E3 2016, la meditazione incontra la realtà virtuale: Inner Activity

Autore: Rina Zamarra ,

La fiera E3 2016 di Los Angeles stupisce i visitatori con un esperimento di intrattenimento terapeutico: Inner Activity.

L'evento annuale che riunisce in California grandi compagnie, da Microsoft a Sony, propone sempre innovazioni molto interessanti nel campo dell'intrattenimento.

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Inner Activity, per esempio, rappresenta un tentativo di fusione tra realtà virtuale e mondo della meditazione ed è costituito da un visore di realtà virtuale (Oculus Rift DK2) e da uno zainetto con un subwoofer, denominato Subpac.

Il dispositivo si prova all'interno di una tenda e bisogna indossare sia il visore che lo zainetto.

Il visore consente di visualizzare una serie di riproduzioni pensate per favorire la meditazione, come ad esempio i classici mandala (simboli spirituali costituiti da disegni circolari di tradizione buddista e indiana). Allo stesso tempo, lo zainetto emette dei suoni e nella tenda vengono spruzzate delle essenze naturali.

IAVR
Inner Activity E3 2016

Si tratta cioè di una combinazione tra tecniche di vibroacustica ed immagini virtuali ispirate agli antichi concetti della meditazione.

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Inner Activity rappresenta il primo esperimento di utilizzo di tecniche di intrattenimento a scopo medico.

L'intento è cioè quello di alleviare i malati aiutandoli ad abbandonarsi alla meditazione. Il malato ha così la possibilità di estraniarsi dalla propria condizione, vivendo un momento di pace e di rilassatezza che dovrebbe favorire il processo di guarigione. 

È sicuramente il primo passo verso una nuova medicina che fonde terapia tradizionale e terapia virtuale. 

Credit video: Matteo Ghidoni - Kika Press

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