Game of Thrones 8: il recap del sesto e ultimo episodio, The Iron Throne

Autore: Silvia Artana ,

La tanto attesa e temuta fine è arrivata. Con il sesto episodio di Game of Thrones 8, si conclude la lunga avventura iniziata nel (lontano) 2011.

Quale destino è toccato ai protagonisti?

Tra le macerie di Approdo del Re

Tyrion, seguito da Jon e Ser Davos, avanza tra le macerie di Approdo del Re. Lo scenario che si mostra agli occhi del Folletto è una apocalittica distesa di morte e distruzione.

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Quando arriva davanti ai corpi della madre e della figlia che Arya aveva provato a salvare, il Primo Cavaliere di Daenerys dice all'ex bastardo di Grande Inverno che lo andrà a cercare e si incammina da solo alla volta della Fortezza Rossa.

Mentre Tyrion si allontana, Jon e Ser Davos incontrano Verme Grigio e una guarnigione di Immacolati che si preparano a giustiziare dei soldati dei Lannister che si sono arresi. Il figlio di Rhaegar e Lyanna prova a fermarli, ma senza risultato. Con saggezza e diplomazia, il Cavaliere delle Cipolle lo invita ad andare a parlare di persona con la regina.

Intanto, il Folletto arriva alla Fortezza Rossa. Tyrion guarda i resti di quella che un tempo è stata la sua casa. Poi prende una torcia rimasta a terra e scende lungo le scale che conducono alle Cripte. Dopo avere superato una catasta di macerie, il Primo Cavaliere di Daenerys arriva dove sono stati travolti Jaime e Cersei.

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Il Folletto scorge nel cumulo di pietre e mattoni la mano del Kingslayer e inizia a scavare. Tra le lacrime, scopre i corpi dei fratelli. Stretti in un ultimo abbraccio tra le macerie, come in un utero materno.

Nel mentre, Jon attraversa l'orda Dothraki e l'esercito degli Immacolati schierati, in attesa di acclamare la loro regina. Anche Arya è in mezzo ai soldati.

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GoT 8x06: Daenerys Targaryen ad Approdo del Re
Daenerys Targaryen dopo avere conquistato Approdo del Re

Daenerys compare sui resti della scalinata reale della Fortezza Rossa, con Drogon che volteggia sopra di lei e poi si appoggia sulle macerie al suo fianco. La Madre dei Draghi ringrazia i suoi uomini per avere mantenuto le loro promesse - avere sconfitto i nemici "nelle loro armature di ferro" e avere distrutto "le loro case di pietra" - tra urla di giubilo. Poi chiama a sé Verme Grigio e lo nomina comandante di tutte le sue armate, Maestro di Guerra della Regina.

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La Khaleesi continua il suo discorso e rivela i suoi piani:

La guerra non è ancora finita. Non riporremo le nostre armi, finché non avremo liberato tutti i popoli del mondo. Da Grande Inverno a Dorne. Da Lannisport a Qarth. Dalle Isole dell'Estate al Mare di Giada. Uomini, donne, bambini, hanno sofferto sotto la ruota per troppo tempo. Distruggerete la ruota con me?

Mentre i soldati acclamano la Regina dei Draghi, Tyrion, Jon e Arya assistono con dolore e paura all'ultima deriva di Daenerys verso la tirannia. Poi il Folletto si avvicina alla Khaleesi. La giovane Targaryen lo accusa di essersi macchiato di tradimento, per avere liberato suo fratello. E l'ultimo dei Lannister le risponde che non è stato l'unico a venire meno ai propri giuramenti:

Io ho liberato mio fratello e tu hai fatto una carneficina e hai distrutto la città.

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Tyrion si toglie il sigillo di Primo Cavaliere e lo butta lontano. Daenerys ordina agli Immacolati di portarlo via.

Dopo avere scambiato un lungo sguardo con Jon, anche la Madre dei Draghi se ne va. Il giovane viene raggiunto da Arya, che lo mette in guardia dalla Khaleesi (che vedrà sempre in lui un nemico nella rivendicazione del trono):

So riconoscere un'assassina, quando ne vedo una.

L'incontro tra Jon e Tyrion

Jon si reca da Tyrion, dopo che Daenerys lo ha fatto rinchiudere in attesa di giustiziarlo. Con amara ironia, il Folletto lo ringrazia per essere andato a trovarlo e gli chiede se gli ha portato del vino. Poi gli domanda se ci sia vita dopo la morte e il giovane risponde laconicamente di non saperlo.

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L'ex Primo Cavaliere di Daenerys dice che la cosa in fondo le rende felice, perché l'oblio è "quanto di meglio potesse sperare". Poi elenca i crimini di cui si è macchiato: l'omicidio di Shae, l'omicidio di suo padre e il tradimento della sua regina.

Quando Jon gli dice che non l'ha tradita, il Folletto ribadisce che l'ha fatto e che lo rifarebbe, dopo avere visto quello che ha visto:

Io ho scelto la mia sorte. Gli abitanti di Approdo del Re no.

L'ex bastardo di Grande Inverno risponde di non potere giustificare quello che Daenerys ha fatto (e di non volerci neppure provare), ma osserva che "la guerra è finita". Tuttavia, Tyrion lo invita a riflettere. Dopo avere ascoltato il discorso della Madre dei Draghi ai suoi soldati, è convinto che la giovane Targaryen smetterà di combattere?

In fondo, la nostra regina è 'fuoco e sangue'.

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Jon Snow in battaglia
Jon Snow sul campo di battaglia

Ma Jon si ribella all'ineluttabilità delle origini di Daenerys, sue e del Folletto e cerca in qualche modo di giustificare le azioni della Khaleesi, attribuendo la responsabilità a Cersei e alla guerra. Però, quando Tyrion gli chiede se lui avrebbe fatto lo stesso, non può che restare in silenzio.

L'ex Primo Cavaliere della Madre dei Draghi ripercorre tutte le efferate risoluzioni della sua regina e osserva con amarezza il risultato al quale l'hanno condotta:

Ovunque lei arriva, uomini malvagi muoiono. Lei accresce il suo potere e la sua convinzione di essere buona e giusta. Lei crede che il suo destino sia costruire un mondo migliore per tutti. Se avessi questa convinzione, se l'avessi davvero, non uccideresti chiunque si frapponesse tra te e il paradiso?

Tyrion dice a Jon di sapere che la ama e gli rivela che anche lui la ama e che quella è stata la sua debolezza. Il giovane risponde citando Maestro Aemon:

L'amore è la morte del dovere.

E il Folletto risponde:

A volte, il dovere è la morte dell'amore.

Poi - come Arya - gli ricorda che le sue origini saranno sempre una minaccia per Daenerys. Tuttavia, Jon continua a professare la propria lealtà alla Madre dei Draghi e dice che nessuno può decidere se sarà regina. Ma Tyrion gli dice che non è così. Lui può:

Tu puoi decidere e devi farlo adesso.

Jon guarda a lungo il Folletto e poi se ne va.

Jon e Daenerys

Dopo avere parlato con Tyrion, Jon raggiunge Daenerys nella Fortezza Rossa. Il giovane viene sorpreso da Drogon, perfettamente mimetizzato sotto la cenere. Il drago si erge in tutta la sua maestosa grandezza ma, dopo averlo scrutato da vicino, lo lascia passare.

Nella sala del trono distrutta, la giovane Targaryen riesce finalmente a toccare il Trono di Spade. L'ex bastardo di Grande Inverno arriva proprio mentre la Khaleesi lo sta contemplando.

Daenerys ricorda di quando suo fratello le raccontava che l'ambito scranno era stato forgiato con le spade della migliaia di nemici sconfitti da Aegon e di come lei, bambina, non capisse il significato di "migliaia". Ma Jon non ha tempo di ascoltare e dice alla Madre dei Draghi delle efferatezze compiute dai suoi soldati.

La Khaleesi dice che sono "necessarie" e non ascolta ragioni neppure quando l'ex bastardo di Grande Inverno le parla dei bambini che lei ha bruciato vivi. Poi, si rifiuta di perdonare Tyrion.

Jon cerca di fare leva sulla misericordia di Daenerys, ma la Madre dei Draghi replica che le sue azioni sono ispirate dalla compassione e invita il giovane a unirsi a lei per costruire un mondo migliore:

[Costruiremo, n.d.r.] un mondo buono. [Lo so, n.d.r.], perché io so cosa è buono.

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Jon e Daenerys a Grande Inverno
Jon e Daenerys nelle Cripte di Grande Inverno

Il figlio di Rhaegar e Lyanna le dice che lui non è certo di sapere cosa sia buono e quando le chiede cosa sarà degli altri che - come lei - pensano di sapere cosa sia buono, la Khaleesi non ha dubbi:

Non sta a loro decidere.

Daenerys chiede ancora a Jon di aiutarla a costruire il mondo che sogna. Gli dice che è giusto che sia così, che è giusto da sempre, da quando erano bambini.

L'ex bastardo del Nord le ribadisce la sua lealtà:

Sei la mia regina... ora e sempre.

I due si baciano e poi Jon la pugnala al cuore.

Daenerys muore tra le braccia dell'uomo che amava (o credeva di amare) e poco dopo arriva Drogon. Il drago sfiora delicatamente sua "madre" e poi si rivolge minaccioso a Jon e apre le fauci per sputare fuoco. Il giovane si prepara a morire, ma il fiotto di fiamme di Drogon non è rivolto a lui, bensì all'Iron Throne.

Il drago scioglie il Trono di Spade, poi solleva con grande attenzione Daenerys e si allontana in volo...

Il nuovo re

Diverso tempo dopo la battaglia di Approdo del Re e la morte di Daenerys, un consiglio di pace formato dalle principali casate del Continente Occidentale e da Verme Grigio in rappresentanza delle forze del Continente Orientale fedeli a Daenerys si riunisce nella Fossa del Drago nella Capitale.

L'oggetto del contendere sono la sorte di Tyrion e di Jon. E soprattutto dei Sette Regni.

Ser Davos cerca di trovare un accordo, proponendo agli Immacolati le terre di Alto Giardino. Ma Verme Grigio non è disposto ad accettare. Il fedele ufficiale della Khaleesi vuole giustizia e zittisce con rabbia il Folletto. Ma l'ultimo di Lannister non si fa intimorire. Tyrion afferma che l'unico che può decidere è il re o la regina di Westeros e, quando i presenti osservano che non c'è, li esorta a eleggerne uno.

Dopo un imbarazzante discorso di Edmure Tully, messo a tacere da Sansa, il Folletto riprende la parola e svela il re che ha in mente:

Cosa unisce le persone? Armate? Oro? Vessilli? No, storie. Non c'è niente di più potente di una buona storia. Niente può fermarla. Nessun nemico può sconfiggerla. E chi ha una storia migliore di Bran the Broken? Il bambino che è caduto da una torre ed è sopravvissuto. Sapeva che non avrebbe più camminato, perciò ha imparato a volare. Si è spinto oltre la Barriera, un bambino storpio. Ed è diventato il Corvo a Tre Occhi. È la nostra memoria, il custode di tutte le nostre storie. Di guerre, matrimoni, nascite, massacri, carestie. Dei nostri trionfi. Delle nostre sconfitte. Del nostro passato. Chi meglio di lui per guidarci verso il futuro?

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Bran Stark a Grande Inverno
Bran Stark è il nuovo re di Westeros

Tyrion osserva che la scelta di Bran permetterà di "distruggere la ruota", perché il giovane non può avere figli e questo significa che Westeros eleggerà il proprio re:

D'ora in poi, non ci saranno re per nascita. Saranno eletti dai signori e dalle signore di Westeros, in questo posto, per servire il Reame.

Bran accetta con la consueta ironica impassibilità la proposta e tutti i presenti lo acclamano re. Tutti, tranne Sansa. Prima di accettare, la giovane chiede l'indipendenza del Nord e suo fratello gliela concede.

Come primo atto, il neo eletto re nomina il riluttante Tyrion suo Primo Cavaliere.

Il momento degli addii

Dopo l'elezione di Bran e la nomina a Primo Cavaliere, Tyrion si reca da Jon e gli comunica che il nuovo re - in un difficile compromesso per il bene di tutti - ha deciso di mandarlo tra i Guardiani della Notte:

Non prenderai moglie, non possederai terre, non avrai figli.

Profondamente provato, Jon si chiede se sia giusto. Il Folletto gli dice di chiederglielo di nuovo tra 10 anni e poi i due si salutano. Forse per sempre o forse no.

Una volta liberato, il giovane si avvia al porto e passa sotto lo sguardo severo di Verme Grigio. Il guerriero si appresta a fare rotta verso Naath.

Invece, l'ex bastardo del Nord saluta Sansa, Arya e Bran. 

Sansa gli domanda perdono per avere rivelato la verità sulle sue origini e Jon l'abbraccia, rendendole merito per avere ottenuto l'indipendenza del Nord. Arya gli dice che non potrà andare a trovarlo, perché non tornerà a Nord: come voleva da tempo, la giovane viaggerà per scoprire cosa c'è a ovest di Westeros. Bran lo congeda dicendogli che ha portato a termine la sua missione:

Eri esattamente dove dovevi essere.

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Brienne di Tarth
Brienne rende omaggio a Jaime

Mentre Jon si mette in viaggio verso Nord, Brienne completa la storia di Jaime sul libro dei Comandanti delle Cappe Dorate, scrivendo le eroiche gesta compiute dal Cavaliere nella battaglia di Grande Inverno e concludendo che è morto per difendere la sua regina. Poi raggiunge la sala del Concilio Ristretto. Il consesso è presieduto da Bran e Tyrion e vede tra i membri anche Bronn, Ser Davos e Sam.

Il nuovo re delibera con i suoi consiglieri e poi chiede notizie di Drogon. Dopo avere detto che proverà a trovarlo, viene accompagnato fuori dalla sala da Ser Podrick Payne.

Invece, Tyrion scopre che nel libro che narra gli eventi dopo la Ribellione di Robert, scritto da Maestro Ebrose e intitolato le Cronache del ghiaccio e del fuoco dietro consiglio di Sam, lui non è nominato. Lìoblio, infine, lo ha raggiunto.

Il nuovo mondo degli Stark

Jon arriva a Castello Nero con due soli uomini, ma quando vengono aperti i cancelli, scopre che ad attenderlo all'interno ci sono Tormund, il Popolo Libero e Ghost.

E mentre Bran governa Westeros, Sansa viene incoronata Regina del Nord e Arya veleggia verso orizzonti sconosciuti, il giovane Targaryen/Stark si incammina verso le terre del Profondo Nord insieme alla gente alla quale è sempre, davvero appartenuto...

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