Doom Eternal la recensione: il ritorno del re degli sparatutto

Autore: Silvio Mazzitelli ,
Videogames
14' 33''

Doom è tornato. A distanza di quasi 4 anni dal primo capitolo di uno degli sparatutto più iconici della storia dei videogiochi, abbiamo il sequel ufficiale, che espande oltre ogni limite il capitolo del 2016: Doom Eternal è più grosso e cattivo rispetto al suo predecessore, sotto ogni aspetto. In questi anni di sviluppo, id Software si è impegnata al massimo per creare un titolo all’avanguardia, ma allo stesso tempo in grado di mantenere quell’animo semplice e “arcade” degli originali usciti negli anni ’90, nei quali la cosa più importante era massacrare demoni uno dietro l’altro nel modo più spettacolare possibile.

Nell’epoca in cui gli sparatutto sono ormai improntati soprattutto sulla componente multiplayer e sulla nuova e interessante moda dei battle royale, è bello vedere come continuino comunque a esistere FPS incentrati principalmente sul single player, e il merito va anche a Bethesda, che ha voluto credere in questi progetti; la casa di sviluppo è infatti publisher non solo di Doom, ma anche di Wolfenstein, altra storica saga di sparatutto che ha vissuto una grande rinascita negli ultimi anni.

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Doom Eternal arriverà su PlayStation 4, Xbox One e PC dal 20 marzo 2020. Mancano pochi giorni dunque al massacro di demoni, ma se non potete resistere eccovi le nostre impressioni, per scoprire se sia un degno erede dell’epopea di Doom (spoiler: sì, lo è assolutamente!).

Trama: non svegliare lo Slayer che dorme

I demoni, per spaventare i loro figli, dicono che sotto il letto c’è il Doom Slayer, o Doom Guy, per gli amici che lo conoscono sin dal lontano 1993. Il capitolo del 2016 iniziava con una geniale premessa narrativa: i demoni sono terrorizzati dalla leggenda di un individuo che sembra imbattibile e che ha massacrato migliaia di creature della loro specie e temono il suo ritorno più di ogni altra cosa. E il nostro silenzioso protagonista, risvegliatosi da un coma profondo, era tornato, più in forma che mai, a massacrare demoni tra Marte e l’Inferno stesso.

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Nel nuovo capitolo la Terra è stata invasa dalle forze infernali, più del 60% della popolazione è stata eliminata e tantissimi territori sono ormai nelle mani delle terribili creature giunte dall’Inferno, tanto che il nostro pianeta sta subendo una sorta di trasformazione che la sta mutando in un nuovo paradiso per demoni.

Questo ci viene spiegato nei primi secondi di gioco: il Doom Slayer è su una misteriosa astronave in orbita intorno alla Terra quando sente questo messaggio di disperato aiuto. Preso allora in mano il suo fido fucile a pompa, entra in un portale che lo rimanda direttamente sul suo pianeta natale, dove incontra il primo zombie. La musica metal inizia a pompare il ritmo, primo colpo sparato e prima testa esplosa: inizia il massacro finale.

Bethesda/id Software
Doom Eternal protagonista

Doom non è mai stato un gioco che fa della narrativa il suo cavallo di battaglia, ma in questo capitolo, nonostante il gameplay abbia indubbiamente un ruolo preponderante, la storia si dimostra molto più studiata e interessante di quanto non sia accaduto nei precedenti titoli. Se nel 2016 il primo capitolo vi era piaciuto anche a livello narrativo, sappiate che adesso apparirà ai vostri occhi soltanto come un prologo di quanto avviene in Eternal. 

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All’inizio, se avete presente il finale dello scorso episodio, sarete un po’ spaesati circa gli eventi, ma con calma tutto sarà chiaro e molte cose troveranno spiegazione. Sebbene narrativamente il gioco si mantenga piuttosto semplice, in modo da offrirvi continuamente giustificazioni per uccidere ogni demone che si muove, non mancano diversi colpi di genio e interessanti evoluzioni della storia. Doom Eternal cambia prospettiva e reinventa la cosmogonia del suo universo, mostrando sotto un’altra luce sia l’Inferno che l’ipotetico Paradiso. Una volta giunti alla conclusione, la soddisfazione sarà tanta, sia perché alla fine tutti gli ingranaggi torneranno al loro posto (con qualche piccolo bullone lasciato fuori volutamente per probabili sviluppi futuri), sia per l’incredibile epicità di alcuni momenti.

Badate bene però, per comprendere al meglio ogni aspetto della nuova mitologia di Doom dovrete collezionare alcune pagine del Codex, l’enciclopedia interna del gioco, sparse nei diversi livelli. Il Codex è diviso in diverse sezioni dedicate al mondo dell’inferno, a quello terrestre, al nostro equipaggiamento e ai nemici che incontreremo con tanto di punti deboli. Non preoccupatevi comunque, dato che solitamente le pagine del Codex saranno facili da individuare e raccogliere.

Bethesda/id Software
Doom Eternal apocalisse

Doom Eternal è anche uno degli sparatutto single player più longevi degli ultimi anni. Il titolo è infatti completabile in circa 15-16 ore andando avanti senza fermarsi davanti a nulla; se vorrete invece completare ogni livello al 100%, trovando ogni segreto e completando ogni sfida, allora la longevità potrebbe arrivare anche intorno alle 20-21 ore. Chiaramente molto dipende dalla vostra abilità e dal livello di difficoltà selezionato all’inizio, con ben quattro diverse alternative e alcune varianti come la modalità arcade, che termina quando perdete tutte le vite extra a vostra disposizione. Indubbiamente una delle campagne single player meglio fatte e più sfaccettate per un FPS negli ultimi anni.

Gameplay: muoviti o muori

Bethesda/id Software
Doom Eternal nemici

Dove Doom Eternal regna supremo è però nel gameplay, incredibilmente vario e brillante in ogni aspetto. Il punto focale dell’azione di Doom Eternal è basato su due semplici punti. Il primo è il concetto di una reattività continua: nel gioco dovremo essere sempre in movimento per schivare proiettili e artigliate, data l’estrema aggressività dei nostri nemici, inoltre dovremo avere la prontezza di riflessi per cambiare le armi al momento giusto, dato che alcuni demoni sono più vulnerabili a un determinato strumento di morte piuttosto che a un altro.

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Il secondo punto è quello di diventare autosufficienti per quanto riguarda le risorse. Sparse per i livelli troveremo sempre munizioni, armatura e salute, ma queste non basteranno a garantirci la sopravvivenza, dato l’elevato numero di avversari. Come sopperire a tali mancanze dunque? Semplice, prendendoci quello che ci serve con la forza. Uccidere i demoni con le Uccisioni Epiche (ossia le “fatality” brutali introdotte nel precedente Doom) quando un nemico inizia a lampeggiare per i colpi subiti, ci fornirà della salute extra. Utilizzare la fida motosega per tranciare i nemici ci fornirà invece munizioni a volontà. Infine, novità di questo capitolo è il lanciafiamme da spalla. Sputando vampate di fuoco arrostiremo i demoni infliggendo loro danno continuato e potremo inoltre far sì che rilascino parti di armatura per ogni colpo subito mentre sono in questo stato.

La bravura del giocatore starà dunque nel riuscire a muoversi in continuazione per la mappa di gioco alternando questi tre metodi per acquisire risorse, in modo da sopravvivere ai brutali attacchi delle forze infernali. Non preoccupatevi però, perché le bocche di fuoco in nostro possesso renderanno le cose molto divertenti e varie. In totale ci saranno 9 armi diverse, compresa anche la motosega, più altre due speciali: una è la spada chiamata il Crogiolo, vista in diversi trailer e dagli effetti devastanti, l’altra è un’arma segreta di cui non vi sveliamo nulla, ma dalla potenza garantita. Pensate che siano poche? Sappiate che ogni strumento di morte in nostro possesso può essere equipaggiato con due moduli che aggiungeranno uno sparo alternativo che spesso cambia totalmente il metodo di utilizzo.

Bethesda/id Software
Doom Eternal spada

Il fucile a pompa ad esempio potrà lanciare delle granate adesive o diventare una sorta di mitragliatore a pompa in grado di sparare in continuazione senza ricarica (consumando proiettili alla velocità della luce); il mitragliatore standard potrà invece essere equipaggiato con un mirino che lo trasformerà in un fucile da cecchino o con un modulo che sparerà dei micro razzi ad inseguimento, mentre il lanciarazzi potrà lanciare razzi che agganciano il bersaglio più vicino o uno speciale proiettile che potremo far detonare a comando.

Una delle armi più divertenti da usare resta la classica doppietta, ora dotata di uno speciale gancio che permette di avvicinarsi istantaneamente ai nemici e sparargli in faccia. Siamo sicuri che vi darà parecchie soddisfazioni. Se non vi basta, sappiate che avrete anche la possibilità di sparare delle normali granate, o la versione criogena, in grado di congelare i nemici sul posto.

Anche gli attacchi corpo a corpo sono cambiati: oltre al semplice pugno, ora avremo il Pugno di Sangue, un colpo speciale dal danno elevatissimo in grado di uccidere in una volta sola gruppi di nemici minori e che si caricherà effettuando delle Uccisioni Epiche sui nemici. 

Insomma, Doom Eternal mette in mano al giocatore una quantità incredibile di strumenti di offesa e starà a lui imparare a sfruttarli nel miglior modo possibile per fare strage di demoni. I nemici che incontreremo sono tanti e molto vari anche nelle loro tattiche offensive. Ci saranno dei graditi ritorni come il Cacodemone, il Mancubus, gli Imp, il Cyber Demone e molti altri. Tra i nuovi avversari troviamo invece delle creature davvero ispirate come il Doom Hunter, mostro composto da una parte cibernetica che va distrutta prima di poterlo eliminare definitivamente, o il Razziatore, un combattente dalle difese impenetrabili che diventerà presto il vostro incubo.

Bethesda/id Software
Doom Eternal nemici

Ognuna di queste creature è aggressiva e spietata e starà a noi scegliere l’arma giusta per eliminarle il prima possibile; il Cacodemone, ad esempio, può essere eliminato facilmente sparandogli in bocca una granata o una bomba del modulo del fucile a pompa, mentre i soldati zombie dotati di scudi energetici sono particolarmente vulnerabili al fucile al plasma, che sovraccaricherà gli scudi stessi generando un’esplosione. 

Riuscire a capire quale arma funziona meglio contro un determinato nemico e cambiare al volo equipaggiamento mentre si schivano attacchi da tutti i lati sarà fondamentale per padroneggiare il sistema. Non mancano poi le Boss Battle, non tantissime, ma tutte molto articolate e memorabili, sia per l’epicità di fondo che per le meccaniche, leggermente modificate per l’occasione. Non vogliamo comunque rovinarvi la sorpresa circa cosa dovrete affrontare.

Una volta iniziato a gestire il sistema con efficacia, vi esibirete in atti incredibilmente epici senza nemmeno rendervene conto e spesso l’unica parola che esclamerete sarà “wow”, increduli di quanti atti pazzeschi sarete riusciti a compiere con estrema naturalezza. La curva di crescita è infatti proporzionata, per farvi apprendere pian piano ogni elemento del gameplay, e nelle battute finali sfocia in combattimenti vari e brutali, in cui vi sentirete davvero una forza della natura inarrestabile pronta a “incenerire l’Inferno”, come recita la frase d’effetto che promuove il gioco. Siamo di fronte a uno dei gameplay più divertenti e veloci di questa generazione, per quanto riguarda gli FPS, e sarà dura tornare ai ritmi “umani” degli altri titoli simili.

Bethesda/id Software
Doom Eternal demo

Se dopo la fine della campagna la vostra sete di sangue demoniaco non si sarà placata, ci saranno altri modi per continuare a massacrare demoni. Uno di questi è una modalità Multiplayer molto atipica chiamata Battlemode, che permette di giocare nei panni del Doom Slayer contro altri due giocatori che controllano i demoni, potendo scegliere tra diverse tipologie. Purtroppo durante la nostra prova i server non erano ancora attivi, e fino al lancio del 20 marzo non ci sarà possibilità di accedere a questa modalità.

L’altra alternativa è rappresentata dai livelli Master, sbloccabili finendo la campagna principale. Questi sono versioni dei livelli principali con sfide più difficili, che metteranno a dura prova anche il più forte degli Slayer. 

Mondo di gioco: Inferno e Paradiso

Bethesda/id Software
Doom Eternal mondo di gioco

Doom Eternal non presenta un sistema solo di progressione per potenziare il nostro Doom Guy preferito, ma ce ne offre una moltitudine. Nei primi livelli ci vengono descritti nel dettaglio, ma la quantità di informazioni recepita potrebbe confondere alcuni giocatori. Niente paura, perché con un po’ di pratica ogni sistema diventerà facilmente assimilabile.

Innanzitutto abbiamo un sistema per migliorare le caratteristiche principali del nostro Slayer, ossia salute, armatura e munizioni trasportate. Trovando i Cristalli delle Sentinelle sparsi per i livelli potremo sbloccare un potenziamento a nostra scelta in una delle tre caratteristiche. Ma non è finita qui, perché ci saranno delle speciali abilità da sbloccare ogni volta che potenzierete una coppia di caratteristiche. Per fare un esempio pratico, selezionando un aumento di salute e, al successivo cristallo, uno di armatura, si acquisirà un’abilità che rende la ricarica del getto infuocato più veloce o che dona più armatura quando si colpiscono i nemici in fiamme.

Bethesda/id Software
Terra in fiamme Doom

Passiamo ora al sistema di potenziamento delle armi. Come detto, ogni arma ha due moduli, che potranno essere potenziati sbloccando i punti arma, che si ottengono semplicemente combattendo e risolvendo delle sfide speciali presenti in quasi ogni livello. Questi potenziamenti migliorano le caratteristiche del modulo in questione e, una volta raggiunto il potenziamento massimo, si sbloccherà la possibilità di ottenere la Maestria di un modulo, ossia un’abilità speciale che rende l’arma ancora più letale. Sarà ad esempio possibile rendere infuocato il gancio della doppietta, oppure far sì che il modulo da cecchino provochi un’esplosione per ogni colpo alla testa.

Per sbloccare la Maestria bisognerà superare una sfida che di solito prevede delle uccisioni in condizioni particolari, ma questa potrà essere bypassata trovando un Token Maestria tra i segreti sparsi nei livelli, anche se non saranno tantissimi.

Ora passiamo al sistema di potenziamento dell'armatura, anch’esso basato su punti ottenibili tramite i segreti nascosti nei livelli. Le abilità dell’armatura permettono di potenziare le granate, normali e criogene, la resistenza all’ambiente e l’efficacia delle mappe, rendendovi più facile la caccia alle aree segrete.

Bethesda/id Software
Doom Eternal plasma gun

Infine abbiamo le Rune: 9 in tutto, ma equipaggiabili fino a 3 alla volta, queste daranno abilità extra, come uno stordimento dei demoni più lungo o la possibilità di rallentare il tempo quando usiamo lo sparo secondario a mezz’aria, ecc.

Tutti questi sistemi renderanno il nostro Slayer una macchina di morte inarrestabile, soprattutto combinando le diversi possibilità con l’arsenale descritto in precedenza.

Come avrete intuito i livelli sono colmi di segreti, tra oggetti per potenziarsi, pagine del Codex e collezionabili vari, come i dischi delle OST dei vecchi giochi di id Software o i giocattoli che raffigurano i mostri del titolo. Una cosa apprezzabile di Doom Eternal è che, oltre a rendere più chiare le posizioni sulla mappa, offre la possibilità, alla fine di ogni livello, di teletrasportarsi nelle precedenti zone, così da poter ripulire tutto ciò che ci siamo persi. Oltre ai collezionabili, ciascun livello presenterà anche delle sfide segrete, nonché i Cancelli Slayer: sei arene speciali molto più ostiche del normale, che, una volta completate, ci daranno delle chiavi per sbloccare un’arma segreta che troveremo all’interno dell’Hub di gioco principale, ossia la Fortezza del Destino

Questa è un’area di relax dove sarà possibile ascoltare i dischi trovati, visualizzare i diversi collezionabili e sbloccare ulteriori oggetti di potenziamento tramite alcune speciali batterie che troveremo nei livelli. Sarà inoltre possibile sbloccare delle skin speciali per il nostro muto protagonista e avremo anche un’arena dove potremo allenarci senza ripercussioni su munizioni e salute, così da migliorare il nostro stile di gioco. Dall’Hub si potranno anche rigiocare i livelli già completati, nel caso ci si fosse persi qualcosa.

Bethesda/id Software
Doom Eternal luoghi

I tanti livelli presenti all’intero del gioco sono la perfetta unione tra un level design che riesce a variare al punto giusto l’azione, tra sparatorie ed esplorazione, e una magnifica componente artistica. Doom Eternal infatti non sarà soltanto massacro infinito di demoni, ma in molte aree saranno presenti fasi platform ed enigmi ambientali da superare grazie alle grandi doti atletiche del nostro Slayer. Questi sarà infatti capace di fare sia un doppio salto che due scatti in aria, cosa fondamentale per la mobilità anche in combattimento. Inoltre sarà fondamentale l’esplorazione, per trovare tutti i segreti sparsi nei vari livelli.

I livelli non soltanto saranno pratici da attraversare, ma forniranno anche visioni apocalittiche da lasciare a bocca aperta: tra l’Inferno, la Terra e altri pianeti alieni, la varietà è tanta e la bellezza dei paesaggi è notevole. Ci capiterà di imbatterci nei resti della civiltà umana, con titanici robot da combattimento ormai distrutti, magari giacenti su resti di altrettanto gargantueschi demoni, o di trovarci di fronte a paesaggi infernali di ispirazione dantesca, tra anime torturate e pozze di lava incandescente. E non vi vogliamo spoilerare cosa troverete poi, andando avanti nella campagna. 

Queste visioni così ben fatte sono rese perfettamente da una grafica all’avanguardia, soprattutto sulla versione PC da noi provata. Il gioco girava perfettamente in Full HD a 60fps, ma siamo sicuri che su configurazioni di ultima generazione sarà in grado di dare il meglio di sé. I 60 fps poi sono fondamentali per godersi al massimo il gameplay. Infine un grande plauso va alla colonna sonora, con sonorità Heavy Metal che la rendono perfetta e coinvolgente per l’infinito massacro di demoni che ci aspetta.

Il verdetto

Doom Eternal è Doom innalzato all’ennesima potenza. Il primo capitolo del 2016 vi sembrerà un semplice prologo a vicende che sconvolgono la cosmogonia dell’universo stesso, con un Doom Slayer più in forma che mai in grado di massacrare agilmente eserciti interi di demoni. Il gameplay non è mai stato così vario, veloce e divertente e verrà naturale voler rigiocare alcuni livelli, magari a difficoltà superiori, soltanto per affrontare altre battaglie adrenaliniche in cui misurare le proprie abilità. 

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Id Software si è superata ancora una volta e Doom Eternal, per quanto riguarda l’aspetto single player, è il miglior sparatutto uscito negli ultimi anni, imperdibile per qualsiasi fan del genere, soprattutto per chi ha amato i vecchi Doom, Quake e Wolfenstein.

Commento

cpop.it

90

Id Software si è superata ancora una volta e Doom Eternal, per quanto riguarda il single player, è il miglior sparatutto uscito negli ultimi anni, imperdibile per qualsiasi fan del genere !

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