I figli della notte, il trailer: l'esordio al cinema di Andrea De Sica

Autore: Alfonsina Merola ,

Andrea De Sica, figlio del compositore Manuel e nipote di Vittorio, debutta sul grande schermo come regista con I figli della notte. Il lungometraggio mostra la realtà vissuta da alcuni adolescenti all'interno di un collegio prestigioso.

Il regista dissacra le apparenze e le comuni credenze che ruotano intorno al "mondo dei pochi": sono in molti a pensare che questi siano posti paradisiaci, lussuosi e senza problemi. Quello di De Sica è uno sguardo forte e lucido che non è circoscritto solo alla vita collegiale.

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La pellicola, infatti, affronta e si sofferma su tematiche molto attuali e delicate che riguardano i ragazzi: il bullismo e la ribellione verso le regole imposte dalla società e dagli adulti.

Alcuni dei protagonisti del film di Andrea De Sica

Non è la prima volta che il cinema subisce il fascino oscuro della vita collegiale.

L'educazione fisica delle fanciulle (2005) di John Irvin, ad esempio, si sofferma su queste stesse tematiche, circoscritte al mondo femminile, ma in maniera completamente diversa da I figli della notte.

La pellicola di John Irvin mostra un mondo ipocrita, in cui l'educazione rigida delle ragazze non è altro che una maschera utile a nascondere ben altri retroscena e perversioni.

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Se non vogliamo allontanarci troppo con gli anni: La mia vita da Zucchina (2016), recente film animato, mostra la realtà più classica e convenzionale delle case-famiglia.

I figli della notte, invece, si discosta dai classici canoni legati a questa ambientazione. La tematica del film è attuale ed è scandita da una fotografia veloce e dai colori molto realistici. Il lungometraggio conduce lo spettatore in un mondo diverso dai classici stereotipi del collegio.

Il regista racconta dei problemi che esistono anche in un ambiente agiato: essere benestanti non è sinonimo di felicità: nella vita l'agio può essere importante ma non è fondamentale o consequenziale alla tranquillità interiore dell'uomo. Essere genitori non significa provvedere esclusivamente alle necessità materiali di un figlio e, soprattutto, non tutti sono in grado di ricoprire questo ruolo familiare.

Per Andrea De Sica cosa si nasconde dietro un collegio elitario, immerso nelle Alpi italiane e riversato ai giovani rampolli borghesi?

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In apparenza sembra un luogo tranquillo, il meglio che un genitore possa auspicare per il proprio figlio ma, in realtà, è una gabbia dorata: i ragazzi vengono monitorati, 24 ore su 24, attraverso delle telecamere nascoste a circuito chiuso.

Per i giovani collegiali, non c'è privacy, non c'è libertà ma solo regole da seguire. L'adolescenza però è caratterizzata da quello spirito di contraddizione, per cui il modo migliore per scoprire il mondo è quello di non rispettare le regole e, nel collegio, ci sono molti animi sovversivi. 

Cosa succederà a coloro che infrangono i codici comportamentali ed etici stabiliti dal collegio esclusivo?

Per scoprirlo bisognerà guardare I figli della notte. La pellicola uscirà nelle sale italiane il prossimo 31 maggio.

Il poster de I figli della notte di Andrea De Sica

I figli della notte: la trama

Giulio (Vincenzo Crea) ha 16 anni e, dopo l'ennesima bravata, la madre decide di mandarlo in un collegio esclusivo ed elitario. In questo luogo ci sono solo giovani rampolli che sono destinati  a diventare la futura classe dirigenziale. Qui il motto degli insegnanti della struttura è:

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Quello che questo istituto si aspetta da voi coincide con quello che auspicano i vostri cari. Siete qui per ritrovare il giusto passo.

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Giulio si accorge subito che il collegio non è altro che una prigione: un ambiente ostile e per nulla familiare. I ragazzi vengono educati severamente: l'uso di internet è molto limitato, hanno a disposizione 30 minuti al giorno per poter utilizzare il telefono e gli insegnanti sono rigidi ed irreprensibili.

Come spesso accade all'interno di qualsiasi struttura che limiti la libertà umana, anche nel collegio, ci sono atti di bullismo nei confronti dei più giovani o di chi è più debole.

Gli educatori sono al corrente della situazione di "nonnismo" perché monitorano tutto ma non intervengono, lasciando crescere questo clima ostile.

Giulio conosce in collegio Edoardo (Ludovico Succio). I due caratterialmente sono completamente diversi.

Edoardo è forte e non ha paura di opporsi al bullismo del dormitorio. Tra i due nasce una forte amicizia e decidono di vivere il collegio a modo loro: di notte escogitano delle fughe per scoprire la vita esterna ed i segreti della gabbia dorata in cui sono rinchiusi.

Giulio ed Edoardo credono di essere ribelli e di trasgredire le regole ma la realtà è ben diversa da come appare.

Vincenzo Crea e Ludovico Succio in una scena de I figli della notte di Andrea De Sica

Andrea De Sica mostra degli adolescenti diversi dalla maggioranza: non sono giovani che soffrono di un disagio sociali ma sono completamente il loro opposto. Il mondo è quello dei ragazzi ricchi e privilegiati ma che, ugualmente, soffrono e sono turbati internamente.

Buona visione!

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