George R.R. Martin elettrizza i fan: Wild Cards diventerà una serie TV

Autore: Silvia Artana ,

L'estate 2016 porta con sé una grandiosa notizia per i fan di Wild Cards e di George R. R. Martin. Il "papà" di Game of Thrones ha annunciato sul suo blog che la celebre saga di supereroi e fantascienza ambientata in un universo condiviso diventerà una serie TV

Il progetto sarà sviluppato da Universal Cable Productions (una divisione del network NBC Universal, noto agli appassionati per Mr. Robots, Suits, The Magicians e 12 Monkeys), sotto la supervisione di Melinda M. Snodgrass, braccio destro di Martin fin dalla prima storia di Wild Cards.

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La scrittrice e sceneggiatrice (suo l'episodio La Misura di un Uomo di Star Trek: The Next Generation, che ha ricevuto una nomination ai Writer's Guild Award) sarà affiancata nell'impresa dal produttore Gregory Noveck e, secondo quanto scrive l'autore delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, l'idea è di creare un universo televisivo esteso come quello letterario, composto da più serie interconnesse.

Per chi sente nominare per la prima volta Wild Cards, si tratta di una serie di 22 volumi tra romanzi e racconti (con il 23° in uscita a fine agosto 2016 e altri 3 in lavorazione) realizzata da un gruppo di scrittori del Nuovo Messico e ideata e curata da George R. R. Martin (che partecipa anche nelle vesti di autore).

Tutte le storie sono collegate tra di loro e narrano gli eventi successivi al 15 settembre 1946, quando la razza aliena dei Takisiani decide di testare un virus sugli abitanti della Terra, colpendo New York e, secondariamente, altre zone del mondo. Tale virus è progettato per ricombinarsi con il DNA e migliorare il patrimonio genetico di chi lo riceve, ma è ancora imperfetto e i suoi effetti sono molteplici come le figure di un mazzo di carte, ragione per cui è chiamato Wild Card.

Coloro che hanno la fortuna di "pescare" l'Asso acquisiscono poteri eccezionali (come volare, cambiare forma, leggere la mente..) e vengono detti Assi, ma si tratta di una minoranza, pari all'1%. La maggior parte della popolazione (il 90%), infatti, muore, mentre alcuni (9%) subiscono mutazioni che li rendono deformi e sono chiamati Joker. Tra le due specie di sopravvissuti si collocano i Deuce, che hanno della facoltà trascurabili, per esempio cambiare colore e trasformarsi in una pozza d'acqua.

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La peculiarità della serie è il fatto di essere ambientata nel mondo reale e di avere tra i suoi protagonisti diversi personaggi che sono davvero esistiti o che ancora sono in vita - come Grace Kelly, Richard Nixon, Jim Morrison e Mick Jagger - "rivisti" alla luce degli effetti del virus. Inoltre, le storie sono particolarmente esplicite in fatto di sesso e violenza, cosa che differenzia Wild Cards da tutti gli altri prodotti dedicati ai supereroi (eccezion fatta, forse, per Deadpool).

wildcardsonline.com
Una cover dei libri di Wild Cards
La serie di libri e racconti Wild Cards attualmente è composta da 22 volumi

Il progetto è molto ambizioso e - soprattutto - lungo e impegnativo, ma i lettori delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e i fan di Game of Thrones (che finirà con l'ottava stagione) possono stare tranquilli.

George R. R. Martin, infatti, non prenderà parte all'adattamento per la TV di Wild Cards:

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Non contribuirò in prima persona alla realizzazione della serie. Il mio contratto per lo sviluppo di racconti è esclusivo con HBO e sto scrivendo The Winds of Winter, come immagino la maggior parte di voi ricorderà. 

D'altra parte, anche gli amanti di Wild Cards non hanno di che preoccuparsi:

Ho piena fiducia in Melinda M. Snodgrass e Gregory Noveck. Loro conoscono e amano l'universo di Wild Cards 'quasi' come me e penso che faranno un lavoro fantastico. [...] Solo una cosa posso dire per certo. Vedrete Croyd Crenson, a prescindere dalla strada che la serie o le serie prenderanno. Non sarebbe Wild Cards senza The Sleeper.

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