L'esercito Usa è pronto a possibili sparatorie di massa alle proiezioni di Joker

Autore: Alessandro Zoppo ,

L'arrivo nelle sale di Joker, il film con Joaquin Phoenix nei panni del celebre villain dei fumetti, sta scatenando una vera e propria paranoia securitaria negli Stati Uniti.

In un Paese in cui il mancato controllo delle armi ha prodotto mai così tanti morti come negli ultimi anni (283 soltanto nel 2019, secondo i numeri del Gun Violence Archive) e le stragi di massa stanno diventando la normalità, come dimostrano i recenti massacri di El Paso, Dayton e Odessa, molti critici hanno puntato subito il dito contro il ritratto "troppo benevolo" fornito da Todd Phillips nel suo comic-movie.

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Il super nemico di Batman sarebbe stato trattato con troppa indulgenza, sostengono certi giornalisti Usa, come un "povero" disadattato il cui sfogo nella violenza diventa un mezzo di rivincita.

Una condiscendenza che potrebbe tradursi in un implicito incitamento alla brutalità e quindi indurre il pubblico "sbagliato" a gesti potenzialmente tragici.

Warner Bros.
Joaquin Phoenix si trucca da clown in una scena del film Joker
Joaquin Phoenix in una scena di Joker

Dopo la preoccupazione espressa dalle famiglie di Aurora, la risposta di Warner Bros. e la decisione di non proiettare Joker nel multiplex Century 16, dove si è consumata la strage compiuta da James Holmes nel 2012, il sito web Gizmodo fa sapere che l'esercito statunitense è già pronto ad intervenire in caso di possibili sparatorie di massa.

I vertici dell'U.S. Army hanno allertato i servizi d'intelligence in seguito alle numerose segnalazioni di "incels" sui social relative al film. Il termine è una contrazione di "Involuntary Celibates", ovvero maschi bianchi frustrati e "involontariamente celibi", che si considerano "vittime" della società e promettono una rivolta armata dall'online alla vita reale.

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Così si proclamavano Elliot Rodger (il ragazzo che ha ucciso 6 studenti al campus dell'Università di Santa Barbara in California il 23 maggio 2014), Alek Minassian (il killer dell'attentato di Toronto che il 23 aprile 2018 ha ammazzato 10 persone) e lo stesso James Holmes.

In una e-mail del 18 settembre, inviata come pura misura precauzionale, l'FBI suggerisce all'esercito una serie di comportamenti da tenere per questa eventualità. I militari devono sempre "identificare due vie di fuga" nei multiplex e, in caso di sparatorie, viene chiesto loro di "correre, nascondersi e combattere".

Un memorandum separato, pubblicato dagli alti funzionari della divisione investigativa penale dell'arma, dichiara invece che l'esercito ha ottenuto "informazioni credibili" dalle forze dell'ordine del Texas in merito a "voci inquietanti e molto specifiche" sul dark web "per quanto riguarda gli attacchi contro un cinema sconosciuto durante l'uscita" di Joker.

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Nella e-mail inviata dall'esercito, si legge anche che molti "incels" idolatrano il personaggio di Joker, "ammirando la sua descrizione di uomo che deve fingere di essere felice, ma alla fine si ribella e combatte contro i bulli".

Sentito da Gizmodo, un ufficiale dell'Air Force della base di Robbins in Georgia, che ha preferito restare anonimo, getta acqua sul fuoco: per esperienza diretta, notifiche del genere circolano sempre e in questo caso non è arrivato il consueto avviso di "allerta" dagli alti comandi.

Francamente, a parte queste e-mail, ne ho sentito parlare poco. Alcune persone hanno detto che avrebbero evitato il primo giorno di programmazione del film, o hanno passato quest'informazione ai membri delle loro famiglie, ma non ho sentito molto altro nelle conversazioni oltre a questo.

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Joker uscirà nei cinema statunitensi il 4 ottobre 2019. Nelle sale italiane arriverà invece con un giorno d'anticipo, giovedì 3 ottobre.

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