200 anni fa moriva Jane Austen: tutti i film ispirati alle opere della scrittrice

Autore: Redazione NoSpoiler ,

Jane Austen, talentuosa scrittrice definita da Virginia Woolf “l’artista più perfetta tra le donne”, in tutta la sua travagliata e breve vita ha sempre declinato la vocazione letteraria al mondo femminile, descrivendo le eroine del suo quotidiano con ironia e amore per il dettaglio.

Il suo estro letterario ha influenzato e continua a influenzare non solo un nutrito numero di aspiranti scrittrici ma ha ispirato molti film del piccolo e grande schermo.

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La prosa concisa e diretta, l’acuto spirito di osservazione e il senso non comune del proprio essere nel mondo hanno reso opere come Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento e Persuasione così moderne da essere ancora perfettamente condivisibili, nella sostanza, dalle giovani generazioni. 

Per celebrarla a duecento anni dalla morte (la Austen si spense il 18 luglio 1817), e se volete immergervi nel suo universo letterario, abbiamo selezionato otto titoli di film, tratti dai suoi romanzi e racconti.

Alcuni sono oramai considerati dei capolavori che hanno aggiunto un tocco di originalità e ben raccolto lo spirito autentico di questa autrice. Altri, invece, non sono riusciti ad afferrare l’universo sensibile di una donna straordinaria, la lampante dimostrazione che non basta utilizzare i classici della letteratura per fare un buon film.

1 -  Ppz, Pride and Prejudice and Zombies

Iniziamo la nostra carrellata di pellicole austeniane con una delle più divertenti, bislacche e imprevedibili trasposizioni cinematografiche di Orgoglio e pregiudizio. Il passaggio letterario, qui, è doppio, perché l’ispirazione principale arriva dal libro Orgoglio e pregiudizio e zombie (2009) scritto da Seth Grahame-Smith, a sua volta ispirato al classico del 1813.

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La storia è nota: in una cupa campagna inglese, le cinque sorelle Bennet vivono con ritirata allegria coltivando le arti marziali per difendersi dagli zombie, in attesa di trovare un marito ricco ed equilibrato.

La bella Jane (Bella Heathcote) sembra averne trovato uno ma è la tenace e agguerrita Elizabeth (Lily James) ad avere un rapporto conflittuale con i gentiluomini, in particolare con Mr. Darcy (Sam Riley) tenebroso e silenzioso uomo che attira e allo stesso tempo respinge la giovane Bennet.

Ma i morti viventi invadono ben presto le loro terre e non vi è più tempo per i romanticismi.

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Il regista Burr Steers dirige i giovani, avvenenti e poco espressivi attori in un tripudio di horror scenografico e humor nero che, sorprendentemente, riesce a reggere il confronto con il testo originario, sottolineando i passi più ardimentosi.

2 – Il diario di Bridget Jones

Insieme alla saga di Harry Potter, Bridget Jones’s Diary (1995) di Helen Fielding è stato uno dei casi letterari inglesi più clamorosi degli ultimi quarant’anni, facendo di Bridget un personaggio amatissimo e figura allegorica per tutto il mondo occidentale.

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La storia della single trentenne carina, vivace, pasticciona, un filo ingenua e sempre pronta a credere al grande amore è volutamente e dichiaratamente ispirata a Orgoglio e pregiudizio.

Nel 2001 la regista Sharon Maguire sceglie la protagonista della trasposizione cinematografica, la texana Renée Zellweger, ingrassata di oltre quindici chili per entrare ancora di più nella parte.

Nonostante le numerose critiche per non aver optato per un’attrice inglese, Renée Zellweger risulta perfetta sia per l'interpretazione sia per l’impeccabile accento british, ricevendo la candidatura all’Oscar nel 2002 come miglior attrice protagonista.

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Accanto a lei, recitano due primattori come Colin Firth nei panni di Darcy e un seduttivo e libertino Hugh Grant in quelli di Daniel Cleaver, primo amore di Bridget.

3 – Becoming Jane, il ritratto di una donna contro

Becoming Jane è un film tra il biografico e la finzione in cui un tratto di vita reale della scrittrice inglese si mescola a suggestioni romantiche e argute congetture.

Diretto da Julian Jarrold nel 2007, con protagonista l’attrice premio Oscar Anne Hathaway, descrive il veritiero trasporto amoroso della scrittrice verso Thomas Langlois Lefroy (James McAvoy), avvocato di umili origini e ospite del ricco zio, vicino di casa della famiglia di Jane.

L’antipatia tra i due giovani presto si tramuta in passione ma le condizioni economiche della famiglia Austen non sono abbastanza floride.

La relazione, quindi, non riceve l'assenso dello zio di Lefroy e, in più, Tom dipende economicamente solo dalla benevolenza del dispettoso parente.

Le loro strade così si dividono e Jane sceglie di non sposare nessun altro.

Diventata negli anni una celebre scrittrice, incontrerà di nuovo Tom il quale non l’ha mai davvero dimenticata.

Qualche licenza poetica di troppo non disturba la qualità narrativa della pellicola, il cui fulcro principale è nella perfetta descrizione dell’educazione sentimentale di una donna che ha dentro di sé, senza ancora saperlo chiaramente, il germe dell’emancipazione.

4 – Ragione e sentimento

Il regista di Brokeback Mountain, Ang Lee, nel 1995 porta sul grande schermo una perfetta ricostruzione del libro e del noto arguto spirito inglese, evitando sia la pedissequa celebrazione autoriale sia qualsiasi insipida deriva romantica.

Nella solita Inghilterra di fine Settecento, muore Mr. Henry Dashwood, lasciando i figli di primo e secondo letto.

Tutti i suoi averi vanno quindi al primogenito e questa decisione comporta che l’altra famiglia, quella formata dalla signora Dashwood e le sue tre figlie Elinor (Emma Thompson), Marianne (Kate Winslet) e Margaret, rimanga praticamente indigente, nonostante la promessa fatta dall’erede di provvedere a loro.

Le vicende sentimentali delle tre sono assai intricate ma è soprattutto Elinor a trovare la vera felicità amorosa con Edward Ferrars (Hugh Grant) dopo una serie di spiacevoli equivoci.

La sceneggiatura efficace è della stessa Emma Thompson, che vince proprio in questa inconsueta veste il premio Oscar. Il produttore esecutivo è il grande regista Sidney Pollack.

Orso d'Oro a Ang Lee al Festival di Berlino 1996.

5 – Amori e inganni

Il film del 2016, diretto da Whit Stillman, è liberamente ispirato alla novella epistolare Lady Susan di Jane Austen.

Lady Susan Vernon (Kate Beckinsale) attraente vedova, si trova in vacanza a Churcill per cercare di ottenere un buon partito per sé e per la giovane figlia Frederica (Morfydd Clark).

Con abili manovre seduce i numerosi uomini della ristretta società in cui vive, che a loro volta non sono vittime fatali dell’amore ma personaggi consenzienti e rapaci.

Il suo ascendente alimenta e provoca pettegolezzi e maldicenze, inimicandole mogli e fidanzate.

L’umana varietà dell’ambiente anglosassone è analizzata sotto la fredda lucidità di un entomologo, rivelando che le rigide etichette e i protocolli soffocano ogni barlume di iniziativa personale, buona o cattiva che sia.

L’ottima interpretazione di Kate Beckinsale amplifica la bellezza del ritratto di una donna moderna e deliziosamente indegna.

La regia convince e sorprende anche nella scelta di un’opera della Austen ritenuta di qualità minore.

6 – Ragazze a Beverly Hills

Una squinternata quanto prevedibile commedia finto adolescenziale della breve vita registica di Amy Heckerling (Senti chi parla), descritta come l’educazione amorosa di una moderna fanciulla a immagine e somiglianza di Emma.

Il film, in realtà, non ha davvero nulla di attinente se non la risibile mania della liceale Cher – sì, come la cantante – interpretata dalla bionda slavata Alicia Silverstone, nel voler abbinare improbabili coppie di insegnanti e amici.

L’ambientazione è quella dei viziati e ricchi figli di Beverly Hills 90210: Cher prima si invaghisce del sosia gay di Brendon Walsh e poi viene premiata con il più carino, gentile ed empatico universitario del circondario (Paul Rudd).

Niente di nuovo e originale sotto il sole.

Da segnalare la presenza della compianta Brittany Murphy in una piccola e non particolarmente significativa parte.

7 – Emma

Prendete la diva del momento anni ’90, Gwyneth Paltrow, vestitela di crinoline, lasciatela predicare per quasi 100 minuti mentre beve ettolitri di thé delle cinque.

Avrete l’esatta percezione di quanto sia slavata e incolore questa ennesima trasposizione cinematografica che nulla aggiunge e molto toglie alla scintilla creativa di Jane Austen.

Emma Woodhouse è la giovane benestante che ama combinare matrimoni perbene tra gente perbene. Nella sua piccola comunità orbita l’amica Harriet Smith (Toni Collette), la cui bionda sensale vorrebbe far sposare con il viscido reverendo Elton (Alan Cumming). Le cose, ovviamente, si complicano per poi tornare magicamente e perfettamente in armonia, ognuna con il suo perfetto matrimonio. O quasi.

Nonostante un cast nutrito di ottimi attori, da Jeremy Northam (Gosford Park) a Ewan McGregor (Trainspotting 2) e allo stesso Alan Cumming di The Good Wife della bellezza e grazia di Emma non rimane assolutamente nulla.

8 – Alla ricerca di Jane

Alla ricerca di Jane, Austenland in originale, è un film del 2013 diretto da Jerusha Hess e basato sul romanzo omonimo di Shannon Hale.

Keri Russell, vista in The Americans, è Jane Hayes, newyorkese over 30, donna romantica che sogna di incontrare un uomo come il Mr. Darcy interpretato da Colin Firth nella omonima serie televisiva del 1995.

Con un colpo di testa, spende tutti i suoi soldi in un viaggio e soggiorno base per Austeland, una sorta di dimora e happening teatrale in Gran Bretagna in cui si viene immersi per qualche giorno nella vita e nelle avventure delle eroine di Jane Austen. Al suo arrivo, trova ad accoglierla l’eccentrica padrona di casa (Jane Seymour) e una delle ospiti, Elizabeth (Jennifer Coolidge) che ha invece acquistato il pacchetto completo, più ricco di comodità e lussi.

Jane incontra gli attori e le comparse dell’evento tra cui Martin (Bret McKenzie) lo stalliere e autista, di cui si invaghisce, e lo scontroso e silenzioso Mr Nobley (J.J. Feild), nipote della proprietaria. Le vicende e gli intrighi amorosi si succedono a un ritmo serrato fino alla fine del soggiorno in cui Jane si accorge di essere stata ingannata da Martin e che Nobley, forse, non recitava quando dichiarava il suo interesse per lei.

Smarrita e confusa, torna a New York, decisa a dimenticare le sue fantasticherie. Una visita inaspettata le farà cambiare volentieri idea.

La struttura narrativa risulta piacevole ma la regia e la sceneggiatura, poco incisive, annoiano e goffamente rivelano con largo anticipo chi si innamorerà e di chi, annacquando ulteriormente i già prevedibili colpi di scena. Su tutti, spicca la buona prova di J.J. Feild, attore molto quotato di serie televisive come quelle di Poirot e Miss Marple.

Fickle Fish Films - Moxie Pictures
Una scena tratta dal film Alla ricerca di Jane

Se non ne avete ancora abbastanza, segnaliamo l’esistenza, in Italia, della JASIT, la Jane Austen Society in Italy, l’associazione culturale italiana dedicata a Jane Austen. Questa realtà, nata sulla scia della gemella inglese, è composta da studiose e amanti del suo genio letterario. Da ricordare anche che a fin settembre vi aspetta un weekend con Jane Austen.

Ora non avrete più scuse per non conoscere Mr. Darcy, Emma, e tutti i personaggi più amati dalle lettrici di tutto il mondo.

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