Ghostbusters: Eddie Murphy e John Belushi dovevano essere protagonisti

Autore: Chiara Poli ,

A raccontarlo è Dan Aykroyd in persona, protagonista nonché autore della sceneggiatura insieme a Harold Ramis:

L'ho scritto per Eddie Murphy. Eravamo io, John Belushi ed Eddie Murphy. Avremmo dovuto essere i Ghostbusters originali.

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Il cult movie del 1984 diretto da Ivan Reitman, Ghostbusters - Gli acchiappafantasmi, nasceva con un team di protagonisti diverso da quello che abbiamo conosciuto e amato.

Durante un episodio di The Movies That Made Us, serie di Netflix dedicata ai film più amati e popolari di sempre, Dan Aykroyd ha detto di aver scritto il personaggio che sarebbe stato poi interpretato da Bill Murray, il dottor Peter Venkman, pensando proprio a Eddie Murphy.

Aykroyd propose il ruolo di Venkman - spiegando a grandi linee l'idea alla base di Ghostbusters - a Eddie Murphy durante le riprese di Una poltrona per due, il film di John Landis diventato un grande classico di Natale in cui Aykroyd e Murphy lavorarono sostituendo, a loro volta, i protagonisti inizialmente selezionati per il film: Gene Wilder e Richard Pryor, la storica coppia di Non guardarmi, non ti sento.

Murphy rifiutò la proposta di Aykroyd, raccontando molti anni dopo che l'idea gli era parsa terribile:

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Ero tipo: Questa cosa suona come uno schifo... Per me.

Inutile sottolineare quanto il celebre attore e comico si sbagliasse.

Per quanto riguarda il ruolo di Belushi, invece, Aykroyd stava lavorando alla sceneggiatura pensando all'amico John Belushi, suo partner in The Blues Brothers sul set del film e in tour con la colonna sonora della pellicola-capolavoro di John Landis.

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Proprio mentre scriveva per John, arrivò la notizia della sua morte. Era il 5 marzo del 1982, quando il corpo senza vita di John Belushi venne ritrovato nella sua stanza di hotel a Hollywood.

Belushi morì per un mix letale di cocaina ed eroina. Aveva solo 33 anni, e ciononostante era già entrato nel mito.

Sconvolto dalla notizia, Dan Aykroyd ricorda:

La mattina della morte di John stavo scrivendo una battuta per lui. Ho ricevuto la notizia che se n'era andato, perciò anche se non c'era più ho finito il film.

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In qualche modo, lavorare al copione di Ghostbusters ha aiutato Dan Aykroyd a superare un momento molto difficile.

Era davvero inteso come un duetto. Avevano già lavorato come una squadra in The Blues Brothers e Dan stava cercando qualcos'altro da fare insieme.

Parole del regista Ivan Reitman, che ci conferma come l'idea originale di Ghostbusters, pensata per un trio di protagonisti ma condotto dalla coppia vincente Aykroyd-Belushi, fosse molto diversa da quella sviluppata in seguito.

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Ma mantenne in qualche modo la presenza di John Belushi, modellando il fantasma Slimer - il più celebre di quelli catturati dai protagonisti del film - proprio sul volto di Belushi.

La sera prima che fosse approvato, tutti i produttori esecutivi stavano arrivando la mattina dopo per firmare per Slimer, e io ricevo un messaggio che dice: 'Deve assomigliare a John Belushi'. I suoi amici Harold e Dan avevano deciso che questo era un modo per tenerlo nel film, come un fantasma trasandato e odioso come il suo personaggio di Bluto in Animal House. Ed è esattamente ciò che era, ma io pensavo 'È un sorriso con le braccia, come farò a farlo assomigliare a John Belushi?'.

Parola di Steve Johnson, responsabile degli effetti speciali per i fantasmi di Ghostbusters.

E non è finita qui: anche John Candy, che tutti ricordiamo per Balle spaziali, Un biglietto in due e Io e zio Buck, avrebbe dovuto prendere parte a Ghostbusters.

Pensavamo di usare John Candy nel ruolo di Louis Tully, ma per chissà quale motivo l'accordo non è stato concluso.

Lo ricorda Karen Rea, direttrice del casting, mentre l'art director degli effetti visivi, John Bruno, si spinge anche oltre:

Originariamente negli storyboard praticamente disegnammo John Candy perché era chi avrebbe interpretato questo personaggio in base a ciò che avevamo sentito.

Pare che John Candy, però, avesse rifiutato il ruolo di Louis perché, come Eddie Murphy, non aveva capito il personaggio e il film.

Lo disse Ivan Reitman nel 2014, in occasione del trentesimo anniversario di Ghostbusters. 

Un cult movie che, nonostante i molti cambiamenti rispetto all'idea originale, è risultato perfetto così come lo abbiamo visto tutti.

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