Nel calcio è goal quando il pallone supera la linea di porta. Nella pallavolo è punto quando la palla tocca il campo avversario. Nella corsa vince chi arriva per primo al traguardo.
Allo sport non sembra importare quale sia il sesso dell’atleta né tantomeno quale sia il suo pubblico: lo sport è di tutti.
Eppure siamo costretti a sentire che “quello” non è un gioco da femminucce e che “quell’altro” è roba da uomini. Alla fine quello che pensano in troppi è che le donne non sanno nulla di sport.
“Cos’è una battuta?”. Non potrebbe pensarla diversamente Francesca Piccinini, una delle atlete più rappresentative del volley italiano, con un palmares da fare invidia e che le è valso l’onorificenza di Cavaliere ordine al merito della Repubblica Italiana e il collare d’oro al merito sportivo.
Di cosa stiamo parlando quindi? Di uno dei luoghi comuni più radicati nel Paese, che non teme nemmeno le numerose vittorie in tutto il mondo delle nostre fantastiche atlete.
Da quando ho iniziato mi si diceva: voi donne non vincete mai niente, siete solo belle e non siete brave.
E poi arrivarono le vittorie. Anche più degli uomini.
Nell’ultima olimpiade le medaglie al collo sono state molte di più di quelle degli uomini.
Ma non è una gara tra sessi quella di cui ci parla Francesca, che ancora una volta mette a segno un punto importante:
Penso che sia una donna che un uomo possano fare le stesse cose. Ci vuole rispetto per una donna come per un uomo.
Francesca Piccini ha raggiunto i suoi traguardi con passione e impegno, lo stesso che sta mettendo per sostenere È Questione Di Merito: il progetto di Fox Life e The Circle Italia Onlus, dedicato alle donne e al merito, che parte dalla necessità di smitizzare alcuni luoghi comuni sulle donne e sulle loro capacità personali e professionali.
Nello sport come nella vità è #QuestioneDiMerito.
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