Eredita un patrimonio in contanti ma non può incassarli: le banconote sono ancora in lire

Autore: Guido Chierchia ,

Provare per un attimo l’ebbrezza di essere milionari grazie all’eredità lasciata dal nonno e non poterlo diventare concretamente per via di una decreto legge.

È questa la sensazione che sta vivendo da quasi un anno un bancario di Roma, Luigi C., dopo aver scoperto lo scorso luglio 2017 di essere diventato l’erede unico di un ingente “tesoretto” appartenuto al defunto nonno Luigi.

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Secondo le ultime volontà lasciate nel testamento, il bancario è l’unico proprietario di un conto da 3 miliardi di lire (1,5 milioni di euro), che il nonno all’epoca aveva ben conservato in una cassetta all’interno di una banca a Lugano dove si era trasferito negli ultimi anni della sua vita.

"Quando ho aperto la cassetta di sicurezza c’era una montagna di banconote da 500mila lire. Uno choc. Non le dico la fatica per contarle: il totale fa due miliardi e 950 milioni", ha raccontato il bancario a Il Tempo:

Sapevo che mio nonno era benestante, che avesse messo da parte una bella cifra. Mi ha lasciato due appartamenti, due conti correnti con somme ragguardevoli e un portafoglio di titoli azionari che ho già cambiato.

Banca d'Italia
Il termino ultimo per la conversione delle lire in euro è scaduto il 28 febbraio 2012

Ma per Banca d'Italia quelle banconote sono soltanto carta straccia, visto che il termine ultimo per il cambio lire-euro risale al 28 febbraio 2012. Per lo Stato italiano, infatti, tale conversione si poteva effettuare entro 10 anni dall’entrata in vigore della nuova moneta unica europea, avvenuta nel 2002.

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Luigi ha deciso di non arrendersi e si è ora affidato agli avvocati della Fondazione italiana Risparmiatori, che negli ultimi anni hanno già lavorato su parecchi casi simili, nella speranza che quel milione e mezzo in euro possa finalmente entrare nelle sue tasche. La strategia adottata dai legali è quella di dimostrare che i 10 anni di decorrenza per il cambio della moneta lire-euro scattino non dal 2002, ma da quando si viene a conoscenza del possesso delle somme.

"Qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto", ha dichiarato Luigi:

Quindi nei casi in esame i dieci anni per il cambio lire-euro decorrono dal giorno del ritrovamento delle somme in lire.

Riuscirà il bancario a incassare l'ingente somma di denaro che gli permetterà di cambiare per sempre la sua - già  vita?

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