Dietro le ombre di Deep State: viaggio nella serie in arrivo su FOX

Autore: Chiara Poli ,

Una serie complessa, ambiziosa, fortemente ancorata all'attualità: il cast artistico e tecnico di #Deep State in questo speciale dietro le quinte ci parla dei punti di forza del nuovo titolo di FOX, in arrivo il 9 aprile alle 21.50. Firmata da Simon Maxwell (Off the Hook) e Matthew Parkhill (Rogue, The Caller), Deep State è stata girata principalmente nel Regno Unito, dove prende il via.

L'ex agente del MI6 Max Easton (il sempre bravo Mark Strong) viene di nuovo coinvolto dall'intelligence britannica dopo la morte del figlio. Con la promessa di poter vendicare i responsabili della morte del ragazzo, Max si ritrova implicato in una cospirazione internazionale con uno scopo molto poco nobile: sfruttare economicamente l'instabilità politica del Medio Oriente.

Una Spy Story tra azione e introspezione

Legandosi a temi attuali e scottanti, Deep State ci racconta come le forze militari o i servizi segreti siano in grado di operare senza il benestare dell'autorità politica. Anzi: senza che l'autorità venga informata delle loro mosse.

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Strong, che ha definito il suo personaggio come un James Bond fuori allenamento perché fuori dai giochi da ormai un decennio, ha più volte sottolineato come la storia si concentri, oltre che sull'evidente componente spionistica e d'azione, soprattutto sulla difficoltà del protagonista e degli altri personaggi coinvolti di condurre una doppia vita.

Gli agenti segreti non possono condividere con le loro famiglie alcuna informazione, e spesso sono addirittura costretti a mentire sulla reale natura del loro lavoro, per una questione di sicurezza.

Dopo essere finalmente uscito dal giro, e aver vissuto come una persona "normale", Max Easton si ritrova di nuovo in mezzo a dinamiche dalle quali era ben lieto di stare lontano. Dovrà prendere decisioni estremamente difficili e imparare di nuovo a destreggiarsi fra la vita dell'agente letale e quella del padre di famiglia.

Il cast di Deep State

Il grande business delle guerre in Medio Oriente

Matthew Parkill, in alcune ormai celebri interviste, ha raccontato di aver avuto l'idea per il soggetto dopo aver letto un articolo che raccontava di come una società texana era riuscita a guadagnare qualcosa come 40 miliardi di dollari grazie alla guerra in Iraq.

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Documentandosi sull'ingente, e spesso inimmaginabile, giro d'affari che sta dietro a ogni guerra, la storia di Deep State è nata per raccontarci una realtà scomoda, di cui l'opinione pubblica è spesso tenuta all'oscuro: l'agghiacciante spettro del Deep State.

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Mentre la vita di migliaia di persone diventa un incubo, in Deep State pochi eletti fanno affari d'oro e trovano il modo di guadagnare sulla pelle di civili che nulla hanno a che fare con ideali o ragioni di Stato. Il dominio assoluto del Dio Denaro, unico vero re incontrastato della società moderna, passa anche attraverso questo: la capacità di nascondere perfino al proprio Governo il modo in cui si pagano i conti.

E si arricchiscono i soliti noti...

Possiamo affermare che ce n'è abbastanza per non dimenticare l'appuntamento con l'episodio pilota di Deep State su FOX il 9 aprile. Voi riuscirete a distinguere la verità dalla finzione?

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