Il mondo sta cambiando e con esso il canone Disney, dove fanno sempre più spesso capolino principesse sui generis, lontane dallo stereotipo della flessuosa ragazza caucasica biondissima e ossessionata dall'idea di trovare il suo principe.
Dopo i primi esperimenti negli anni '90, Disney ha cominciato a proporre storie progressivamente meno aderenti al modello della ragazza bianca che cerca marito di sangue blu, tentativo coronato con l'epocale successo di Frozen, dove i due protagonisti maschili sono poco più che spalle all'interno di una vera e propria storia di empowerment femminile e sorellanza.
Lo scarso interesse che la protagonista Elsa dimostra per la ricerca di un compagno per la vita ha suscitato i sospetti del movimento LGBT e le ire dei genitori più tradizionalisti, così come era avvenuto per la protagonista di Ribelle - The Brave.
Le ragazzine che sono refrattarie al matrimonio come Elsa e Merida non piacciono ai movimenti ultra-tradizionalisti statunitensi (e non solo!) ma sono diventate una bandiera per un'ampia fetta di pubblica che si sente da sempre escluso dalle rappresentazioni Disney: quello degli omosessuali, senza contare l'apprezzamento suscitato in parte dei movimenti femministi.
Insomma, queste eroine moderne che pensano alla propria realizzazione personale più che a convolare a nozze piacciono molto, nonostante o proprio perché l'approccio sfumato di Disney permette di ipotizzare una loro plausibile omosessualità.
Ora però i fan chiedono qualcosa in più alla Casa del Topo, ovvero una dichiarazione esplicita. Tutto nasce dal tweet di Alexis Isabel Moncada, bisessuale e attivista per i diritti della comunità LGBT, che qualche giorno fa ha postato questo appello a Disney, in vista dell'arrivo del sequel di Frozen:
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L'hashtag #GiveElsaaGirlfriend è diventato in poche ore virale e da tutto il mondo sono arrivare richieste a Disney di includere un modello gay positivo per i ragazzini di tutto il mondo all'interno del suo canone. Elsa potrebbe diventare un punto di riferimento in un'età complicata, che può essere resa ancora più difficile dalla presa consapevolezza della propria omosessualità.
Interpellata da People, Moncada ha spiegato così il suo appello:
Molti nella comunità LGBT vedono Frozen come una metafora per l'esperienza del coming out e dell'accettazione di sé. Eppure Elsa, la protagonista del film, finirà probabilmente con un principe azzurro o un re nel sequel del film.
Come si muoverà la sempre prudente Disney? Non lo sapremo prima dell'arrivo di Frozen 2, già in produzione, che dovrebbe essere completato non prima del 2018.
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