George R.R. Martin: il commento a Captain Marvel nasconde una velata critica a Game of Thrones?

Autore: Silvia Artana ,

Può un commento su Captain Marvel essere interpretato come una (velata) critica a Game of Thrones? Sì, se a farlo è George R. R. Martin.

L'autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, su cui è basata la serie HBO, è andato al cinema a vedere il film con Brie Larson e l'ha raccontato sul suo sito, Not a Blog.

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Lo scrittore ha espresso un giudizio lusinghiero sulla pellicola:

È davvero molto divertente. Sono impaziente di vedere come Marvel utilizzerà il Capitano nel prossimo film degli Avengers. Una volta che sviluppa completamente i suoi poteri, è di gran lunga il personaggio più potente del Marvel Cinematic Universe (MCU). Potrebbe mangiare Iron Man per pranzo e Thanos per dessert, con contorno di Doctor Strange. Adesso, Thanos è nei guai.

Martin si è anche raccomandato con i fan di fermarsi fino alla fine dei titoli di coda per non perdere la mid-credits e la post-credits scene:

Il film ha due Easter egg, non una sola. Nel cinema dove ho visto io Captain Marvel, la gente si è alzata dopo la prima e ha perso la seconda.

Ma allora, da dove è nata la polemica?

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Ebbene, dalla premessa dello scrittore a quanto sopra (se non avete ancora visto Captain Marvel, qui sotto c'è una osservazione che dovreste evitare):

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In qualità di vecchio (molto, molto vecchio) fan boy di Marvel, mi rattrista un po' il fatto che abbiano escluso dalla continuity il Captain Marvel originale, il guerriero Kree Mar-Vell. Per non parlare del Big Red Cheese di Fawcett Comics [ovvero, il primo Captain Marvel, l'attuale Shazam!, n.d.r.]. Ma magari è solo un problema mio.

In particolare, a finire nel mirino dei fan, sono state le parole:

Sono una sorta di purista, quando si tratta di adattamenti.

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Un utente di Twitter ha fatto uno screnshoot del post e poi ha isolato e sottolineato la frase, a indicare che si tratterebbe di una "frecciata" alla direzione presa da Game of Thrones rispetto alle Cronache del ghiaccio e del fuoco:

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Per chi non fosse a conoscenza della genesi della serie TV, lo sviluppo ha seguito quello dei libri fino alla terza stagione, poi ha virato verso una sorta di "patchwork".

George R. R. Martin ha scritto un episodio per ciclo fino alla quarta. Dalla quinta, non ha più partecipato al processo di adattamento.

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Inoltre, dalla sesta, la storia di GoT è per la maggior parte originale, con alcuni spunti da Il banchetto dei corvi, A Dance with Dragons e (a quanto pare) dal romanzo che l'autore deve ancora finire (da un tempo che i fan non contano più), The Winds of Winter.

E proprio questa particolare situazione ha generato una discussione animata da commenti variamente critici e/o scettici nei confronti dello scrittore.

La maggior parte degli utenti ha sottolineato che Game of Thrones non può essere considerata un adattamento in senso stretto... dal momento che manca il materiale da adattare:

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E qualcuno ha osservato che Martin non disdegna l'enorme popolarità e successo che la serie HBO gli ha fruttato:

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Ma il punto è un altro.

Il commento dello scrittore contiene davvero una critica a Game of Thrones o è solo l'ennesima polemica da social?

Solo il diretto interessato conosce la verità e non è detto che la rivelerà.

In fondo, potrebbe avere ragione l'utente Jay Olé!:

George R. R. Martin ci sta trollando tutti.

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Un colpo di scena perfettamente nello stile dell'autore.

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