Episodio 1.5 - Legami di famiglia

Autore: Redazione NoSpoiler ,
Mentre Martin continua a seguire gli indizi di Jake, arriva il momento delle valutazioni sull’affidamento del ragazzino…

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Questa volta i personaggi di Touch che ci vengono mostrati mentre Jake ci parla della nascita, dei bambini e dei legami fra tutti gli uomini, sono una ragazza in fuga da un matrimonio combinato, un ladro che si finge turista (con sensi di colpa inclusi) e il consueto giro del mondo in diversi Paesi. Ma l’informazione più importante è quella che riguarda Martin: le valutazioni per decidere l’affidamento di Jake stanno per iniziare. Clea vuole aiutarli, ma sapendo quanto sia importante questo momento già sappiamo che qualcosa interverrà per mettere i bastoni fra le ruote a Martin. E infatti… Ma andiamo con ordine.

Proprio quando Martin pensava di aver stabilito una comunicazione efficace con suo figlio attraverso i numeri, dopo tanti anni di silenzio, Jake cambia e propone a Martin una forma. Martin chiede aiuto ad Arthur Teller, che lo persuade a seguire gli indizi e ci porta dritti dritti a Norah, la ragazza araba che non vuole sposare il ragazzo scelto da suo padre, e ad un numero, il 22. Il numero che Jake voleva comunicare a Martin, insieme ad un simbolo che lo porta a… farsi rubare il computer, salire su un autobus per inseguire il ladro e finire per farsi minacciare-sequestrare da Marisol Flores, una ragazza armata. Proprio nel momento in cui dovrebbe presentarsi all’appuntamento per la valutazione di Jake.


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Pare che le giornate di Martin stiano diventando quasi paragonabili a quelle di Jack Bauer… Nel frattempo a Montreal, al centro trapianti c’è un uomo che non ha il coraggio di parlare alla ragazza che incontra tutti i giorni in metropolitana. E a New York c’è una donna, Maggie Miller, che non ha il coraggio di credere a suo padre, Arthur Teller: Arhtur le racconta di aver incontrato Jake e di essere sulla strada giusta ma lei non fa che convincersi ancor più che suo padre abbia solo bisogno di aiuto. I retroscena delle vite dei personaggi secondari iniziano ad emergere con chiarezza. Se di Clea sappiamo già del rapporto con la madre, ora conosciamo il dramma famigliare di Arthur.

A suon di “costruiamo noi il nostro destino”, Martin cerca di dissuadere Marisol dal suo proposito, vendicare la propria famiglia uccidendo l’uomo che l’aveva sterminata anni prima. Pur di fermarla, Martin porta in salvo il bersaglio di Marisol e rischia di prendersela lui, una pallottola… Ma alla fine è lei, la ragazza in cerca di vendetta, a finire sotto un autobus. La ragazza che aveva anche la borsa dell’università con il simbolo disegnato da Jake, mentre il numero 22 era tatuato sul collo dell’uomo che voleva uccidere. Come sempre, tutto torna. Perfino l’abbandono di Norah, lasciata in mezzo alla strada con la sua amica perché la donna che ha aiutato a partorire ha trovato sconveniente il suo comportamento.
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Il gesto altruistico di Norah spinge suo padre a permetterle di andare all’estero a studiare, Martin scopre che Marisol è la sorella del paziente di Montreal in attesa di trapianto, e il nostro medico riesce a parlare con la ragazza della metropolitana. Come sempre, tutto torna… I fili invisibili che Jake riesce a vedere, e che ha comunicato a Martin. In un altro episodio che costruisce tutta l’attesa sullo scoprire in che modo i personaggi risulteranno legati fra loro. E le connessioni sono sempre più sottili. Martin chiede a Marisol un atto di fede per fare il test di compatibilità col fratello che credeva di avere perso e chiede a noi spettatori di fare un atto di fede per accogliere tutte quelle che sembrano coincidenze ma non lo sono, nel grande disegno dei legami invisibili. Quei legami che Clea chiede a Martin di ignorare per non rischiare che Jake venga trasferito in un istituto lontano…
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