Emma Watson scrive una lettera a Savita Halappanavar, la donna indiana simbolo del diritto all'aborto

Autore: Maria Teresa Moschillo ,

Emma Watson è una fervente femminista, un'icona della nuova generazione di donne che a Hollywood fa molto di più che interpretare un personaggio sullo schermo, facendosi portavoce di messaggi sociali importanti.

L'ex Hermione di Harry Potter ha ribadito la propria posizione in merito alla tutela dei diritti delle donne scrivendo per il magazine Porter un'emozionante e al contempo potente lettera rivolta alla dentista Savita Halappanavar, morta tragicamente a 31 anni nel 2012 a causa di un'infezione dovuta a un aborto spontaneo.

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Anche grazie a lei e alla sua triste storia, l'Irlanda ha finalmente ottenuto lo scorso maggio la legalizzazione dell'aborto. Se solo all'epoca dei fatti avesse potuto legalmente ricorrere all'interruzione di gravidanza a scopo terapeutico, Savita oggi sarebbe ancora viva.

E proprio pensando a lei, Emma Watson rilancia una promessa: "mai più".

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"Quando le comunità piangono una morte causata da ingiustizie sociali, ci mobilitiamo e ci facciamo una promessa solenne: mai più", esordisce l'attrice.

Una nota sulla tua tomba a Dublino recita: 'Tu ti sei addormentata, ma grazie a te molti di noi si sono svegliati'...Per te, e per coloro che sono stati costretti a viaggiare nel Regno Unito per accedere ad un aborto sicuro e legale, la giustizia è stata conquistata con fatica. 

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"Dall'Argentina alla Polonia, le leggi restrittive sull'aborto puniscono le donne incinte. In Irlanda del Nord la legge ha ancora la meglio sulla ragione", ha continuato Emma Watson per poi concludere: "Continuiamo a combattere perché ci sia giustizia sul tema della riproduzione in tutto il mondo".

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