Elisabeth Moss chiarisce i punti oscuri sul rapporto tra Scientology e The Handmaid's Tale

Autore: Alice Grisa ,

La vita è costellata di contraddizioni.

Una, in particolare, salta all'occhio degli amanti delle serie TV ed è l’appartenenza di una star come Elisabeth Moss a Scientology, pur facendo parte di una serie - The Handmaid's Tale - che ha come focus una distopia basata sull’oppressione delle donne e degli omosessuali.

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Scientology ha espresso posizioni abbastanza nette sulla comunità arcobaleno: gli scritti della religione bollano la tendenza sessuale come una perversione, una malattia.

Elisabeth Moss, promuovendo il suo nuovo film Her Smell (il cast annovera anche Cara Delevingne e Dan Stevens), ha rilasciato un’intervista a The Daily Beast, che ha approfittato per chiedere all’attrice una posizione sulle idee estreme di Scientology, in rapporto al ruolo che interpreta nella serie Hulu, quello di June/Difred.

La domanda sorge spontanea dopo che l’attrice è stata attaccata e criticata per incoerenza: aderire ai dogmi di Scientology per molti renderebbe incompatibile la partecipazione a una serie così forte e netta sulla libertà.

Hulu
Una scena di
L'oppressione femminile in The Handmaid's Tale

Elisabeth Moss, addentrandosi in un reticolo di risposte tortuose e cercando di non essere troppo netta contro la propria religione, ha sottolineato in modo diplomatico come The Handmaid’s Tale sia perfettamente allineata al suo credo. Ha anche ribadito uno scollamento tra i suoi principi e alcuni dogmi della Chiesa di Scientology.

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È una cosa complicata parlare delle cose in cui credo, posso solo riferirmi alla mia esperienza e alle mie convinzioni personali. Una delle cose in cui credo è la libertà di parola. Credo che noi umani dovremmo essere in grado di muovere critiche. Credo nella libertà di stampa. Credo che le persone siano in grado di esprimere le proprie opinioni.

Dopo esserci girata intorno, la Moss ha dato un giudizio un po’ più chiaro sulle posizioni di Scientology, oggetto della domanda del giornalista.

Spero che le persone si educhino da sole e si creino la propria opinione, come ho fatto io.

L’attrice ha ricordato che non è educazione parlare a cena (o in un'intervista) di politica o religione, ma allo stesso tempo appare consapevole che sia necessario farlo.

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E naturalmente io sto lavorando in The Handmaid’s Tale, che è sia politica che religione. È una situazione strana, quella in cui mi trovo, a rispondere a questi quesiti. Vorrei esprimermi sul mio lavoro e sulla mia arte. Non scelgo di esprimermi a riguardo nelle interviste. Non scelgo di parlare non solo di religione, ma della mia vita personale, di chi sto frequentando e di quel genere di cose.

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Una risposta diplomatica che allo stesso tempo non toglie alla star la consapevolezza dell’inevitabilità del quesito, dato che ha scelto di esporsi in una serie militante come The Handmaid’s Tale.

Per me è difficile sciogliere un dilemma o parlarne in un'intervista, ma dirò che le cose in cui credo veramente sono le cose che ho menzionato, e penso che siano molto importanti.

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Quello che la Moss ha tenuto a dichiarare è la sua posizione sulle comunità arcobaleno e sulla libertà, tema portante della serie TV.

Sono ovviamente una grande femminista e una fervente sostenitrice della comunità LGBTQ+, credo così fortemente - non posso nemmeno dire quanto – che le persone devono fare ciò che vogliono fare, amare chi vogliono amare, essere la persona che vogliono essere.

Voi cosa ne pensate? Ritenete che Scientology e The Handmaid's Tale siano completamente incompatibili o intravedete uno spiraglio nelle parole dell'attrice? 

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