Ghostbusters, ecco le 3 scene cult della saga degli Acchiappafantasmi

Autore: Emanuele Zambon ,

Energia psicocinetica, dispositivi di stoccaggio ectoplasmatico, vapori a erranza di quinta classe: una terminolgia pseudo scientifica divenuta cult nel giro di poco tempo, a partire dal 1984, anno di uscita nelle sale di Ghostbusters - Acchiappafantasmi. Scienziati da strapazzo come il Peter Venkman di Bill Murray ci hanno permesso di familiarizzare con acceleratori protonici, flussi di melma psicomagneterica, mastri di chiavi e guardie di porta.

In un angolo del cuore di ognuno di noi trova d sempre spazio la pellicola diretta da Ivan Reitman e sceneggiata da Dan Aykroyd - per lui un cameo nel reboot in arrivo - e Harold Ramis (i Ray Stantz ed Egon Spengler del film). Il successo della pellicola ha portato ad una serie animata - The Real Ghostbusters, con gli stessi doppiatori della pellicola - e ad un sequel, realizzato nel 1989.

Advertisement

Columbia Pictures
Una scena di Ghostbusters - Acchiappafantasmi

Ora è il turno del reboot al femminile firmato Paul Feig: il nuovo Ghostbusters (guarda la nuova clip del film) arriverà nelle sale italiane il 28 luglio 2016. Vedremo sul grande schermo le peripezie paranormali di Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Leslie Jones e Kate McKinnon, le nuove cacciatrici di fantasmi di New York (senza contare il sexy centralinista Chris Hemsworth, il Thor dei cinecomic Marvel).

In attesa dell'uscita al cinema del reboot del cult anni '80, abbiamo selezionato 3 scene cult della saga degli Acchiappafantasmi:

1) La "Smerdata"

Prima il breve contatto ravvicinato con un ectoplasma, avvenuto nella biblioteca nazionale nell'incipit del film. Poi il primo e concreto lavoro per gli Acchiappafantasmi, contattati dal direttore di un hotel a causa di un verdognolo aborto di tubero che infesta un piano del complesso. Protagonisti della divertente sequenza sono Ray e Peter. Il primo stabilisce il contatto con Slimer, provando a friggerlo con il raggio protonico. Il fantasma goloso riesce a scappare, trovandosi di fronte ad un attonito Peter. I due si scrutano come due cow-boy prima di un duello. Subito dopo lo scienziato emette un urlo agghiacciante. Stacco, e Ivan Reitman, con un breve piano sequenza di Ray che si muove tra i corridoi dell'hotel, ci conduce dinanzi ad un Peter accasciatosi a terra e completamente ricoperto di una sostanza gelatinosa putrida. "Mi ha smerdato!", sono le prime parole dello sventurato, al quale Ray replica con: "Fantastico!!! Contatto fisico autentico". E mentre Peter asserisce di "sentirsi d'un fetido", Egon, contattato via radio, liquida con uno "splendido" l'incontro paranormale. Una scena ormai cult, che mostra gli Acchiappafantasmi in azione per la prima volta.

2) Maxi Marshmallow

"Gran bella pensata, Ray". Nello scontro finale con Gozer, un incubo gigantesco si materializza per le strade di New York. Partorito dalla mente giocherellona di Ray, il maxi pupazzo si muove come King Kong tra i grattacieli e le urla dei passanti. Una sequenza cult, contraddistinta da effetti speciali che oggi fanno sorridere, ma che all'epoca dell'uscita nelle sale di Ghostbusters (era il 1984) erano a dir poco sbalorditivi. Ma è lo scambio di battute fra Bill Murray e Dan Aykroyd a rendere indimenticabile l'entrata in scena dell'uomo della pubblicità dei Marshmallow ("Non c'è niente di più soffice e dolce di quei candidi gnocchi di lichene" esclama Ray). Per sconfiggere l'abominevole pupazzo, gli Acchiappafantasmi saranno costretti a contravvenire agli avvertimenti di Egon ("mai incrociare i flussi"), dal momento che la soluzione proposta da Peter ("È un marinaio, è qui a New York. Lo portiamo a scopare e non avremo più noie") era apparsa per così dire evanescente. 

3) Miss Liberty

"Viene da chiedertelo, vero? Se sia nuda sotto quel manto...è francese, lo sai no?". Il Peter Venkman di Bill Murray è il mattatore assoluto anche del secondo capitolo di Ghostbusters (guarda le scene inedite del nuovo capitolo), in cui la Statua della Libertà prende vita dopo essere stata cosparsa di melma psicomagneterica. Il monumento avanza verso la Grande Mela sulle note di una hit anni '80, scortata dalla polizia e dall'incitamento dei cittadini di New York. È una delle sequenze più significative di un film leggermente sottotono, se confrontato con il primo capitolo. 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!

Sto cercando articoli simili...