Episodio 4.8: Indietro non si torna

Autore: Redazione NoSpoiler ,

Difficile spiegare a caldo le impressioni di questo finale di metà stagione. Ci aspettavamo il finimondo e siamo stati accontentati.


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Prima di tutto mi preme ricordare Herschel: la sua presenza ha rappresentato in questi mesi la coscienza morale del gruppo. È lui che il Governatore uccide, perché se scegli la violenza devi prima di tutto eliminare la tua parte più buona. Bellissimo il sorriso che ha poco prima di morire. Quel sorriso è rivolto a Rick, alla sua proposta di dimenticare il passato e di ricominciare daccapo. Herschel è morto, ma forse è riuscito a trasmettere al nostro sceriffo un po’ della sua fede nell’umanità e in un progetto più grande.


Ed è un peccato che Brian/Philip non voglia cogliere quest’occasione di pace, perché la guerra che si scatena è sanguinosa quanto inutile. Una guerra in cui proprio il Governatore perde ciò per cui ipoteticamente combatteva e in cui distrugge quello che voleva conquistare. Prima la morte di Megan, abbandonata a se stessa e poi quei proiettili che radono al suolo le mura del carcere, forano i barili d’acqua e distruggono il piccolo orto che poco prima proprio Rick e Carl stavano coltivando. Mentre le immagini scorrono ti chiedi “che senso ha tutto questo?”.

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È solo il primo interrogativo che ci poniamo, perché ora i quesiti si aprono come le ferite inflitte a Rick e ai suoi. Non sappiamo che fine hanno fatto i diversi membri del gruppo, se mai si riuniranno, se la piccola Judith è davvero morta, se è davvero l’ultima volta in cui abbiamo visto il Governatore.


Resta una sola certezza: come dice il titolo della puntata, indietro non si torna.

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Aspettiamo pazienti le nuove puntate, dal 10 febbraio, come zombie famelici in attesa della propria preda.

Paolo P.
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