George Saunders vince il Man Booker Prize con Lincoln nel Bardo

Autore: Angelo Cavaliere ,

Dal 1969 il Man Booker Prize premia il miglior romanzo pubblicato nel Regno Unito scritto originariamente in lingua inglese. Quest'anno l'onore di vincere il più importante riconoscimento letterario britannico è toccato a George Saunders con il suo Lincoln nel Bardo.

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Il romanzo prende spunto da un episodio storico realmente accaduto, per poi lasciare spazio a una narrazione tutt'altro che terrena: la notte del 1862 in cui il presidente degli Stati Uniti Abraham Lincoln seppellì suo figlio undicenne Willie nel cimitero di Washington. L'autore immagina che l'anima del piccolo rimanga intrappolata nel Bardo - una sorta di purgatorio dei buddisti tibetani - insieme agli altri spiriti che lo abitano e combatta disperatamente per non abbandonarsi alla morte nella speranza che il padre torni a salvarlo. 

Questa particolare struttura diventa ancora più suggestiva e coinvolgente, e nello stesso momento ancor più sperimentale, per lo stile narrativo scelto dall'autore: il romanzo infatti è quasi tutto in forma di dialogo tra il piccolo Willie e il gruppo dei fantasmi. In questo coro di voci la narrazione si scompone in un mosaico di testimonianze che devono essere d'aiuto a Willie nel trapasso. Le uniche interruzioni sono dovute all'inclusione di riferimenti storici testuali, pezzi di biografie, lettere, che alimentano il continuo parallelismo tra la tragedia personale della famiglia Lincoln e quella nazionale della Guerra Civile.  

Lo stesso Saunders, durante la conferenza stampa tenuta martedì a Londra, ha voluto sottolineare quanto sia importante premiare un testo così non convenzionale.

Per me è un premio significativo perchè questo è un libro diretto, in un certo senso strano, sicuramente fuori dagli schemi tradizionali. Il mio obiettivo non era essere stravagante, ma di trasmettere esattamente quel tessuto emozionale e questa era l'unica forma che mi permetteva di farlo.

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Un' occasione fondamentale per discutere dell'esigenza di nuovi riferimenti nella nostra società.

Non parliamo d'altro che della necessità di difendere la nostra cultura. Quella che abbiamo qui questa sera è una cultura internazionale, compassionevole, attiva. C'è una stanza piena di persone che hanno fiducia nel mondo, nella sua bellezza e nella sua ambiguità e nel tentativo di capire il punto di vista degli altri, anche quando sembra davvero difficile.

Proprio come il piccolo Willie ha bisogno delle testimonianze di quelle anime che ancora non hanno accettato la loro condizione, per Saunders è importante riferirsi all'innovazione di nuovi mezzi stilistici, perchè solo dando voce ai nostri cambiamenti si potrà di nuovo affermare la nostra unicità. 

Chi è George Saunders

George Saunders è uno scrittore e saggista texano nato nel 1958. Ha collaborato con New York Times, con The New Yorker, con Harper's Magazine e con il Guardian. Peculiarità della sua scrittura è l'attenzione ai movimenti e ai meccanismi sociali nati a causa del consumismo di massa e dall'uso dei mass media nello realtà contemporanea. Le grandi questioni morali che affronta vengono trattate sempre con un connotato satirico che lo ha reso uno degli scrittori più amati dal pubblico e dalla critica degli ultimi venti anni. Autore soprattutto di storie brevi, tra cui la raccolta Dieci Dicembre vincitrice dello Story Prize nel 2013 e del Folio Prize nel 2014, con Lincoln nel Bardo si mette per la prima volta alla prova con un romanzo.

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I finalisti del Man Booker Prize

Fino a pochi anni fa al Man Booker Prize potevano partecipare solo autori provenienti dall'Inghilterra, dall'Irlanda e dagli altri stati appartenenti al Commonwealth. Dal 2014 viene incluso qualsiasi romanzo scritto in inglese e pubblicato in Gran Bretagna. Tra le 144 proposte pubblicate dal primo ottobre 2016, i cinque critici letterari che hanno composto la giuria hanno scelto i 13 finalisti. Tra gli autori favoriti spuntavano i nomi di Paul Auster con il suo 4 3 2 1 e Swing Time di Zadie Smith

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George Saunders diventa così il secondo scrittore statunitense ad aggiudicarsi questo ambito premio, dopo la vittoria  dello scorso anno del suo connazionale Paul Beatty.  

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