Harbour parla del suo Hellboy

I fan non hanno ancora deciso se essere contenti oppure no del nuovo Hellboy. Ma una cosa è certa: vogliono sapere come sarà. E lo sceriffo Hopper di Stranger Things li ha accontentati (almeno in parte).

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Tanto per cominciare, l'attore ha rivelato che per lui la pellicola (attualmente in fase di riprese) rappresenta una prova tutt'altro che facile:

[Il film, n.d.r.] è una serie di sfide estreme. Tremende. Per prima cosa, è il ruolo più fisico che io abbia mai interpretato. Gli stunt e le scene d'azione sono incredibili. E io inizio a essere un po' vecchio per certe cose. E poi, naturalmente, anche il trucco è molto impegnativo. Ogni giorno, sto su una sedia dalle due alle due ore e mezzo, mentre mi dipingono tutto di rosso e mi mettono le protesi [per diventare Hellboy, n.d.r.].

Poi si è lanciato in un ardito (ma molto acuto) paragone tra i miti del passato e quelli del presente per spiegare che il film di Neil Marshall offrirà una rilettura drammatica e per certi versi più matura del Diavolo Rosso:

Ho letto i fumetti di Mike Mignola quando avevo 20 anni e quello che mi ha convinto [a girare il film di Hellboy, n.d.r.] è che i super hero movie sono i miti dell'America moderna. Gli Antichi Greci avevano Agamennone e Achille, Troilo e Cressidra. Noi abbiamo Capitan America, Iron Man e Superman. Loro sono dei miti. Per questo [ho deciso di interpretare il Diavolo Rosso, n.d.r.]: volevo essere coinvolto in un dibattito come quello che c'è su Elettra. La tragedia scritta da Euripide è più cupa, misteriosa, oscura e cinica di quella scritta da Eschilo. In un certo senso, per Hellboy è lo stesso.

David Harbour on Twitter/Variety
David Harbour è Hellboy
David Harbour è Hellboy nel reboot di Neil Marshall

Ma per quanto i miti abbiano un fascino indiscutibile, David ha ammesso che il vero termine di paragone è un altro. Ovvero, due film che hanno riscritto le regole dei super hero movie e ai quali il nuovo Hellboy guarda:

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Le pellicole ispirate ai fumetti hanno un certo stile. Come nel caso di Deadpool e Logan, che sono stati fatti in maniera diversa, anche noi proveremo a cambiare la cose. Questo approccio mi entusiasma molto: girare un vero e proprio monster movie più cupo, spaventoso e che racconta della fine del mondo.

Le parole del nuovo detective del Bureau for Paranormal Research and Defense (BPRD) fanno ben sperare, ma solo la prova dello schermo dirà se davvero il nuovo film del Diavolo Rosso ha fatto centro.

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E per saperlo, bisogna armarsi di un po' di pazienza. L'appuntamento è per l'11 gennaio 2019, ovvero la data in cui la pellicola uscirà nei cinema USA.

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