Dredd - La legge sono io: il cast di un film action divenuto cult

Autore: Emanuele Zambon ,

Megalopoli dominate dal caos, cittadini confinati in monolitiche torri di cemento. Fuori dalla city, uno sterminato e spettrale deserto, conseguenza diretta di terribili guerre nucleari. Dredd - La legge sono io è uno dei tanti sci-fi ambientati in un futuro post-apocalittico germogliati a cavallo tra gli anni '80 e '90.

Trattandosi di un adattamento cinematografico di un fumetto - ideato nel '77 da John Wagner e Carlos Ezquerra (ma portato al successo da Alan Grant) - il film con protagonista Sylvester Stallone ne recupera setting e personaggi, tradendone in parte lo spirito.

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Si tratta infatti di un action rozzo - per non dire tamarro - che fa leva sulla monoespressività e sui muscoli dell'ex Rambo, giudice super partes che agisce coi modi di Wyatt Earp, sciorinando battute a effetto come nei film da lui stesso interpretati dieci anni prima.

Non è un caso che la pellicola non abbia ricevuto giudizi positivi da parte della critica (e neppure gratificazioni sensazionali dal botteghino). Dredd - La legge sono io segna il declino come star action di Stallone (al tempo dell'uscita del film prossimo a spegnere le 50 candeline). Di lì a poco, prima dell'oblio, parteciperà solamente al catastrofico Daylight - Trappola nel tunnel e - in quella che sarà una delle sue performance migliori di sempre - a Cop Land.

Nel film di fantascienza diretto da Danny Cannon - al suo unico acuto sul grande schermo se si esclude il cult sportivo Goal! - Sly è preda di una sceneggiatura inadatta a sviluppare l'interessante idea di fondo alla base del fumetto: ritrarre un futuro distopico, reazionario, che recupera le atmosfere care a Philip K. Dick. 

Pur guardando a classici come Blade Runner, Dredd - La legge sono io palesa fin da subito la sua vocazione di action fuori tempo massimo. Il film non è neppure paragonabile, ad esempio, ad Atto di Forza, sebbene presenti alcuni punti di contatto col film in cui Arnold Schwarzenegger è anch'egli vittima di un complotto.

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Nonostante ciò, il film nel corso degli anni ha raccolto per la strada numerosi fan che lo hanno elevato allo status di cult. Ne vengono apprezzate le scenografie e gli effetti speciali ancora "artigianali", così come i costumi, che donano al film un aspetto da fumettone kitsch.

Sylvester Stallone in una scena di Dredd - La legge sono io

Dredd - La legge sono io registra, accanto a quella di Stallone, la presenza nel cast di comprimari di lusso. Diane Lane - futura mamma dell'Uomo d'Acciaio Henry Cavill - impersona il sexy giudice Hershey, cui Dredd si rivolge dopo essere stato incastrato.

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Armand Assante è lo psicopatico fratello di Dredd, villain principale del film. Molti ricorderanno l'attore nella miniserie TV Odissea, nei panni di Ulisse. Nel film compaiono anche Ewen Bremner - uno dei tossici di Trainspotting - e James Remarm, apparso in molti film d'azione anni '80 (la sua somiglianza con Tom Hardy in 48 ore è straordinaria).

Max von Sydow è la ciliegina sulla torta di un cast di assoluto livello (decisamente, però, sottotono) mentre il ruolo di comic-relief è affidato a Rob Schneider con esiti piuttosto deludenti.

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