È morto il celebre fotografo Robert Frank, aveva 94 anni

Autore: Rina Zamarra ,

Lunedì 9 settembre 2019 se ne è andato Robert Frank. Il fotografo, che ha mostrato la vera America nascosta sotto la superficie patinata costruita da Hollywoo aveva 94 anni. 

Robert arriva in America dalla natia Svizzera nel 1947. Proviene da una famiglia ebraico-svizzero-tedesca ed è già un fotografo. Ha pubblicato a sue spese un libro nel 1946 dal titolo 40 Fotos. 

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Non appena arrivato a New York, ottiene un ingaggio dalla rivista di moda Harper's Bazaar e inizia a viaggiare per lavoro. Sarà in Bolivia e poi in Europa, con una piccola sosta anche in Italia (1948). 

Una volta tornato in America, segue il suggerimento dell’amico reporter Walker Evans e chiede una borsa di studio alla Fondazione Guggenheim. È proprio la borsa di studio a consentirgli di intraprendere un viaggio di due anni in giro per gli Stati Uniti. Frank parte a bordo di una Ford Business Coupe, così vecchia e malconcia da attirare spesso l’attenzione della polizia. Con lui ha una Leica 35 millimetri con cui realizzerà tutti gli 83 scatti che andranno a comporre The Americans, il libro che gli consentirà di conquistare il titolo di "più influente fotografo in vita". È così, infatti, che lo definisce il New York Times nel 2015. 

Il libro esce prima in Francia e poi negli Stati Uniti nel 1958 e attira subito l’attenzione del pubblico, diviso tra sostenitori e detrattori. Gli scatti non seguono i canoni della fotografia dell’epoca, al punto che Magnum Photos rifiuta la sua domanda di ammissione nell’agenzia fotografica. 

Ma lo scopo di Frank non è realizzare fotografie perfette. Lui vuole raccontare la vera America di quegli anni, perfettamente tratteggiata dalla foto che fa da copertina al libro e che ritrae i viaggiatori di un autobus affacciati ai finestrini, con i bianchi separati dai neri. 

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The Americans il libro di Robert Frank

Non è un caso che la prefazione di un libro così rivoluzionario sia dello scrittore Jack Kerouac

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Quella folle sensazione in America, quando il sole picchia forte sulle strade e ti arriva la musica di un jukebox o quella di un funerale che passa. È questo che ha catturato Robert Frank.

Dopo la pubblicazione del libro, Frank si dedica al cinema. Realizza anche un documentario con i Rolling Stones che non vedrà mai la luce, a causa di alcune scene troppo realistiche della vita del gruppo. Torna quindi a occuparsi di fotografia e, negli anni ’70, sperimenta la tecnica del collage nel libro The Lines of My Hand

Purtroppo la sua vita privata è funestata dalla morte di entrambi i figli. La figlia Andrea muore in un incidente aereo nel 1974, mentre il figlio Pablo si suicida nel 1994 dopo aver scoperto di essere malato di cancro. 

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A fine carriera Robert ha donato tutti i suoi eterni scatti alla National Gallery of Art di Washington.

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