George R. R. Martin su Game of Thrones 8: "Non dovrebbe essere la stagione finale"

Autore: Silvia Artana ,

Il fatidico momento è (quasi) giunto. Il 14 aprile (le 3 del mattino del 15 in Italia), il primo episodio di Game of Thrones 8 arriverà in TV. E la leggendaria serie di HBO inizierà la sua corsa verso il finale. Un finale che i fan aspettano da quasi 2 anni in maniera spasmodica. Ma che temono anche molto. Non solo perché "ci saranno un sacco di morti", ma perché metterà il punto alla storia di Jon, Daenerys e di tutti gli altri amati e odiati protagonisti.

Nessuno degli appassionati dell'adattamento delle Cronache del ghiaccio e del fuoco è davvero pronto a sentire risuonare le note della celebre sigla per l'ultima volta e a guidare le loro fila c'è nientemeno che George R. R. Martin. Lo scrittore aveva già detto che avrebbe voluto che GoT arrivasse "almeno" alla stagione 10 e lo ha ribadito in un'intervista a The Hollywood Reporter in occasione della première:

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Penso che [la stagione 8, n.d.r.] non dovrebbe essere l'ultima. Ma eccoci qui. Mi sembra che non sia trascorsa più di una settimana da quando abbiamo iniziato [a girare Game of Thrones, n.d.r.]. È di più? Il tempo è passato in un lampo. 

Ma per dirla tutta, GRRM ha una ragione molto personale per ritenere che il finale della serie arrivi troppo presto: l'eterna scrittura di The Winds of Winter. L'autore ha rivelato di essere ancora troppo addentro agli eventi delle Cronache del ghiaccio e del fuoco per concepire una conclusione. Senza contare l'impegno con i progetti legati a GoT:

È eccitante. So che è una fine, ma per me non è proprio una fine. Sono ancora profondamente preso dalla scrittura dei libri. E stiamo sviluppando 5 spin-off. Penso che sarò ancora in giro per Westeros quando tutti gli altri se ne saranno andati.

E a proposito del prequel, lo scrittore ha rivelato qualche dettaglio:

Le riprese [del pilot, n.d.r.] non sono ancora iniziate, ma ci sono quasi. Possono contare su una grande regista e su un cast straordinario. Tengo le dita incrociate. È una serie diversa. Decisamente molto diversa. È ambientata migliaia di anni nel passato. Siamo di fronte a un'era completamente differente da quella di Westeros. Non ci sono draghi, non c'è il Trono di Spade e non c'è Approdo del Re. Sarà interessante vedere la risposta dei fan.

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George R. R. Martin ha aggiunto che lo spin-off sarà basato solo in minima parte su Il mondo del ghiaccio e del fuoco, il libro che racconta la storia dei Sette Regni che ha portato ai fatti narrati nelle Cronache:

In linea di massima, il pilot prende la mosse da un paio di righe, che costituiscono il materiale di partenza utilizzato da Jane Goldman [la sceneggiatrice, n.d.r.] per inventare altro.

Lo scrittore ha approfittato dell'occasione per ridimensionare la sua fama di spietato uccisore di personaggi, sottolineando che gli showrunner di GoT ne hanno "fatti fuori" molti di più:

D.B. Weiss e David Benioff hanno uccisi molti più personaggi di me. Posso nominarne 20 che sono morti nella serie, ma che sono vivi nei libri Se faranno la stessa fine nei romanzi? Chi può dirlo...

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GRRM ha concluso l'intervista rassicurando ancora una volta i fan circa l'intenzione di volere davvero concludere la saga che gli ha regalato fama e successo planetari:

Sì, sono in isolamento. Il mio fedele staff - un paio di persone sono sempre con me - mi ha incatenato alla macchina da scrivere. Mi stanno facendo mangiare cibo sano. È orribile!

Ma almeno per il momento, l'unico finale certo è quello di Game of Thrones.

L'Inverno è arrivato. La Grande Guerra è alle porte.

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