Golden Globes 2019: omaggio alla carriera del grande Jeff Bridges

Autore: Chiara Poli ,

Non a caso il personaggio che ha citato, fra i molti interpretati, durante il discorso di accettazione del Golden Globe alla carriera, è stato Drugo.

Il protagonista de Il grande Lebowski, il capolavoro dei fratelli Coen, è amatissimo anche dai suoi fan.

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Ma la carriera di Jeff Bridges, premio Oscar per Crazy Heart, è talmente ricca di personaggi che sarebbe davvero difficile sceglierne uno solo.

Da King Kong a Starman, da Doppio taglio a Tucker, da I Favolosi Baker a La leggenda del Re Pescatore: Jeff Bridges ha attraversato tutti i generi, ha ottenuto il suo primo lavoro fisso in TV e ha dimostrato di sapersi reinventare.

Da sex symbol degli action movie - Blown Away quello più amato - a star della commedia romantica (con l'indimenticabile professore de L'amore ha due facce, accanto a Barbra Streisand), fino al saggio referente di Josh Brolin in Fire Squad, che racconta la storia vera dei Granite Mountain Hotshots, rendiamo omaggio alla carriera di un attore che non ha mai rifiutato una sfida.

Per gli appassionati di cinema della mia generazione, Jeff Bridges è un'icona del grande schermo. Ma la sua filmografia è così vasta, ricca e infarcita di titoli di culto da farlo rientrare nell'olimpo degli immortali di Hollywood: tutti, perfino i più giovani, avranno modo di amare il suo talento e la sua versatilità.

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Un inizio difficile

Jeffrey Leon Bridges nasce a Los Angeles il 4 dicembre del 1949. Figlio d'arte, è il secondogenito di Lloyd Bridges, noto attore di piccolo e grande schermo (Cavaliere solitario, Il gigante del Texas, Mezzogiorno di fuoco, L'aereo più pazzo del mondo...), che ha recitato accanto a lui in Blown Away - Follia esplosiva nel ruolo di Max.

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Anche la madre di Jeff, Dorothy Dean Simpson, aveva lavorato come attrice (accanto al marito ne L'uomo del mare), prima di dedicarsi alla famiglia accudendo i tre figli Beau, Jeff e Cindy.

Fin da piccolo, Jeff frequenta il mondo del cinema e della TV, ma l'ambiente di Hollywood sembra avere un effetto deleterio su di lui: quando è adolescente inizia a fare assiduamente uso di droga e i suoi genitori intervengono per aiutarlo.

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Dopo la disintossicazione, Jeff Bridges si dedicherà con passione e costanza alla propria carriera: vuole fare l'attore, sa di avere la stoffa per sfondare ed è determinato a non cadere più nella trappola della fama precoce che l'aveva catturato.

Il primo impegno infatti era arrivato a soli 9 anni con L'uomo del mare, la serie TV nella quale avevano lavorato sia il padre che la madre (al fianco della quale aveva debuttato, ad appena due anni, nel film N.N. Vigilata speciale).

In seguito il giovanissimo Jeff aveva continuato ad apparire nei film e negli show dei genitori, per poi fare del periodo buio il proprio spartiacque artistico.

Nel 1969, a vent'anni, dà ufficialmente il via alla sua nuova carriera con alcune partecipazioni televisive (Lassie, F.B.I., Silent Night Lonely Night) e nel 1970 arriva il primo, vero ruolo al cinema con Halls of Anger.

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Dino De Laurentiis Company
Jeff Bridges e Jessica Lange
Jeff Bridges e Jessica Lange in King Kong

Gli anni '70 e '80

Dopo aver rotto il ghiaccio, Jeff Bridges agli occhi dei produttori non è più il figlio dei suoi genitori, bensì un giovane attore promettente a cui offrire opportunità. Senza pentirsene.

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Negli anni '70 gli impegni si susseguono senza sosta (L'ultimo spettacolo, Città amara, Cattive compagnie, Il diavolo al volante, Scandalo al ranch, Una calibro 20 per lo specialista con la prima nomination agli Oscar...) e nel 1976 arriva il successo commerciale con il remake di King Kong, accanto a Jessica Lange.

Nel periodo successivo continua il grande lavoro per il cinema, in generi molto diversi: Jeff recita in Rebus per un assassino, I cancelli del cielo e il film cult che lo consacra definitivamente, Tron.

Gli anni '80 sono quindi improntati a scelte più ragionate, che gli consentono di continuare a spaziare fra i generi per non restare intrappolato in un solo tipo di film.

Fra i titoli più noti ricordiamo Due vite in gioco, Starman, Doppio taglio, 8 milioni di modi per morire, Il mattino dopo, Nadine - Un amore a prova di proiettile e il grande film di Francis Ford Coppola: Tucker - Un uomo e il suo sogno.

Nel 1989 recita accanto al fratello maggiore, Beau Bridges, e a Michelle Pfeiffer ne I favolosi Baker.

Walt Disney Productions
Jeff Bridges in Tron
Jeff Bridges in Tron

Gli anni '90

Nel 1990 Jeff Bridges è protagonista di Texasville, diretto da Peter Bogdanovich, un autore che Jeff aveva sempre ammirato.

Il suo decennio più ricco di ruoli memorabili e di soddisfazioni professionali è stato ufficialmente inaugurato.

Nel 1991 recita con Robin Williams nell'amatissimo La leggenda del Re Pescatore, che ottiene recensioni positive in tutto il mondo. L'anno successivo dimostra di essere un grande attore drammatico con American Heart, a cui segue il ruolo dello psicopatico in The Vanishing - Scomparsa.

Il 1993 è l'anno di Fearless - Senza paura, il film di Peter Weir che racconta con commozione e delicatezza il drastico cambiamento nella vita di un uomo sopravvissuto a un disastro aereo. Nel 1994 Jeff Bridges è protagonista di Blown Away - Follia esplosiva, accanto a Tommy Lee Jones: uno dei film d'azione più fortunati dell'anno.

Seguono il western Will Bill diretto da Walter Hill, L'albatross - Oltre la tempesta per Ridley Scott, e la riuscita commedia romantica L'amore ha due facce, diretto e interpretato da Barbra Streisand.

Nel 1998 i fratelli Coen lo scelgono per il ruolo-icona di Drugo ne Il grande Lebowski, personaggio che Jeff Bridges non ha mai fatto mistero di aver amato più di tutti gli altri.

Dopo il grande successo di Lebowski, recita nel thriller Arlington Road - L'inganno accanto a Tim Robbins, nella commedia con Sharon Stone: La dea del successo e nel thriller, di nuovo con Sharon Stone, Inganni pericolosi.

MGM
Jeff Bridges in Blown Away - Follia esplosiva
Jeff Bridges con il padre Lloyd in Blown Away - Follia esplosiva

Il nuovo millennio

Il 2000 per Jeff Bridges si apre con l'efficace thriller politico The Contender, con Gary Oldman e Joan Allen. Seguono molti altri titoli, fra i quali Scene da un crimine, il commovente K-Pax - Da un altro mondo con Kevin Spacey, Seabiscuit - Un mito senza tempo, Iron Man, Star System, L'uomo che fissa le capre e il film dell'Oscar.

Crazy Heart, del 2009, racconta la storia di un ex musicista country che fa i conti con il proprio presente difficile e vi trova l'ispirazione per ricominciare a fare musica.

Il film fa conquistare a Jeff Bridges un Oscar e un Golden Globe come migliore attore, a coronamento di una carriera incredibile e variegata.

L'anno successivo, l'attore accetta di riprendere uno dei suoi personaggi più amati, Kevin Flynn, in Tron: Legacy e torna a recitare per i fratelli Coen ne Il grinta, conquistando un'altra nomination agli Oscar.

Nel 2014 il regista Philip Noyce lo sceglie per The Giver - Il mondo di Jonas, tratto dalla celebre saga letteraria di Lois Lowry.

Dopo Il settimo figlio arriva lo splendido Hell or High Water, che gli regala un'altra nomination a Oscar e Golden Globes.

Nel 2017 recita in Kingsmen: Il cerchio d'oro e nel 2018 in 7 sconosciuti a El Royale, l'ultimo film girato prima di conquistare un meritatissimo Golden Globe per celebrare una straordinaria carriera.

Jeff Bridges, l'uomo

Anche nella vita privata Jeff Bridges si distingue da molti dei suoi colleghi: è sposato con la stessa donna, Susan Bridges, dal 1977. La coppia ha avuto tre figlie: Isabelle, Jessica e Hayley.

La passione di Jeff Bridges per la musica non si lega solo a Crazy Heart, uno dei suoi più grandi successi: l'attore ama moltissimo suonare la chitarra, da sempre.

Nel 2011 si è preso una pausa dalla recitazione per registrare un suo album e promuoverlo live.

Anche la fotografia è una sua passione, così come il mare - non a caso, ha fatto parte della Guardia Costiera degli Stati Uniti.

Oltre a Drugo, che è il suo personaggio favorito, ama molto anche i film American Heart e Fearless, come ha dichiarato in diverse interviste.

Fra i film e le serie che non ha poi interpretato, ma per i quali era stato preso in considerazione, ci sono Taxi Driver, Il cacciatore, Speed (il ruolo di Jack venne scritto proprio per lui), Attrazione fatale e Miami Vice (per il ruolo di Sonny Crockett, andato poi a Don Johnson). 

Anche il personaggio di John Rambo, poi interpretato da Sylvester Stallone, era stato considerato per lui quando venne scritta la sceneggiatura.

Gli venne offerto il ruolo di Jena in 1997: Fuga da New York, ma lo rifiutò. Rifiutò anche altri film di successo, come Pretty Woman e Ghost.

Fra i suoi colleghi ha molti amici. I più intimi sono Tommy Lee Jones e Kurt Russell.

Al liceo giocava a football e un altro fra i suoi hobby, strano ma vero, è la lavorazione della ceramica.

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